111-2016 Pronuncia Provincia di La Spezia

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SEZIONE REGIONALE DI CONTROLLO
PER LA LIGURIA
IN SEDE DI ESAME DEL QUESTIONARIO RELATIVO AL RENDICONTO 2014 È EMERSA
LA CRITICITÀ DEL QUADRO FINANZIARIO RINVENIENTE DA ESERCIZI
PRECEDENTI, IN PARTICOLARE LA SEZIONE:
- HA ACCERTATO IL DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE E LA CRITICA
SITUAZIONE FINANZIARIA DELLA PROVINCIA DI LA SPEZIA;
- HA ACCERTATO L’ERRONEA DETERMINAZIONE DEL MAGGIOR DISAVANZO DA
RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO DA RIPIANARE IN TRENTA ANNI;
- HA INVITATO L’AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE AD ADOTTARE I
PROVVEDIMENTI IDONEI A RETTIFICARE L’ERRONEA DETERMINAZIONE DEL
MAGGIOR DISAVANZO DA RIACCERTAMENTO STRAORDINARIO ED A
MODIFICARE, OVE NECESSARIO, LE RISULTANZE DEL RENDICONTO
FINANZIARIO 2015 ED IL PIANO DI RIEQUILIBRIO EX ART. 243-BIS DEL D.LGS. N.
267 DEL 2000, DANDONE COMUNICAZIONE A QUESTA SEZIONE ENTRO 90 GIORNI
DALLA COMUNICAZIONE DELLA PRONUNCIA
Deliberazione 29 dicembre, n. 111/2016/SRCLIG
Pronuncia n. 111/2016/PRSE
LA CORTE DEI CONTI
Sezione Regionale di Controllo per la Liguria
composta dai seguenti magistrati:
Angela PRIA
Presidente f.f.
Alessandro BENIGNI
Primo Referendario
Francesco BELSANTI
Primo Referendario (relatore)
Claudio GUERRINI
Referendario
nell’adunanza del 20 dicembre 2016 ha reso la seguente
PRONUNCIA
vista la delibera della Sezione di controllo n. 63 del 30 luglio 2015;
sentiti i rappresentanti dell’Amministrazione provinciale;
esaminata la relazione sul rendiconto 2014 elaborata dall’Organo di revisione della
Provincia di La Spezia;
esaminati gli atti relativi al riaccertamento straordinario effettuato ai sensi dell’art. 7
del d.lgs. 118 del 2011;
vista la relazione n. 0031368 del 4 novembre 2016 inviata dalla Provincia di La
Spezia;
vista la richiesta di deferimento del magistrato istruttore;
vista l’ordinanza con la quale il Presidente di questa Sezione regionale di controllo ha
convocato la Sezione per l’odierna seduta;
Uditi il magistrato istruttore dott. Francesco Belsanti e, per l’Amministrazione
provinciale, il Presidente dott. Massimo Federici, il Segretario Generale dott. Angelo
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Petrucciani, il Dirigente dei Servizi Finanziari dott. Marco Casarino ed il Presidente
dell’Organo di Revisione dott. Simonazzi Roberto.
FATTO E DIRITTO
Con la delibera n. 63 del 30 luglio 2015, la Sezione di controllo ha accertato la grave
situazione finanziaria della Provincia di La Spezia, situazione che avrebbe richiesto il
ricorso alla procedura di dissesto finanziario.
Le difficoltà dell’Ente rinvenivano da esercizi precedenti tant’è che la Sezione, con
delibera n. 59 del 2012, aveva già accertato al termine dell’esercizio 2010 significativi
squilibri di bilancio di parte corrente, aggravatisi nel 2011 e nel 2012.
Tale condizione finanziaria si è dimostrata, pertanto, irreversibile e, con delibera n.
42 del 2013, la Sezione ha evidenziato come la situazione finanziaria della Provincia
di La Spezia fosse “connotata da criticità che pregiudicano gli equilibri finanziari
dell’Ente, soprattutto in riferimento alla gestione di parte corrente ed in conto
residui”, accertando “la mancanza in termini strutturali degli equilibri di bilancio di
parte corrente…”.
Alla fine dell’esercizio 2014 l’Ente ha deliberato il ricorso alla procedura di riequilibrio
di cui all’art. 243-bis del TUEL ma non ha adottato nei termini di legge il relativo
piano per i motivi indicati nella delibera n. 63 (mancata risposta del Ministero alla
richiesta di accedere al fondo di rotazione nella misura massima consentita, ritardata
applicazione della legge n. 56 del 2014; mancata definizione del trasferimento del
personale impegnato nelle funzioni delegate; mancata determinazione dell’effettivo
ammontare del prelievo previsto dall’art. 1, comma 418, della legge n. 190 del 2014).
Conseguentemente il Presidente della Provincia aveva preso atto della inevitabile
necessità di dichiarare il dissesto finanziario ai sensi dell’art. 244 del TUEL.
L’Ente, nell’adunanza pubblica del 30 luglio 2016, aveva evidenziato che, in sede di
conversione del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, era stato presentato un
emendamento che prevedeva il rinvio al 30 settembre 2015 (data di approvazione
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dei bilanci di previsione 2015) del termine utile per approvare il piano di riequilibrio,
da parte degli Enti che, pur avendo approvato il ricorso alla procedura in esame, non
avevano approvato il piano nei termini previsti dalla legge (90 giorni). Norma che ha
concesso più tempo alla Provincia per l’adozione del piano di riequilibrio.
La Sezione ha, quindi, accertato: la mancata approvazione del bilancio di previsione
2014, del rendiconto 2014 e del bilancio pluriennale 2014-2016; il grave squilibrio
finanziario per gli anni 2013 e 2014, e, sulla base dei dati previsionali, per gli anni
2016 e 2017, tale da determinare le condizioni di ricorso alla procedure di dissesto
finanziario. E, contestualmente, ha invitato l’Ente ad adottare le misure necessarie a
ripianare il disavanzo e ripristinare gli equilibri di bilancio.
In data 26 novembre la Provincia di La Spezia ha approvato il rendiconto 2014
(delibera n. 52), il piano di riequilibrio (delibera n. 53) ed il riaccertamento
straordinario dei residui (decreto del Presidente n. 182).
Dal rendiconto 2014 è emerso un disavanzo di parte corrente pari ad euro
4.034.519,85 ed un disavanzo di amministrazione di euro 2.866.087,83.
Il Piano di riequilibrio è stato, quindi, approvato alla luce di tali risultati ed ha previsto
numerosi interventi quali: riduzione della spesa di personale, alienazione di beni del
patrimonio provinciale, alienazione delle quote societarie.
In ultimo, con il riaccertamento straordinario, l’Ente ha armonizzato i dati al 31
dicembre 2014 con i nuovi principi contabili ottenendo il risultato di amministrazione
all’1 gennaio 2015, calcolato in considerazione dell'importo riaccertato dei residui
attivi e passivi e dell'importo del fondo pluriennale vincolato alla stessa data, nonché
dell'individuazione delle quote accantonate (fra le quali è compreso l'importo del
fondo crediti di dubbia esigibilità determinato secondo quanto previsto dal principio
contabile della competenza finanziaria), destinate e vincolate del risultato di
amministrazione all’1 gennaio 2015.
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La tabella riportata nell’Allegato 5/2 evidenzia, al termine delle operazioni di
riaccertamento straordinario dei residui e dell’apposizione dei vincoli dal d.lgs. 118
del 2011, un disavanzo di amministrazione (cd. Parte disponibile) di euro
10.573.993,78.
La differenza algebrica tra quest’ultimo risultato ed il valore del risultato di
amministrazione al 31 dicembre 2014 (disavanzo di euro 2.866.087,83) ha
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determinano il maggior disavanzo da riaccertamento straordinario (così come
previsto dall'art. 1, comma 1, lettera b) del d.m. 2 Aprile 2015 pubblicato nella G.U.
del 17 aprile 2015) in un ammontare pari ad euro 7.707.905,95.
Il decreto del Presidente riporta, però, un dato diverso. Infatti, secondo quanto
indicato nello stesso, la Provincia “si viene a trovare nella situazione di "maggior
disavanzo" di cui all'art. 1, comma 1, lettera b) del D.M. 2 Aprile 2015 pubblicato
sulla G.U. del 17 aprile 2015, in quanto il necessario finanziamento previsto dalla
contabilità armonizzata del Fondo crediti di dubbia esigibilità incrementa il risultato
negativo al 1° gennaio 2015 - post riaccertamento straordinario dei residui determinando
un
maggior
disavanzo
pari
ad
€
9.576.349,35
e
che
conseguentemente, come previsto dalla legge, entro 45 giorni dall'approvazione della
presente deliberazione si dovrà adottare una delibera consiliare di individuazione
delle modalità di recupero del maggior disavanzo derivante dal riaccertamento
straordinario con le modalità di cui al D.M. citato e secondo le tempistiche di cui
all'art. 3, comma 16 del D.Lgs. 118/2011, fino ad un massimo di 30 anni”.
Il valore accertato dall’Ente corrisponde, però, alla differenza tra il risultato di
amministrazione all’1 gennaio 2015 prima dell’apposizione dei vincoli, ed il risultato
di amministrazione (cd. Parte disponibile) alla stessa data dopo aver apposto i
suddetti vincoli.
Il decreto ministeriale del 2 aprile 2015 è chiaro nel suo contenuto e individua il
maggior disavanzo nella differenza tra risultato di amministrazione al 31 dicembre
2014 ed il risultato di amministrazione all’1 gennaio – parte disponibile.
Pertanto, il piano di rientro trentennale adottato dall’Ente è stato predisposto su un
valore non corretto e va conseguentemente rideterminato.
Il disavanzo al 31 dicembre 2014 costituisce, invece, la quota che deve trovare
riequilibrio mediante il ricorso alla procedura di cui all’art. 243-bis del TUEL.
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Quanto evidenziato fotografa la situazione della Provincia all’1 gennaio 2015 e con
successiva relazione l’Ente ha aggiornato la stessa relativamente al piano di
riequilibrio con riferimento alla riduzione delle spese ed all’aumento delle entrate.
1) Personale. L'Amministrazione ha proseguito le azioni di contenimento della spesa
con l'individuazione di ulteriori forme di mobilità verso altri Enti, perfezionando alcune
procedure di mobilità, e ponendo termine ai contratti a tempo determinato o di
collaborazione coordinata e continuativa.
Si sono realizzati ulteriori n. 2 trasferimenti a Comuni del territorio raggiungendo
dunque un totale complessivo di n. 24 unità (di cui n. 16 nel 2014/2015, n. 8 nel
2016). Ad oggi rimangono in corso di perfezionamento le procedure per n. 5 unità le
quali, collocate presso il Comune della Spezia e di Santo Stefano Magra, risultano
comunque già incluse nell'elenco del personale soprannumerario. Inoltre, sono stati
realizzati i trasferimenti di ulteriori n. 2 unità trasferite all'ASL Spezzino,
raggiungendo un totale complessivo di n. 9 unità trasferite all'ASL.
Risultano, poi, inseriti nell'elenco del soprannumero un totale di n. 38 unità di
personale.
Nel corso del mese di settembre 2016 il personale a tempo determinato costituito da
n. 8 unità e quello a collaborazione pari a n. 17 unità hanno concluso il proprio
rapporto con la Provincia. Alla data odierna non risulta, dunque, attivo alcun contratto
a carattere precario.
Infine, sono state stipulate con la Regione due Convenzioni:
- una convenzione, approvata con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 15/2016
con cui si dispone l'avvalimento di personale della Polizia Provinciale finalizzato
all'esercizio delle funzioni di vigilanza venatoria e di vigilanza sull'esercizio della
pesca, ai sensi dell'art. 27 della legge regionale n. 27/2015. Inoltre, n. 3 unità di
personale sono state assunte a carico della Regione Liguria a partire dal 01/04/2016
e fino al 31/12/2016;
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- una convenzione, approvata con Deliberazione di Consiglio Provinciale n. 62/2016
con cui si dispone che la Regione assuma a proprio carico l'onere relativo a tutto il
personale a tempo indeterminato operante nel Centri per l'impiego a decorrere dal
01/01/2015 e fino al 31/12/2016.
2) Alienazioni immobiliari. Una delle ipotesi di alienazione maggiormente
interessante per l'Ente è la vendita della porzione del Palazzo del Governo
attualmente utilizzata dalla Prefettura della Spezia.
Alla data odierna, la procedura di alienazione risulta avviata e quasi giunta a
perfezionamento.
Il 19 settembre 2016 è stata ricevuta una proposta irrevocabile di acquisto da parte
di INVIMIT per l'importo di € 4.850.000,00 e il 21 settembre è stata accettata la
proposta
da
parte
del
Legale
Rappresentante
dell'Ente
(Presidente).
Successivamente, è stata bandita un’asta pubblica, necessaria per il trasferimento
oneroso di proprietà ad INVIMIT, procedibile dopo l'esperimento di asta deserta.
Il rogito di trasferimento della proprietà doveva essere concluso entro il primo
dicembre 2016.
Per ciò che concerne la vendita dell’ex Istituto alberghiero Casini, del complesso Loc.
Casaletti, dell’ex Provveditorato ed ex Casa Cantoniera “LA LOMBACCA", le procedure
sono ancora in corso di definizione.
Infine, sono stati venduti n. 2 immobili per un valore complessivo di € 113.020,00
(rogito stipulato in data 7/6/2016).
3) Razionalizzazione delle partecipazioni societarie. In base alla Deliberazione
del Consiglio Provinciale n. 9/2015 ad oggetto "Piano Operativo di razionalizzazione
delle società partecipate e delle partecipazioni societarie" l’Ente ha disposto di
provvedere alla liquidazione delle partecipazioni possedute nelle seguenti società:
FILSE SPA, IRE SPA, BANCA POPOLARE ETICA SOC. COOP. PER AZIONI, CILS COOP.
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SOC. ONLUS, CEPIM SPA, CENTRO FIERISTICO DELLA SPEZIA SRL, SALT SPA, RETE
FIDI LIGURIA.
Per BANCA POPOLARE ETICA l’Ente ha provveduto a concludere la liquidazione
avviata,
formalizzando
la
cessazione
ed
introitando
quanto
dovuto
all'Amministrazione da parte della società. Il rimborso delle quote di proprietà della
Provincia, per un importo pari a euro 5.635,00, è stato introitato con reversale n.
2819 del 24/08/2016 allegata.
Per FILSE SPA, IRE SPA, CEPIM SPA, CENTRO FIERISTICO DELLA SPEZIA SRL, RETE
FIDI LIGURIA, l’Ente ha provveduto ad esperire un'ultima verifica dell'interesse da
parte del mercato per le suddette società tramite la pubblicazione di specifici avvisi
finalizzate a suscitare manifestazioni di interesse da parte di possibili acquirenti. Gli
Avvisi hanno avuto esito negativo essendo andati tutti deserti. L’Ente ha pertanto
proceduto, con Decreto del Presidente n. 168/2016, a formalizzare la cessazione dalle
partecipazioni nelle società sopra richiamate in applicazione dell'art. 1, comma 569
della
legge
n.
147/2013
al
fine
di
chiedere
la
liquidazione
a
favore
dell'Amministrazione di quanto dovuto in base alle quote detenute.
Per SALT SpA l'Amministrazione ha deciso, in un'ottica di contenimento dei costi, di
avvalersi della perizia di stima, del valore del capitale economico della società,
effettuata dal Comune della Spezia su specifico incarico a professionista competente.
Prima di avviare un'asta delle azioni possedute, la Provincia ha ritenuto opportuno
attendere gli esiti di tutti i bandi pubblicati dal Comune della Spezia e dell'effettiva
vendita delle quote detenute. Il Comune, che ha condotto tre esperimenti consecutivi
di asta pubblica andati deserti, ha deciso di ribassare il prezzo posto a base di gara
al fine di poter trovare interesse all'acquisto da parte del mercato. Il Comune ha,
infine, proceduto all'alienazione della quota detenuta al prezzo di euro 4,25 per
azione. La Provincia procederà ad asta pubblica individuando il valore delle azioni
della somma citata.
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Infine, il Consiglio Provinciale ha provveduto a deliberare sia lo scioglimento del
Consorzio Castello di Lerici, sia la dismissione della partecipazione in Fondazione
Promostudi La Spezia.
4) Piano di riequilibrio: in ultimo l’Ente ha segnalato che sono intervenute
disposizioni di legge che impattano in modo rilevante sulla situazione economicofinanziaria dell’Ente e nella definizione del Piano di riequilibrio:
a) l'art. 1, comma 714, legge 208 del 2015, come modificato dall'art. 15, comma 1,
decreto-legge n. 113 del 2016, convertito con modificazioni dalla legge n. 160 del
2016, ha previsto la possibilità di ripianare la quota di disavanzo applicato al piano di
riequilibrio in un arco temporale di trenta anni e che entro il 30 settembre 2016,
ferma restando la durata massima del piano di riequilibrio, gli enti interessati possano
provvedere a rimodulare o riformulare il precedente piano in coerenza con l'arco
temporale di trenta anni previsto per il riaccertamento straordinario dei residui attivi
e passivi di cui all'articolo 3 del d.lgs. n. 118/2011;
b) in base all'art. 1 comma 754 e comma 764 della legge n. 208 del 2015, sono stati
previsti per l'anno 2016 contributi specifici per province pari a 100 milioni di euro per
spese di viabilità ed edilizia scolastica e circa 40 milioni, a copertura delle funzioni
fondamentali, per quelle Province che non riescono a garantire il mantenimento della
situazione finanziaria corrente per l'anno 2016. L’Ente segnala l'impegno e lo sforzo
speso dall'Amministrazione con UPI in incontri a carattere regionale e nazionale al
fine di assicurare alla Provincia della Spezia una congrua quota delle risorse sopra
richiamate.
I contributi previsti a favore della Provincia della Spezia sono i seguenti: euro
1.500.000,00 trasferimento statale ex art. 7-bis, comma 1, decreto-legge n.
113/2016 convertito dalla legge n. 160 del 2016 per finanziamento funzioni
fondamentali delle province; euro 691.752,00 per trasferimento statale ex art. 7-bis,
comma 2, decreto-legge n. 113/2016 convertito dalla legge n. 160 del 2016 per
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finanziamento attività di manutenzione straordinaria della rete viaria; euro
220.120,00 per trasferimento statale rimborso imposta provinciale di trascrizione ex
art. 1, comma 165, legge n. 147 del 2013 - anni 2014/2015/2016.
In adunanza pubblica i rappresentanti dell’Amministrazione provinciale, hanno
condiviso il quadro giuridico e finanziario sopra delineato, ed hanno depositato le
proprie deduzioni.
Con queste ultime hanno confermato i dati già emersi nel corso dell’istruttoria, sopra
compiutamente rappresentati, ed hanno, inoltre, evidenziato quanto segue:
a) è stata conclusa la vendita della porzione del Palazzo del Governo a favore della
"FIA italiano gestito da Investimenti Immobiliari Italiani Società di Gestione del
Risparmio SPA" in data 6 dicembre 2016 (come da attestazione notarile allegata alle
deduzioni) e l'Amministrazione provinciale ha introitato l'entrata determinata da tale
vendita, pari a euro 4.850.000,00.
b) In base alla Deliberazione del Consiglio Provinciale n. 9/2015 ad oggetto "Piano
Operativo di razionalizzazione delle società partecipate e delle partecipazioni
societarie" è stata disposta la liquidazione della partecipazione posseduta in SALT
SPA. A tal fine l’Ente ha proceduto: con l’approvazione del Decreto del Presidente
della Provincia n. 177/2016 con il quale è stato determinato il valore di vendita da
porre a base d'asta, coincidente con il valore fissato dal Comune della Spezia
nell'ultima asta pubblica da questi esperita; con l’approvazione della Determina
Dirigenziale n. 2196 del 22/11/2016 con la quale è stato approvato lo schema di
avviso pubblico per l'alienazione del pacchetto azionario SALT di n. 200.000 azioni
possedute dall'Amministrazione, il cui valore è pari a € 850.000,00; alla pubblicazione
dell'Avviso nella forma dell'estratto sulla GURI n. 148 del 21/12/2016;
c) relativamente al riaccertamento straordinario l’Ente ha evidenziato alcune difficoltà
interpretative delle norme di riferimento. Allo stesso tempo, riconoscendo alla Corte
dei conti, una funzione interpretativa ed applicativa del quadro normativo, l’Ente si
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conformerà all’interpretazione della Sezione ed in forza della pronuncia che la Corte
dei conti della Liguria adotterà con immediatezza alla rettifica del provvedimento
verso cui sono stati fatti rilievi nonché, laddove necessario, modificherà la proposta
di Deliberazione al Consiglio del Rendiconto 2015. Unitamente alla Deliberazione di
approvazione del Rendiconto 2015, ed in coerenza con esso, la Provincia intende
modificare il Piano di Riequilibrio avvalendosi della possibilità prevista dal comma 1,
dell’articolo 15 del decreto-legge n. 113/2016 convertito con modificazioni dalla legge
n. 160/2016.
d) per ciò che concerne il Piano di riequilibrio, lo stesso non è stato ancora approvato
dal Ministero. Il Piano è stato utilizzato da parte dell'Ente come falsariga per
monitorare l'andamento della gestione e per verificare che la stessa fosse in linea con
una tenuta complessiva della gestione. Sulla base di
questo confronto e
monitoraggio, e nella piena consapevolezza delle responsabilità anche personali
assunte, sono stati sottoscritti tutti gli atti di impegno di risorse finanziarie dell'Ente
in questi anni, facendo riferimento, in ultimo, al principio costituzionale di "buon
andamento" della Pubblica Amministrazione.
e) infine, è stato predisposto dal Servizio Ragioneria il rendiconto 2015, sottoposto
all'approvazione del Presidente e presentato all'esame del Collegio dei Revisori per
essere definitivamente approvato. Il risultato di amministrazione è in disavanzo per
euro 13.190.616,79.
Alla luce di quanto osservato, la Sezione rileva la criticità del quadro finanziario sopra
rappresentato e, nel prendere atto degli sforzi intrapresi dall’Ente, ritiene necessario
assegnare il tempo necessario atto a verificare da una parte l’evolversi del quadro
normativo nazionale, dall’altro la possibilità di ottenere ulteriori risorse finanziarie.
Nell’auspicare, poi, una solerte approvazione (o quanto meno una verifica) del Piano
di riequilibrio da parte del Ministero competente, la Sezione ritiene obbligatorio per
l’Ente proseguire sulla strada della riduzione delle spese e dell’aumento delle entrate.
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P.Q.M.
la Sezione regionale di controllo per la Liguria:
− accerta il disavanzo di amministrazione e la critica situazione finanziaria della
Provincia di La Spezia;
− accerta l’erronea determinazione del maggior disavanzo da riaccertamento
straordinario da ripianare in trenta anni;
− invita l’Amministrazione provinciale ad adottare i provvedimenti idonei a rettificare
l’erronea determinazione del maggior disavanzo da riaccertamento straordinario
ed a modificare, ove necessario, le risultanze del Rendiconto finanziario 2015 ed
il Piano di riequilibrio ex art. 243-bis del d.lgs. n. 267 del 2000, dandone
comunicazione a questa Sezione entro 90 giorni dalla comunicazione della
pronuncia.
DISPONE
che copia della presente pronuncia sia trasmessa, a cura della Segreteria della
Sezione, al Presidente della Provincia ed al Consiglio Provinciale di La Spezia.
Così deciso in Genova, nella camera di consiglio del 20 dicembre 2016.
Il Magistrato estensore
Francesco Belsanti
Il Presidente f.f.
Angela Pria
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