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OSSERVATORIO SULLE COMUNICAZIONI
N. 4/2016
Servizio Economico Statistico
Indice
1.
Comunicazioni elettroniche
3.
Servizi postali e corrieri espresso
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei ricavi
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: andamento dei volumi
1.3 Rete fissa: accessi broadband
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA
4.
I prezzi dei servizi di comunicazione
1.6 Rete mobile: linee complessive
4.1 Prezzi: indici generali e altre utilities
1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
1.8 Rete mobile: SIM per tipologia di contratto
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
1.9 Rete mobile: traffico dati
4.4 Prezzi: confronto internazionale
1.10 Portabilità del numero
2.
Media
2.1 Media: audience TV e vendite quotidiani
2.2 Media: audience radio e Internet
2.3 Media: Informativa Economica di Sistema nel 2016 (IES)
2.4 Media: Editoria quotidiana in volume (2011-2015)
2.5 Media: Editoria periodica in volume (2011-2015)
NOTA: I valori indicati nelle figure che seguono rappresentano elaborazioni e stime dell’Autorità su dati forniti dalle imprese e altre fonti. I dati raccolti sono aggiornati a settembre 2016. Le composizioni percentuali
sono arrotondate automaticamente alla prima cifra decimale. Il totale dei valori percentuali così calcolati può risultare non uguale a 100
1
Servizio Economico Statistico
1.1 Rete fissa: accessi diretti complessivi
20,27
20,22
7,84
8,00
8,42
8,56
8,69
8,80
8,85
15
10
10
14,16
13,37
5
12,65
11,91
11,74
11,60
11,47
11,37
5
0
set-12
set-13
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
11,5
11,2
2,4
0
set-16
1,8
3,4
+2
Accessi fisici Telecom Italia
Accessi diretti altri operatori
Ultimi quattro trimestri
Totale
Nota: Sono compresi gli accessi fisici Telecom Italia, Full ULL, SLU, Vula, DSL Naked, WLR,
Bitstream NGA, Fibra e FWA
● Calano gli accessi totali: - 120 mila linee negli ultimi dodici mesi
● Telecom Italia perde 540 mila accessi, gli altri operatori ne guadagnano circa
420 mila
● Negli ultimi 4 anni Telecom Italia ha perso 2,79 milioni di accessi di cui circa
1,3 milioni sono migrati verso gli altri operatori
13,4
15
Altri
20,29
Linkem
20,30
Tiscali
20,33
Vodafone
20,66
Quote di mercato - settembre 2016 (%)
Fastweb
7,59
21,21
56,2
Telecom Italia
21,75
20
60
Wind
Milioni di linee
-2,3
0
-2
+0,7
+0,8
0,4
0,4
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
● La quota di mercato di Telecom Italia (56,2%) scende di 2,3 p.p. su base annua
● Fastweb raggiunge l’11,5 % con una crescita pari a 0,7 p.p., di poco inferiore a
quella fatta registrare da Vodafone, che sale all’11,2%.
● Cresce di 0,7 p.p. il peso delle altre imprese, in particolare quelle legate
all’offerta di servizi Fixed Wireless Access (FWA) (*)
(*) – dati non omogenei con quanto esposto in precedenza. A partire da settembre 2015 sono infatti inclusi anche dati raccolti
dalla «Coalizione per il Fixed Wireless Access» (www.cfwa.it), rappresentativi (oltre 120 mila accessi a fine settembre 2016) di
oltre 30 imprese
2
Servizio Economico Statistico
1.2 Rete fissa: accessi diretti degli altri operatori
Milioni di linee
8
7,59
1,06
0,83
0,70
8,00
1,16
0,61
0,16
8,42
1,22
8,69
1,24
8,80
1,26
8,85
1,26
0,50
0,47
0,44
0,42
0,52
0,66
0,77
0,88
0,53
0,43
Ripartizione degli accessi diretti degli altri operatori – settembre 2016 (%)
30,6
30
25,5
2
10
0,24
0,28
0,38
0,30
0,52
0,31
0,68
0,35
0,74
0,36
0,77
0,37
0,80
0,39
0,83
0,42
set-12
set-13
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
5,6
4,2
7,8
Altri
5,05
Linkem
5,24
5,14
Tiscali
5,36
5,17
Vodafone
5,18
5,21
5,22
Fastweb
20
4
0
26,3
Wind
6
7,84
1,10
8,56
1,23
0
+2
Ultimi quattro trimestri
-1,6
-0,4
0
Fibra
FWA
Rete Propria
ULL (incluso
Virtual ULL)
SLU -VULA Bitstream NGA
Wholsale
Line
Naked
DSL
+0,2
Totale
+0,4
+0,9
+0,4
-2
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
Accesso alla rete Telecom Italia
● Continua la crescita degli accessi degli altri operatori (+420 mila unità), che
è ascrivibile in larga parte ai servizi resi utilizzando i nuovi servizi wholesale
NGA di Telecom Italia (+450 mila linee) che più che compensano la riduzione
degli accessi in ULL e WLR (-280 mila linee)
● Su base annua le linee in fibra aumentano di 70 mila unità, gli accessi FWA
crescono di 150 mila
● Wind continua ad essere il principale concorrente di Telecom Italia (30,6%,
ma perde 1,6 p.p. su base annua)
● Cresce la quota di Vodafone (+0,4 p.p.) che raggiunge il 25,5%
● L’incremento degli altri operatori di minori dimensioni (+1,3 p.p.) è
ascrivibile, in primo luogo, alla dinamica degli accessi FWA; tra questi, si
conferma la crescita della quota di Linkem, che raggiunge il 4,2%
3
Servizio Economico Statistico
1.3 Rete fissa: accessi broadband
Milioni di linee
Quote di mercato – settembre 2016 (%)
46,0
45
15,20
15,30
15,44
15,2
10
8
13,14
13,23
13,06
12,89
12,80
12,69
12,55
12,43
5
Wind
12
Telecom Italia
15
14,9
13,3
4
3,5
0
0
2,19
2,76
0,54
1,92
3,01
1,17
2,51
0,71
set-12
set-13
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
Altre tecnologie
DSL
Totale
7,1
Altri
14,99
Tiscali
13,94
14,81
Vodafone
13,68
14,23
Fastweb
16
+2
0
Ultimi quattro trimestri
-1,0
-0,3
-0,2
+0,2
+0,5
+0,7
-2
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
● Gli accessi broadband superano i 15,4 milioni, con un aumento su base annua
di 630 mila unità
● Le linee ADSL diminuiscono di 460 mila unità su base annua, attestandosi su
di un valore di poco superiore ai 12,4 milioni di linee
● Gli accessi broadband che utilizzano altre tecnologie sono aumentati su base
annua di 1,09 milioni (+820 mila unità da gennaio 2016)
● La quota di mercato di Telecom Italia (46,0%) si riduce di 1,0 p.p. su base
annua
● Wind (15,2%) non registra variazioni di rilievo (-0,2 p.p.)
● Cresce la quota di Vodafone (+0,5 p.p.)
● L’aumento degli altri operatori (+0,7 p.p.) è in larga parte dovuto ai servizi
FWA; in questo segmento di mercato Linkem detiene il 44,8% (41,1% nel
settembre 2015)
(*) – dati non omogenei con quanto esposto in precedenza. A partire da settembre 2015 sono infatti inclusi anche dati raccolti
dalla «Coalizione per il Fixed Wireless Access» (www.cfwa.it), rappresentativi (oltre 120 mila accessi a fine settembre 2016) di
oltre 30 imprese
4
Servizio Economico Statistico
1.4 Rete fissa: accessi broadband per velocità
Accessi per classi di velocità (milioni) (*)
Accessi per classi di velocità (%) (*)
100
16
0,4
12,3
15,9
2,8
6,7
8,2
24,0
24,7
10,0
11,4
26,4
27,6
12,8
20,0
15,44
14,81
0,1
80
13,68
35,7
12
60
10,34
8
75,5
9,18
totale accessi
≤ 2 Mbps
4
10 ≤ Mbps < 30
≥ 30 Mbps
60,4
57,3
55,1
20
1,98
1,08
0,99
set-13
62,0
46,4
3,56
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
12,1
10,2
9,4
7,3
6,7
6,3
5,9
5,1
set-12
set-13
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
0
0,79
0,01
set-12
67,8
5,52
1,69
1,65
0
40
7,16
2 < Mbps < 10
73,5
set-16
144 kbps ≤ velocità ≤ 2 Mbps
Ultimi quattro trimestri
2 Mbps < velocità < 10 Mbps
Ultimi quattro trimestri
10 Mbps ≤ velocità < 30 Mbps
velocità ≥ 30 Mbps
● Su base annua, gli accessi con velocità maggiore di 10 Mbps, crescono di 2,9 milioni di unità, arrivando a superare i 7,49 milioni, pari al 48,5% del totale delle
linee broadband. Nell’intero periodo considerato il loro peso è quadruplicato passando dal 12,3% nel 2012 al 35,7% a settembre 2016
● Telecom Italia ha registrato l’incremento maggiore degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps, circa 1,4 mln di linee in più, seguita da Wind (+561 mila linee)
e Vodafone (+357 mila linee)
● Il peso degli accessi con velocità maggiore di 30 Mbps a fine settembre 2016 è pari al 12,8% degli accessi broadband, rispetto al 6,7% del settembre 2015
● Telecom Italia, Fastweb e Vodafone rappresentano il 69% degli accessi con velocità maggiori di 10 Mbps, ed il 94% degli accessi con velocità maggiori di 30 Mbps
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazioni operate dalle imprese
5
Servizio Economico Statistico
1.5 Rete fissa: accessi broadband NGA(*)
Accessi NGA (*1000) (**)
Accessi NGA in % sul totale linee broadband / accessi totali (**)
quota %
2400
16
% linee totali
2166,6
2000
% linee broadband
14,0
1940,8
1600
12,7
12
1722,7
11,3
1444,2
9,6
1226,4
1200
9,6
8,5
8,3
8
10,7
7,1
6,0
800
640,2
400
4,5
4
3,1
290,8
313,5
set-12
set-13
0
2,1
1,3
2,2
1,5
set-12
set-13
0
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
Ultimi quattro trimestri
Ultimi quattro trimestri
● Le linee broadband di nuova generazione (NGA) a settembre 2016 ammontano a 2,2 milioni di unità, con una crescita su base annua di circa 940 mila linee
● L’aumento da inizio anno è pari a 720 mila linee, contro un corrispondente valore di 450 mila registrato nei primi nove mesi del 2015
● Su base annua Telecom Italia è l’operatore che ha registrato la crescita maggiore nel numero gli accessi NGA (+435 mila linee), seguita da Vodafone (+300
mila linee circa)
(*) - Coerentemente con quanto previsto dalla reportistica europea, gli accessi broadband includono: gli accessi di tipo «vDSL», «Fiber to the home», «Fiber to the builfding, Ethernet+Lan», «Cable», «Other NGA», ciascuna tipologia suddivisa per classi di
velocità secondo quanto commercializzato nel mercato retail
(**) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazioni operate dalle imprese
6
Servizio Economico Statistico
1.6 Rete mobile: linee complessive
Milioni di linee (*)
100
99,1
98,3
97,8
97,0
Quote di mercato
settembre 2016 (%) (*)
96,9
97,0
97,5
30,3
97,4
30
29,2
50
Ripartizione MVNO
settembre 2016 (%) (*)
51,4
30
22,4
0
0
4,4
5,0
6,7
6,8
6,9
7,0
7,1
7,2
set-12
set-13
set-14
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
MVNO
MNO
Totale
MVNO = Operatori virtuali
MNO = Operatori infrastrutturati
3,8
3,6
+2
0
Ultimi quattro trimestri
10,7 10,6
0
5,9
7,1
Altri
MVNO
20
14,4
Erg Mobile
H3G
40
10,7
15
Lycamobile
15
Coop Italia
90,2
Fastweb
90,4
Poste Mobile
90,0
Altri MVNO
90,0
Poste Mobile
90,2
Wind
91,1
94,1
94,0
Vodafone
60
Telecom Italia
80
+2
-0,6
-0,6
+0,5
+0,3
+0,1
+0,3
0
-2,5
-1,1
+0,5 +1,2 +1,9
+0,1
-2
-2
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
● Su base annua le linee mobili hanno registrato un leggero aumento (+0,41
milioni di unità), dovuto in larga parte agli MVNO (+0,39 milioni di linee)
● Su base annua le SIM «M2M» sono aumentate di circa 2,6 milioni, a fronte di
una riduzione di 2,2 di SIM tradizionali (solo voce e voce + dati)
● Negli ultimi cinque anni la consistenza delle SIM «M2M» è passata da circa
4,9 milioni a 11,4 milioni di linee
● Su base annua il quadro concorrenziale risulta nel complesso invariato; le
quote di Telecom Italia e Wind mostrano una leggera flessione, entrambe di
0,6 p.p.
● Il peso degli MNVO cresce di 0,3 p.p.
● Poste Mobile rappresenta il 51,4% degli utenti di servizi mobili virtuali
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazioni operate dalle imprese
7
Servizio Economico Statistico
40
40
20
20
17,2
15,1
19,0
0
set-13
set-14
Affari
set-15
4,5
4,3
0
set-16
Residenziali
0
10,2
4,3
0
1,3
0,8
+2
+2
21,6
0
12,5
15
Wind
78,4
H3G
81,0
15
Sim affari
settembre 2016 (%) (*)
30
25,7
Altri MVNO
60
41,2
Altri MVNO
25,9
Poste Mobile
82,8
set-12
27,1
80
84,9
60
14,2
30
42,1
Poste Mobile
97,0
40
H3
G
97,8
Wind
85,8
99,1
Vodafone
80
98,3
Totale in milioni
100
97,4
Telecom Italia
%
100
Sim residenziali
settembre 2016 (%) (*)
Vodafone
Sim per tipologia di clientela (%) (*)
Telecom Italia
1.7 Rete mobile: SIM per tipologia di clientela
-0,3
-0,7
-0,3
+0,2
+0,6
+0,5
0
-0,2
-4,1
+3,8
+0,4
+0,1
-2
-2
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
●
●
Su base annua l’utenza affari (20,4 mln di sim) cresce di 2,6 mln di
unità (**)
Parallelamente, le utenze residenziali (77,1 mln di sim) segnano un
arretramento di 2,2 milioni
● Nel segmento residenziale i tre principali operatori hanno quote di mercato
simili; da segnalare la flessione di Vodafone (-0,7 p.p.), mentre H3G cresce di 0,5
p.p.
● Nell’utenza affari la quota di Telecom Italia scende al 42,1%, in flessione di 4,1
p.p. rispetto a settembre 2015; cresce la quota di Vodafone (+3,8 p.p.), grazie
soprattutto alla favorevole dinamica delle «M2M»
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazioni operate dalle imprese
(**) – Tale risultato è in parte attribuibile anche all’aumento delle sim M2M convenzionalmente attribuite all’utenza affari
8
Servizio Economico Statistico
1.8 Rete mobile: SIM per tipologia di contratto
Sim per tipologia di contratto (*)
SIM prepagate
settembre 2016 (%) (*)
40
%
100
30
40
77,4
75,2
20
20
5,0
0
+2
0
0
set-12
set-13
Prepagate
set-14
set-15
set-16
0
Abbonamento
4,4
0
12,2
10,1
0,1
Altri MVNO
78,1
15
H3G
80,5
10,9
Wind
15
Altri MVNO
80
Poste Mobili
25,7
60
78,8
30
26,0
24,8
60
40
28,0
Vodafone
22,6
97,4
Telecom Italia
21,9
97,0
Poste Mobile
21,2
97,8
H3G
19,5
99,1
Wind
98,3
Vodafone
80
SIM in abbonamento
settembre 2016 (%) (*)
Totale in milioni
Telecom Italia
100
37,4
39,1
1,2
+2
-0,4
-0,9
-2,3
-0,7
+1,2
-2
+0,3
+0,5
0
-2,9
+4,1
+1,3
-0,3
+0,1
-2
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
● Su base annua, nel segmento delle prepagate aumentano le quote di H3G
(+1,2 p.p.) e di Poste Mobile (+0,3 p.p.), mentre diminuiscono quelle di
Vodafone (-0,9 p.p.) e Wind (-0,7 p.p.)
● A settembre 2016 il 75,2% della customer base (pari a 73,3 milioni di
SIM) è rappresentata da schede prepagate; in termini assoluti, su base
annua, queste risultano in calo di oltre 1,8 mln
● Aumentano le schede in abbonamento (+2,2 milioni di SIM) la cui
consistenza è pari a 24,1 milioni di SIM
● Nel segmento abbonamenti, Vodafone con il 39,1% supera Telecom Italia
(che scende al 37,4%, -2,3 p.p.su base annua).
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti edizioni dell’osservatorio a seguito di operazioni di riclassificazioni operate dalle imprese
9
Servizio Economico Statistico
1.9 Rete mobile: traffico dati
Volume traffico dati (*)
Sim con traffico dati (mln)
50
(*)
Traffico dati (Petabyte)
48,4
53,1
762
41,8
40
%
800
100
600
80
Piano dati
Solo dati
Contratto standard
7,3
6,2
6,4
6,5
6,7
15,5
15,5
14,9
14,6
15,1
77,1
78,3
78,7
78,9
78,2
set-15
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
519
35,6
30
SIM dati per tipologia contrattuale (%)
28,1
60
400
360
20
40
248
10
200
186
20
0
0
set-12
set-13
set-14
set-15
0
set-16
● Nell’ultimo anno il numero delle SIM con accesso a Internet è cresciuto del 9,7% arrivando a superare 53 milioni di unità
● Da settembre 2012 le SIM che hanno svolto traffico dati sono passate dal 28,6% al 54,5% di quelle complessive (61,7% non considerando le «M2M»)
● A settembre 2016 il traffico dati risulta in aumento di circa il 47% rispetto ai corrispondenti volumi osservati per il 2015
● Nei primi nove mesi dell’anno i consumi unitari sono stimabili in 1,63 Giga/mese (contro il corrispondente 1,22 del 2015), con una crescita superiore al 33%
● Poco meno dell’80% delle SIM che svolgono traffico dati adottano uno specifico piano dati
(*) - Dati non direttamente confrontabili con quelli riportati nelle precedenti versioni a seguito di operazioni di riclassifica operate dalle imprese
10
Servizio Economico Statistico
1.10 Portabilità del numero
Portabilità del numero
Distribuzione in % per linee di ingresso e di uscita – settembre 2016
Indice di mobilità (*)
linee in mln
100
28,2
60
85,8
74,2
63,0
19,5
25
25
20
20
17,7
14,3
40
30
98,3
80
19,6
30
15
15
46,2
10
10
20
set-13
set-14
set-15
21,7
23,4 23,8
25,3
22,2
18,6
9,3
9,2
0
0
set-12
23,3
5
5
0
23,0
H3G
set-16
Telecom Italia
Linee in uscita
Vodafone
Wind
Mvno
Linee in ingresso
● A settembre 2016, il numero di operazioni di portabilità del numero mobile ha superato i 98 milioni di unità (dato cumulato)
● Con riferimento agli ultimi dodici mesi, il saldo risulta positivo per H3G (+549 mila), negativo per Wind e Telecom Italia (rispettivamente -388 e -196 mila)
● L’indice di mobilità(*), pari al 14,3% nel primo semestre dell’anno, appare in calo rispetto a quello osservato negli ultimi due anni
(*) - Rapporto dato dal complesso delle linee donate e acquisite da inizio anno e la corrispondente customer base media complessiva (al netto delle «M2M»)
11
Servizio Economico Statistico
2.1 Media: audience TV e vendite di quotidiani
Totale vendite mese di settembre 2016
2.661.495
Variazione rispetto a settembre 2015:
-9,5%
38,0
30
34,4
32,3
22,2
18,8
14,5
12
8
4
14,1
Altri
13,9
10
8,7
Sky
6,4
7,5
6,8
3,8
1,8
3,5
5
6,9
*
Discovery
4,0
La 7
* Dato comprensivo dell’audience di
Switchover Media (acquisita nel 2013)
2013
2014
dic-15
mar-16
giu-16
set-16
0
+0,3
8,0
7,9
Nota: la distribuzione è calcolata sul
totale vendite, inteso come somma delle
copie vendute tramite i canali di vendita
previsti dalle disposizioni di legge e dalle
altre vendite, come rilevato da ADS
6,6
2,6
-0,2
-0,6
Si tratta di dati mensili rilevati su 64
quotidiani. I valori pertanto non sono
confrontabili con quelli raccolti e diffusi
annualmente dall’Autorità all’interno
della Relazione Annuale, in quanto
rilevati sull’intero universo
-0,9
Fonte: elaborazioni Autorità su
dati ADS (settembre 2016 – 2015)
-0,2
Fonte: dati Auditel
-1
●
Rai e Mediaset sono i due principali operatori in termini di audience, con il
●
34,4% e il 32,3% di quote di ascolto, pur attestandosi su livelli di share inferiori
rispetto al 2012
●
●
L’audience di Discovery, grazie anche ad operazioni di M&A, dopo una crescita
dal 2012 a settembre 2015, sembra assestarsi su una quota pari al 6,9%
●
+1,0
+0,6
8,7
0
+1
0
2012
Rcs Mediagroup
15
16
25,2
Il Sole 24 Ore
20
30,2
28
Editrice La Stampa
(Itedi)
Mediaset
Corriere dello Sport
33
33,9
Altri
Rai
Monfir
39,8
Caltagirone
Editore
38
Quotidiani: distribuzione delle vendite nel mese di settembre 2016 (%)
TV: quote di ascolto nel giorno medio (2012 – settembre 2016)
Gruppo Editoriale L'Espresso
%
L’audience degli operatori minori (Altri) è pari al 13,9%, attestandosi
sostanzialmente su valori simili a quelli degli anni passati
12
●
Differenza vs. settembre 2015 (punti percentuali)
Le vendite di quotidiani rispetto a settembre 2015 sono diminuite di circa
200.000 copie
Rcs Mediagroup e IL Gruppo Editoriale L’Espresso mantengono una
posizione di leadership nella vendita di quotidiani
Si registra, rispetto a settembre 2015, una leggera riduzione nelle copie
vendute dagli altri editori (-0,1 p.p.)
Servizio Economico Statistico
2.2 Media: audience radio e Internet
Radio: ranking per ascoltatori nel giorno medio (1o semestre 2016)
Posizione 1°
Differenza
semestre
rispetto ranking
2016
1° semestre
1
(0)
RTL 102.5
Emittente
Internet: ranking per utenti unici (settembre 2016)
%
ascoltatori
Posizione
settembre
2016
Differenza
rispetto ranking
settembre 2015
19,6
1
(0)
Active
Reach**
(%)
Tempo medio mensile di
navigazione per persona
(hh:mm)
Google
96,7
06:01:38
Parent*
2
(+1)
RADIO DEEJAY
13,6
2
(0)
Facebook***
86,2
23:06:15
3
(+1)
RADIO 105
13,0
3
(0)
Microsoft
69,5
01:22:18
3
(-1)
RDS 100% Grandi Successi
13,0
4
(+3)
Amazon
60,1
00:56:10
5
(0)
RADIO ITALIA Solomusicaitaliana
12,5
5
(0)
ItaliaOnline
59,4
01:22:19
6
(0)
RAI RADIO 1
11,7
6
(+20)
Mondadori****
56,9
00:15:27
7
(0)
RAI RADIO 2
8,5
7
(+2)
eBay
51,2
00:40:58
8
(0)
VIRGIN RADIO
6,6
8
(+2)
Wikimedia Foundation
47,3
00:14:10
9
(0)
RADIO 24 - IL SOLE 24 ORE
5,6
9
(-1)
Yahoo
47,1
00:42:42
9
(+1)
RADIO KISS KISS
5,6
10
(+1)
Gruppo Espresso
44,6
00:25:44
11
(+2)
RADIO R101
4,7
11
(+1)
RCS MediaGroup
42,5
00:23:42
12
(0)
RADIO CAPITAL
4,6
12
(+1)
Triboo
39,2
00:09:48
13
(-2)
M2O
4,4
13
(+1)
Mediaset
37,1
00:29:54
14
(0)
RAI RADIO 3
4,0
14
(+8)
Caltagirone Editore
33,4
00:19:27
15
(0)
RMC - RADIO MONTE CARLO
3,2
15
(+1)
Telecom Italia
32,1
00:28:19
*Parent: il Parent rappresenta un’organizzazione che
controlla determinati domini e URL, raggruppati in Brand
***Whatsapp dal mese di dicembre 2015 è entrato,
come brand, nel parent di Facebook
Fonte: le percentuali di ascoltatori sono calcolate sulla base dei dati raccolti nell’ambito
dell’indagine annuale condotta da RadioMonitor per il periodo giungo - dicembre 2015
**Active Reach (%): la percentuale di utenti
attivi che hanno visitato un sito o utilizzato
un’applicazione
****Il parent Banzai da luglio 2016 è stato acquisito
da Mondadori
Fonte: dati Audiweb settembre 2016 – settembre 2015
● I dati mostrano una sostanziale stabilità negli ascolti, con l’emittente RTL
102.5 che mantiene la leadership
● Nel mese di settembre 2016, 29,4 milioni di individui si sono collegati ad internet,
25,1 da dispositivi mobili (+4,4 milioni di individui in più rispetto a settembre 2015)
● Rispetto al 1o semestre 2015 si evidenzia una maggiore concentrazione
degli ascolti verso le emittenti posizionate ai primi posti nella
graduatoria
● Le prime 3 posizioni non presentano variazioni su base annua: in particolare, Google
resta stabile al primo posto con il 96,7% degli utenti che navigano in Internet
● Mediamente la navigazione su Whatsapp e Facebook supera di poco le 23 ore
mensili per utente
13
Servizio Economico Statistico
2.3 Media: Informativa Economica di Sistema nel 2016 (IES)
Distribuzione per settore (%)
60
53,8
Concentrazione dei ricavi totali (%)
Imprese
La somma delle singole percentuali è superiore a 100
perché alcune imprese svolgono attività in più settori
Ricavi
Le quote di ricavo sono calcolate sul totale delle entrate
afferenti ai diversi settori delle comunicazioni
% ricavi
100
47,5
50
80
40
60
30
24,1
21,0
20
40
14,7
13,7
12,0
12,1
10
55,7
10,5
82,8
88,2
primi 50
primi 100
20
5,6
2,7
64,8
74,4
2,3
0
0
TV
Radio
Periodici
Quotidiani
Internet /
pubb.online
Altro (*)
primi 5
primi 10
primi 20
● Circa 4.200 comunicazioni ricevute nel 2016
● Poco meno del 50% delle imprese svolge attività nei settori dell’editoria quotidiana e periodica
● Oltre la metà dei ricavi (53,8%) afferisce al settore televisivo
● La distribuzione delle risorse economiche presenta una elevata concentrazione; oltre il 70% dei ricavi complessivi è
rappresentato dai 20 principali soggetti, mentre i primi 100 operatori non sono lontani dal rappresentare il 90% delle risorse
14
Servizio Economico Statistico
2.4 Media: Editoria quotidiana in volume (2011-2015 )
● Nel periodo considerato (2011–2015), le copie totali vendute
giornalmente sono passate da 4,8 a 3,1 milioni, registrando una
flessione del 35% (-8,4% nel solo 2015)
Copie vendute cartacee e digitali (milioni)
● Con riferimento alle 10 principali imprese editoriali per copie cartacee
vendute, che rappresentano oltre il 75% del totale, si osserva che:
1.600
i)
la riduzione delle vendite di copie cartacee per il Gruppo
Editoriale l’Espresso, RCS Mediagroup, Caltagirone Editore,
Monrif e Itedi è nell’ordine del 29% rispetto al 2011 (-7,3%
nel 2015)
ii)
nonostante tale riduzione, il loro peso complessivo, negli
ultimi cinque anni, passa dal 55% al 60% del totale delle copie
vendute
iii)
le vendite del Il Sole 24 Ore, il Corriere dello Sport, l’Avvenire,
Il Giornale e di Tuttosport si riducono del 36% rispetto al 2011
(-7,4% nel 2015)
1.686
1.527
1.323
1.200
1.196
1.095
800
400
74
0
2011
2012
Copie cartacee
161
101
2013
2014
169
● Il resto del comparto mostra una contrazione maggiore; -45% rispetto
al 2011 e -11,9% nell’ultimo anno
2015
Copie digitali
● Nel 2015 le copie digitali dei quotidiani editi in formato digitale hanno
sfiorato i 170 milioni di unità, pari al 13% del totale cartaceo, con una
crescita del 4,8% rispetto al 2014
● Le copie digitali del Il Sole 24 Ore, del Gruppo Editoriale l’Espresso e di
RCS Mediagroup rappresentano complessivamente circa l’80% del
totale delle copie digitali
15
Servizio Economico Statistico
2.5 Media: Editoria periodica in volume (2011-2015 )
Copie vendute cartacee e digitali (milioni)
● Nel periodo considerato (2011 – 2015), le copie vendute annualmente
sono passate da 1,4 miliardi a 943 milioni di unità, facendo registrare una
riduzione del 33% (-12,5% nel solo 2015)
1.600
1.200
1.389
1.388
● Con riferimento alle principali imprese editoriali in termini di volume
(Cairo, Bresi, Gruppo Editoriale l’Espresso, RCS Mediagroup e Mondadori)
la riduzione delle copie cartacee vendute nell’intero periodo è nell’ordine
del 30% (-9% lo scorso anno), mentre il loro peso complessivo rimane
sostanzialmente invariato nel tempo e pari al 45%
1.263
1.078
943
800
400
12
11
21
● Le restanti imprese mostrano una flessione nelle copie vendute pari al 33%
(-15% nel 2015)
24
0
2011
2012
Copie cartacee
2013
2014
2015
● I volumi delle copie digitali dei periodici editi in formato cartaceo anche se
in crescita di oltre il 15% nel 2015, rimangono marginali rispetto alle copie
cartacee (il 2,5% nel 2015)
Copie digitali
16
Servizio Economico Statistico
3.1 Servizi postali e corrieri espresso: ricavi
Ricavi da inizio anno (milioni di €)
4.646
4800
4.761
settembre 2015
4200
settembre 2016
3600
3000
2.454
2400
2.193
2.652
2.109
1800
1200
600
●
Nei primi nove mesi dell’anno il mercato cresce del 2,5%
●
Tale risultato deriva da una flessione nell’ordine del 3,8%
del complesso dei servizi postali e da una crescita del 8,1%
dei servizi di corriere espresso
●
Il valore dei servizi di corriere espresso risulta superiore a
quello dei servizi postali di oltre 500 milioni (nel 2015 tale
differenza risultava pari a circa 260 milioni)
0
Servizi postali
Corriere espresso
Totale
+8,1%
+2,5%
+10%
0
-3,8%
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express,
Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS,
GLS Italy
-10%
Variazione in % - (settembre 2016 – settembre 2015)
17
Servizio Economico Statistico
3.2 Servizi postali e corrieri espresso: volumi
Volumi da inizio anno (milioni di unità)
1800
settembre 2015
1.555
1.458
1.404
settembre 2016
1.190
1200
●
I volumi delle attività comprese nel Servizio Universale
risultano pari a 1.190 milioni di unità, con una flessione del
15,2% rispetto ai primi nove mesi del 2015
●
Per gli invii degli altri servizi postali si osserva un riduzione
meno intensa (-6,3%)
●
Gli invii derivanti da attività di corriere espresso (260 milioni
da inizio anno) mostrano una crescita del 12,5% rispetto a
settembre 2015
●
In termini di ricavi unitari, quelli relativi ai servizi postali sono
aumentati dell’7,5% (da 0,741 a 0,797 euro), mentre quelli
relativi ai corrieri espresso sono scesi del 4,0% (da 10,60 a
10,18 euro)
600
231
260
0
Servizio universale
Altri servizi postali
Corriere espresso
+10%
0
-15,2%
-6,3%
+12,5%
Nota: i dati fanno riferimento alle seguenti imprese: Bartolini , DHL Express,
Federal Express Europe, Nexive, Poste Italiane, SDA, TNT Global Express, UPS,
GLS Italy
-10%
Variazione in % - (settembre 2016 – settembre 2015)
18
Servizio Economico Statistico
4.1 Prezzi: indici generali e principali utilities
(2010=100)
Indici prezzi generali
160
150
Indici prezzi utilities
Acqua (1)
Rifiuti (2)
160
Luce (3)
Gas (4)
150
Treno (5)
Trasporti urbani (6)
Indice generale dei prezzi
Servizi regolamentati locali
Servizi regolamentati nazionali
Indice di sintesi dei prezzi nelle comunicazioni (*)
140
130
130
110
07 31
07 32 11
08
151,2
Comunicazioni (7)
140
120
Codici Istat servizi considerati:
(1)
04 41
(5)
(2)
04 42
(6)
(3)
04 51
(7)
(4)
04 52
124,5
120,8
120,0
123,0
120
107,6
115,3
110
106,9
100
90
100
92,6
100,3
90
83,9
80
80
70
70
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
●
●
●
●
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Nel periodo considerato l’Indice Sintetico Agcom (ISA)(*) di prodotti e servizi di comunicazione mostra una flessione del 7,8%
I prezzi dei servizi regolamentati su base nazionale mostrano una dinamica lievemente più contenuta rispetto a quella generale dei prezzi
I prezzi dei servizi regolati a livello locale evidenziano, al contrario, un andamento significativamente superiore a quello medio (123,0 vs 107,5)
Tra le diverse utilities considerate, le comunicazioni sono quelle che presentano, rispetto al settembre 2012, la flessione dei prezzi più consistente
(*) - Sono inclusi i servizi postali, gli apparecchi ed i servizi per la telefonia fissa e mobile, il canone radiotelevisivo, la pay tv, l’editoria quotidiana e periodica, per complessive 10 distinte voci.
19
Servizio Economico Statistico
4.2 Prezzi: telefonia fissa e mobile
(2010=100)
Indici prezzi telefonia fissa
Indici prezzi telefonia mobile
119,9
120
120
110
110
100
97,5
100
90
93,2
90
80
80
70
70
60
50
60
Codici Istat servizi considerati:
(1)
08 20 10
(2)
08 30 10
(3)
08 30 30
50
79,2
Codici Istat servizi considerati:
(4)
08 20 20
(5)
08 30 20
51,0
40
40
Terminali (1)
Accesso / servizi di base (2)
Terminali (4)
Larga banda /Internet (3)
Servizi (5)
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
●
I prezzi dei servizi di accesso ad Internet broadband risultano inferiori a quelli
di settembre 2012
●
La riduzione dei prezzi dei servizi mobili risulta particolarmente
apprezzabile (l’indice si riduce di oltre 20 p.p. nel periodo considerato)
●
Nel medesimo periodo i prezzi dei servizi di base e di accesso mostrano una
crescita pari all’1,5%
●
Allo stesso tempo, anche se in leggera crescita su base annua, i prezzi dei
terminali, sempre più spesso commercializzati in bundle, mostrano una
riduzione nell’ordine di 50 p.p. rispetto a settembre 2012
20
Servizio Economico Statistico
4.3 Prezzi: quotidiani, periodici, TV e servizi postali
Indici prezzi quotidiani, periodici e TV
(2010=100)
Indici prezzi servizi postali
135
135
Codici Istat servizi/prodotti considerati:
(6)
09 52 10
(7)
09 52 20
(8)
09 42 30
130
Codici Istat servizi/prodotti considerati:
(9) 08 10 00
131,5
130
125,4
125
125
120
120
119,3
115
115
110
110
105,1
105
105
100
100
95
95
90
91,7
Giornali (6)
Riviste e periodici (7)
Canone Rai (8)
90
Servizi postali (9)
Pay TV (8)
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
Fonte: Istat ed elaborazioni Agcom
●
Il canone Rai fa registrare, nel periodo considerato (settembre 2012- settembre 2016), una consistente flessione dovuta alle previsioni della «legge
di stabilità 2016» e del successivo decreto attuativo del Mise, che per il 2016 riduce l’importo dell’abbonamento di 13,50 euro rispetto al 2015
●
Nel medesimo periodo si registrano incrementi di prezzo per i servizi postali (+23,7 p.p.), i quotidiani (+19,7 p.p.) e la pay TV (+6,7 p.p.),
21
Servizio Economico Statistico
4.4 Prezzi: dinamiche dei prezzi in Europa tra il 2000 ed il 2016
Variazione dei prezzi tra settembre 2000 e settembre 2016 (%)
(indice 2015=100)
Variazione dei prezzi tra settembre 2015 e settembre 2016 (%)
156,0
11
9,6
140
9
109,6
96,6
90
64,5
60,8
47,4
40
7
76,5
71,8
5
50,1
47,9
5,2
5,0
62,3
4,1
3,9
3,5
10,5
3,8
2,8
3
19,2
1
3,7
3,6
2,8
1,4
5,4
4,3
1,8
1,5
2,1
1,4
1,5
0,1
-10
-16,9 -20,0
-18,2 -21,3
-22,4 -23,1
-1
-27,8 -32,5
-60
EU 28
Germania
Spagna
Francia
Comunicazioni
•
•
-0,1
-1,0
-39,8 -43,0
Italia
-1,0
-1,5
-1,4
-3
EU 28
Regno Unito
Servizi postali
TLC - servizi e apparati
Germania
Spagna
Francia
Italia
Regno Unito
Quotidiani e periodici
Nel periodo considerato (settembre 2000 – settembre 2016) l’Italia mostra in tutti i settori considerati, ad esclusione di quello postale, un incremento dei prezzi
più contenuto rispetto alla media europea
In particolare, l’indice dei prezzi delle comunicazioni in Italia ha registrato una flessione (39,8 p.p.) superiore a quella media europea (16,9 p.p.), soprattutto
grazie alla dinamica dei prezzi delle telecomunicazioni il cui indice si è ridotto di 43,0 p.p. a fronte di una riduzione media europea di 20,0 p.p.
•
La crescita dei prezzi nei servizi postali in Italia (+62,3 p.p.) è risultata leggermente superiore alla media europea (+60,8 p.p.); tra i paesi considerati, solo la
Germania ha mostrato una dinamica più contenuta (+19,2 p.p.) rispetto all’Italia
•
L’incremento dei prezzi di quotidiani e periodici (+50,1 p.p.) in Italia risulta inferiore alla media europea (+71,8 p.p.)
22
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