L`INCONTRO DEL SENATORE CASINI CON LA COLLETTIVITÀ

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L’INCONTRO DEL SENATORE CASINI CON LA COLLETTIVITÀ: SOLTANTO TANTA
AMAREZZA – di Anna Maria Tiziano
CARACAS\ aise\ - “C’eravamo seduti altre volte, per ascoltare i racconti orgogliosi della presenza italiana in Venezuela.
L’epopea dei nostri “pionieri”, la “prima pietra” posta per la nascita del Centro Italiano Venezolano dall’allora Presidente della
Republica del Venezuela, Dott. Rafael Caldera; il “Lavoro italiano in Venezuela” osannato ad ogni anniversario della nostra
massima Istituzione e così via di seguito. Ma…“La storia cammina” e, a volte, ferisce senza quasi darci possibilità alcuna
d’accorgerne “a tempo”. La riunione recente nel Salone Italia del nostro C.I.V. in occasione della visita del senatore Pier
Ferdinando Casini, presidente della Commissione per gli Affari Esteri del Senato, è stata triste, dolorosa… uguale a un grido
d'aiuto intenzionato a varcare l’oceano, per ricordare alla nostra Madrepatria che le “origini” non si dimenticano, meno, quando
il “futuro” non somiglia più all'”avventura scapigliata” dei vent’anni”. Così Anna Maria Tiziano su “La voce d’Italia”, quotidiano
online diretto a Caracas da Mauro Bafile. “Accompagnato dal nostro Ambasciatore, Silvio Mignano; dal nostro Console
Generale, Mauro Lorenzini, il senatore Casini, dopo il benvenuto di rito del presidente del Centro Italiano Venezuelano, Carlos
Villino, ha spiegato ad un centinaio di connazionali – che hanno assistito preoccupati nonostante l’incontro col parlamentare sia
avvenuto a cavallo tra Natale e Capodanno – le ragioni della sua visita: rendersi conto della realtà del paese, incontrare la
nostra comunità e capire le difficoltà che affronta il Parlamento venezuelano.Ha quindi ascoltato con lo sguardo serio,
compunto, gli interventi di alcuni dei presenti. Il rappresentante del Cgie, Nello Collevecchio, si è intrattenuto, com’è ormai sua
abitudine, sulle difficoltà che affronta quotidianamente la comunità. Ha espresso opinioni assai critiche nei confronti del nostro
Consolato; ha parlato del vice-consolato di Merida, saccheggiato dai soliti ignoti nei giorni scorsi; e poi, per spiegare la realtà
del Paese, ha illustrato quanto accaduto all’ex presidente del Comites e di Faiv, Alberto Villani, proprietario di uno dei centri
commerciali di Ciudad Bolìvar i cui negozi non solo sono stati saccheggiati ma sono stati letteralmente distrutti dalla turba che
ha abbattuto porte, demolito serbatoi, portato via generatori elettrici, rotto saracinesche e fatto man bassa degli articoli presenti
negli scaffali.Il “leit – motive” degli interventi seguenti è stato ovviamente i servizi consolari ritenuti poco adeguati ad una
Comunità numerosa che vive una crisi economica e politica non indifferente. Sono stati, in questa occasione, interventi garbati,
ma precisi che hanno espresso costernazione per una situazione, quella del nostro Consolato, difficile da capire e dolore per
l’”assurda realtà” politica che ha saputo commuovere anche il Vaticano.Il senatore Casini ha saputo dialogare con la platea,
ascoltando con pazienza e rispondendo ai vari questiti.Il “domani”? Toccherà fedelmente raccontarlo a chi di dovere. La
speranza, in fondo, è l'ultima a morire”. (aise)