La popolazione di Storo continua a diminuire

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40
Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
TRENTINO MARTEDÌ 3 GENNAIO 2017
Darzo, un altro primo dell’anno in musica
◗ DARZO
Il concerto di Capodanno al centro polivalente di Darzo
Come ogni anno al centro polivalente è tornato il concerto
del primo dell'anno della Banda Sociale di Storo e della Banda Giovanile ben guidate rispettivamente dal maestro Andrea Romagnoli e dalla maestra Cristina Martini
Introdotto da Silvia Pasi e
Alessandro Zontini, lo spettacolo ha preso il via con la banda giovanile, esibitasi in 3 com-
posizioni: "Tutti in Marcia" di
D. Semeraro, "The Tempest"
di R. Smith e "Counting Stars",
arrangiata su un pezzo degli
OneRepubblic. La banda sociale ha spaziato per generi. Si
è andati da "The fairest of the
fair", marcia melodica di P.
Sousa, per finire con l'immancabile "Marcia di Radetzky" di
J. Strauss. Nel mezzo pezzi di
grande atmosfera come il "finale della sinfonia numero 3"
di G. Mahler e "Queen of the
Dolomites", musica dedicata a
Cortina d'Ampezzo da J. de
Haan. Spazio infine anche per
tango, con "Libertango" e
"Oblivion" di A. Piazzolla, accompagnati dall'esibizione degli abilissimi ballerini Tania
Defant e Graziano Paissan.
Nel fare gli auguri di buon
anno il sindaco Turinelli ha ripreso il discorso del capo dello
Stato Mattarella e chiesto a tutti unità di intenti e collaborazione per il bene comune al di
là delle inevitabili divergenze
di opinione politica, in quello
che è difficile non vedere come un richiamo al difficile clima politico storese. Ringraziamenti e auguri anche dal presidente della banda Paolo Zontini che per la prima volta dopo
molti anni non ha ricordato la
volontà della banda di tenere il
concerto di Capodanno a Storo invece che a Darzo. Forse
un segno che la volta buona sarà davvero la prossima: il nuovo capannone della Pro Loco
di Storo (lo "Storo E20") è infatti prossimo all'inaugurazione
e quindi il desiderio della banda vicino a realizzarsi. (s.m.)
La popolazione di Storo
continua a diminuire
Gli abitanti alla fine del 2016 erano 4.666: nel 2013 il comune ne aveva 4.703
Il calo malgrado la ripresa delle nascite. Ma i decessi sono stati numerosi
di Stefano Marini
in breve
◗ STORO
L'anno nuovo è arrivato e come
sempre ha portato con sé i consuntivi di quello appena trascorso. Anche all'anagrafe di Storo si
tirano le somme e il quadro che
esce sembra confermare le tendenze degli ultimi anni: popolazione in leggero calo per il terzo
anno consecutivo, sensibile aumento dei nati rispetto all'anno
precedente ma sempre inferiore al numero dei decessi. Per
l'anno 2016 il dato finale sugli
abitanti di Storo si attesta sulle
4.666 unità. Si tratta come detto
di un numero che conferma la
tendenza al calo demografico
registrata negli ultimi anni. Nel
2013 a Storo e frazioni abitavano 4.703 persone, calate l'anno
successivo a 4.702, poi a 4.672
nel 2015 per finire al dato di
4.666 abitanti rilasciato ieri riguardo al 2016.
Nel 2016 la popolazione del
solo abitato di Storo si attesta
sulle 2.794 unità (1.359 maschi e
1.435 femmine), una sola persona in più rispetto al 2015. Per
quanto riguarda le frazioni, Lodrone si conferma la seconda realtà più popolosa del Comune
con 1.074 residenti (525 maschi
e 549 femmine), 7 in meno che
nel 2015. Darzo cresce invece di
2 cittadini, salendo a quota 753
abitanti (381 maschi e 372 femmine) mentre la minuscola frazione di Riccomassimo vede calare la propria popolazione di 2
unità attestandosi a 45 residenti
totali (21 maschi e 24 femmine).
pinzolo
Al Paladolomiti
il Coro della Sosat
Una veduta di Storo: nel 2016 popolazione ancora in leggero calo
Il dato riguardante le famiglie
rivela che nel complesso i nuclei
del Comune di Storo sono 1.853
(in aumento di 6 unità rispetto
al 2015), ripartiti in 1.111 a Storo
(6 in più del 2015), 425 a Lodrone (meno 3), 294 a Darzo (in crescita di 4), e 23 a Riccomassimo
(calo di 1). Dato delle nascite come si diceva in aumento. Se il
2015 con soli 31 nati era stato un
anno anomalo, nel 2016 i nuovi
nati sono stati 46 (25 maschietti
e 21 femminucce). Un dato che
resta però inferiore a quello dei
defunti, salito a quota 51 (24 maschi e 27 femmine) dai 47 dell'
anno precedente.Praticamente
in pari il bilancio fra immigrati
ed emigrati. Le persone, italiane
e straniere, che si sono trasferite
a Storo nel corso del 2016 sono
state 75. Di queste 34 sono maschi (in aumento di 2) e 41 sono
femmine (calo di 1). Per converso nel 2016 da Storo se ne sono
andate 74 persone (ripartite in
37 maschi e 37 femmine), in notevole calo rispetto a coloro che
avevano lasciato il Comune l'anno precedente (nel 2015 se
n'erano andati in 89, 15 in più).
Infine gli stranieri. A Storo risiedono 259 cittadini di nazionalità diversa da quella italiana,
suddivisi per genere in 124 maschi e 135 femmine. Il dato all'
apparenza risulterebbe in calo
di 27 unità rispetto all'anno precedente. Si tratta però di una valutazione fuorviante. A ben vedere infatti la diminuzione non
è da attribuirsi ad uno spostamento degli stranieri verso altri
lidi, dinamica che pure si era avvertita negli anni precedenti,
ma piuttosto all'acquisizione
della cittadinanza italiana da
parte di ben 32 di loro, un dato
in crescita di 14 unità rispetto al
2016.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
■■ Concerto di Capodanno
stasera alle 21 al
Paladolomiti con il Coro
della Sosat, organizzato
grazie alla collaborazione
tra il Comune, la Pro Loco
G.S. Mavignola e la Pro Loco
di Pinzolo. L’ingresso è
libero: sarà un’occasione
per stringersi attorno al
coro che quest’anno ha
festeggiato il 90° dalla
fondazione. (e.b.b.)
caderzone terme
Museo Malga: antichi
e nuovi mestieri
■■ Il Museo della Malga
propone oggi pomeriggio
dalle 16.30 alle 18.30 la
dimostrazione di “antichi e
nuovi mestieri” con
Biedermeier, feltro
creativo, scultura del legno,
pittura su sassi, pirografo
su legno e sapone fatto a
mano. Il ritrovo è al Museo
della Malga nel cuore di
Caderzone Terme, la quota
di partecipazione simbolica
è di 1 euro per gli adulti e
gratis per i bambini. per
informazioni e iscrizioni
telefonare all’Ufficio
turistico di Caderzone
Terme al numero
334.6330315. (w.f.)
parco adamello brenta
L’allarme di Masè: «I fondi
provinciali non basteranno»
◗ STREMBO
Approvati all’unanimità tutti i
punti all’ordine del giorno del
Comitato di gestione del Parco
Naturale Adamello Brenta, durante l’ultima riunione del 29
dicembre scorso. «Una seduta
storica», l’ha definita il presidente dell’ente Joseph Masè,
nell’ambito della quale si sono
trattati argomenti strategici
per la vita e il futuro del Parco
Naturale Adamello Brenta, oltre naturalmente all’ampio
confronto su un bilancio che
risente di forti contrazioni nei
trasferimenti provinciali. Un
tema che preoccupa Masè:
«2.295.000 euro per la spesa
corrente e 500 mila per quella
d’investimento stanziati dalla
Provincia per il 2017 non sono
sufficienti - afferma - il nostro
ente ha una spesa corrente di
2.800.000 euro e la parte corrente fissata dalla Provincia
per quest’anno non garantisce
neppure ciò che l’ente ha cercato di fare nell’ultimo anno
dal mio insediamento, ossia
garantire occupazione secondo nuove linee di sviluppo e ricerca. I lavoratori a tempo determinato lavoreranno la metà delle giornate che siamo riu-
La Cooperativa di Carisolo da Sait a Dao
Ora la decisione del cda è ufficiale: il passaggio già entro fine inverno. Povinelli rieletto alla presidenza
◗ CARISOLO
Modesto Povinelli
Recesso dal Consorzio Sait e
conferma alla presidenza di Modesto Povinelli: questi i punti salienti dell’assemblea generale
ordinaria dei soci della Famiglia
Cooperativa di Carisolo di fine
anno. L'esercizio sociale terminato il 30 settembre 2016 ha dato esito negativo per 37 mila euro, in linea con la perdita
dell’esercizio 2015 di 35.344 euro. «Le vendite sono aumentate
di 10 mila euro - ha detto Povinelli - il margine è leggermente
migliore, i costi di gestione sono
stati sotto controllo ad eccezio-
ne di quello per il personale che,
a causa delle maggiori aperture
e del rinnovo del contratto, ha
registrato un incremento». Il
cda, ha aggiunto, «nonostante il
periodo difficile, ha deciso il rifacimento dell'ingresso» che «con
la scelta di sostituire tutti i punti
luce con illuminazione a led e
chiudere i frigoriferi con idonee
portine ha permesso significativi risparmi». Ora si dovranno sistemare gli intonaci esterni. «Le
difficoltà non ci hanno impedito
di distribuire 125 mila euro di
sconti - ha aggiunto - di cui 17
mila riservati ai soci, e di devolvere alle nostre associazioni 4
mila euro fra sconti e beneficenze». A Carisolo prosegue il progetto “socialità” con il supporto
della Federazione Trentina della
Cooperazione: «I risultati - ha
detto Povinelli - saranno comunicati a breve, perché il socio deve rimanere parte attiva, non solo facendo la spesa, ma proponendo critiche e suggerimenti».
Nell’esercizio finanziario passato, la Cooperativa di Carisolo
ha «mantenuto i rapporti con le
Famiglie Cooperative della Valle, in particolare con la Famiglia
Cooperativa di Pinzolo per la gestione del negozio Eurospin di
Carisolo, ancora in difficoltà a
causa della ridotta dimensione e
destinato alla chiusura per l'arrivo di una nuova piattaforma di
Spesa intelligente a Giustino».
Sul passaggio da Sait a Dao, Povinelli ha parlato di colloqui con
il Consorzio Sait «per verificare
come risolvere gli annosi problemi da noi espressi: purtroppo
l'esito è stato negativo, sia per la
nostra incapacità di cogliere le
strategie per il futuro del Consorzio, sia per l'atteggiamento di
sufficienza che ci è stato riservato. Il cda si è visto costretto a deliberare, come autorizzato
nell’ultima assemblea, l'invio
della lettera di disdetta da Sait.
sciti a garantire l’anno scorso,
da 9 mesi a 5 mesi complessivi
su base annua. Fare attività è
praticamente
impossibile.
Ben altre sono le risorse che sono necessarie per rispondere
alle necessità del territorio».
Andrea Mustoni, responsabile del nuovo settore Ricerca
e Didattica Naturalistica del
Parco, ha illustrato quindi lo
scenario di riorganizzazione e
rilancio di uno dei settori strategici del Parco, riassunto in 3
parole
chiave:
“ricerca”,
“educazione ambientale” sui
temi appunto della ricerca,
“formazione del personale”. Il
Comitato, a seguito delle fusioni delle amministrazioni comunali che si trovano all’interno del Parco, ha in seguito
provveduto all’elezione dei
rappresentanti nella Giunta
esecutiva del Parco. Per il Comune di Tre Ville membro effettivo Sergio Bolza ( Ragoli) e
membro supplente Michelle
Ferrazza (Ragoli), per il Comune di Ville D'Anaunia membro
effettivo Gloria Concini (Tuenno) e membro supplente Graziano Tolve (Tuenno). Entra
inoltre come da delibera provinciale il sindaco di Dimaro
Andrea Lazzaroni.
(e.b.b.)
Indipendentemente da chi sceglieremo per i rifornimenti rimarremo sempre “Famiglia Cooperativa di Carisolo” e rimarremo nel sistema cooperativo come soci della Federazione della
Cooperazione Trentina. L'unica
differenza in negozio sarà il prodotto a marchio, che da Coop
potrebbe diventare Conad». E
sul cambio di fornitore: «Abbiamo intrapreso i rapporti con il
Consorzio Dao, il passaggio potrebbe avvenire in anticipo, probabilmente alla fine della stagione invernale. Tutto ciò per far
crescere la marginalità delle vendite e ridurre i prezzi per i consumatori con particolare attenzione ai soci». Infine la rielezione di
Povinelli, al terzo mandato, insieme ai consiglieri Flavio Caola
ed Enrico Maffei. Nel Comitato
femminile è entrata Roberta Raffaetà.
(w.f.)