San Faustino

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Transcript San Faustino

Anche noi consideriamo una vigliaccata l' anonima aggressione al circolo Pd di san
Faustino perché il confronto politico si fa mettendo in campo ragioni ed argomenti, quando
questi ci siano, e non vergando sui muri, protetti dall' anonimato, accuse e minacce più o
meno velate.
Certo, per dato anagrafico, ricordiamo bene quando sui muri di Modena apparvero le
scritte “Gionson ( si, con la G! ) boia” o Kossiga con la K e le due “esse” alla tedesca, ed
abbiamo giudicato asini i responsabili. Chi imbratta un muro è e resta asino – come
avrebbe detto il mio maestro delle elementari senza paura di incorrere in un
provvedimento disciplinare – tanto oggi quanto quarant' anni fa.
Anche la sede e le bacheche del Pri sono state più volte oggetto dell' attenzione di questi
imbecilli che confondono una bravata con una legittima espressione di dissenso tuttavia ci
pare che le reazioni in casa Pd siano state un po' troppo sopra le righe. Forse perché
hanno i nervi scoperti per la incapacità nel “governare” le crescenti aree di dissenso.
In modo particolare ci è sembrata azzardata l' affermazione del senatore Maria Cecilia
Guerra riferita al “valore simbolico” della sede Pd quale “presidio della democrazia”.
Orbene, una delle scritte anonime recita “Pd fascisti etc...” e devo confessare che, per le
mie scarse conoscenze di storia, potrebbe però rivelarsi non del tutto infondata.
Mi risulta, infatti, che la legge Acerbo del 1925 - quella, per intenderci, che legalizzò la
dittatura fascista – appare del tutto simile a quella proposta dal ministro Boschi, che
prevede un senato inutile nominato dalle regioni ( allora provvedeva il re!) ed un' unica
camera ove con la maggioranza relativa dei voti si ottiene quella assoluta dei seggi.
Che si tratti dei “corsi e ricorsi” di vichiana memoria?
Le due stesure, infatti, sono tanto simili e sovrapponibili che ci viene il sospetto che il
ministro per le riforme, in tutt' altre faccende affaccendato”, forse per le arcinote
birichinate del padre, non abbia avuto il tempo di approfondire l' argomento e si sia
limitata a fotocopiare quel testo primiero di Acerbo a cui lei stessa, il premier e, forse, il
governo tutto paiono affezionati ed interessati.
Poichè il senatore Guerra nelle sue giuste rimostranze di fronte all' atto vandalico subito
dal Pd fa riferimento “al valore simbolico”, a nostro sommesso avviso, farebbe bene ad
interpellare anche la signora Aude Pacchioni, presidente dell' Anpi, per farsi spiegare in
quale modo ci si ponga al riparo dall' accusa di fascismo e, soprattutto, si tuteli coi fatti la
democrazia.
Paolo Ballestrazzi
Presidente Regionale Pri