Nota Segreteria Generale

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Segreteria Generale: ViaTrionfale, 79/a • 00136 Roma
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SINDACATO AUTONOMO POLIZIA PENlffNZIARIA
Prot. 4..4' SJ \ig
Roma, 21 febbraio 2017
Al Ministro Guardasigilli
On. le Andrea ORLANDO
Ministero della Giustizia
ROMA
e, p.c.:
Al Capo di Gabinetto dell'On.le
Ministro Guardasigilli
Pres. Dott. Giovanni MELILLO
Ministero della Giustizia
ROMA
Al Capo del Dipartimento della
Amministrazione Penitenziaria
Pres. Dott. Santi CONSOLO
ROMA
Al Direttore Generale del Personale
e delle Risorse del Dipartimento
dell'Amministrazione Penitenziaria
Dott. Pietro BUFFA
ROMA
Al Provveditore Regionale della
Amministrazione Penitenziaria per
la Toscana e l'Umbria
Dott. Giuseppe MARTONE
FIRENZE
Al Direttore della Casa Circondariale
di Firenze Sollicciano
Dott.ssa Loredana STEFANELLI
FIRENZE
Al Segretario Nazionale SAPPe
Dott. Pasquale SALEMME
c \o Segreteria Regionale di FIRENZE
OGGETIO: Casa Circondariale di Firenze Sollicciano Evasione del 20.02.2017.-
Questa O.S. fa riferimento alla evasione dalla Casa Circondariale di Firenze­
Sollicciano avvenuta il giorno 20 febbraio 2007 per evidenziare che la scrivente, con
apposite note, rispettivamente, del 5 dicembre 2016 e del 13 gennaio 2017, si era
premurata di segnalare i pericoli immanenti nell1stituto toscano, dal momento che il
sistema di videosorveglianza, all'interno delle sezioni, era assolutamente inidoneo e
sottodimensionato; per di più, il regime di apertura, in ragione del quale i ristretti
possono rimanere indiscriminatamente all'interno delle sezioni per intere giornate,
costituiva un ulteriore elemento di pericolo nel caso in cui dovesse occorrere l'intervento
del personale.
Inoltre, la criticità della struttura era cceffluata dal fatto che il muro di cinta, nel
mese di settembre del 2015, a seguito della caduta di una parte del camminamento di
ronda, veniva parzialmente chiuso. Il 31 ottobre del 2016, a seguito di sopralluogo dei
Vigili del Fuoco veniva definitivamente interdetto l'intero percorso interno ed esterno del
muro e venivano transennate diverse aree del perimetro.
Nonostante le segnalazioni e gli allarmi di pericolo connessi alla assenza di
sentinelle sul muro di cinta, l'Amministrazione penitenziaria ben si premuniva di infoltire
le fila dei ristretti nell'Istituto fiorentino, senza valutare motivi di ordine e sicurezza
reiteratamente illustrati.
A tutto ciò si deve aggmngere una grave carenza in organico di personale del
Corpo: a fronte delle 696 unità complessive previste, ne sono presenti effettivamente
circa 490, vale a dire che la sofferenza di risorse umane è pari a circa il 30%, mancando
ben 35 appartenenti al ruolo degli ispettori e 48 sovrintendenti; i distaccati in altre sedi
sono oltre un centinaio.
Tutto ciò è stato segnalato numerose volte per cui il rischio di tentavi di evasione
era molto elevato: peraltro, il 14 luglio 2015 era stata sventata un'evasione, solo grazie
alla presenza sul muro di cinta di un poliziotto penitenziario.
Infine, anche in occasione di una visita sui luoghi di lavoro da parte di una
delegazione del SAPPe, nel mese di settembre 2015, era stato denunciato il degrado del
carcere toscano a cui non ha fatto seguito alcun provvedimento, tanto che situazioni di
emergenza erano state preannunciate già in quella circostanza.
Il SAPPe non può non sottolineare la scarsa attenzione per determinate criticità
che genera eventi della massima rilevanza.
Distinti saluti.