Natale con l`influenza: 118 e ospedali presi d`assalto. Usate quasi tutte

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martedì 27 dicembre 2016
Natale con l’influenza: 118 e ospedali presi d’assalto. Usate
Anche il Salento non è stato risparmiato dalla prima ondata di influenza che su scala regionale ha
già colpito 11mila persone: code e attese negli ospedali per le visite ai malati.
Il Natale che non ti aspetti è quello che ha già costretto a letto 11mila pugliesi, colpiti dall'influenza.
E naturalmente sono numerosi i salentini che stanno facendo i conti con i sintomi del virus di
quest'anno, nonostante il picco sia atteso per metà gennaio.
Sono, pertanto, tantissime le richieste pervenute al pronto soccorso e al 118, con gli ospedali presi
d'assalto soprattutto per anziani e bambini malati, e inevitabili code e attese per le visite che
aumentano i disagi.
"In particolare – spiega il direttore del Servizio d'Igiene e Sanità Pubblica, Alberto Fedele
– negli ultimi dieci giorni le fasce d'età tra 0-4 anni e 5-14 risultano tra le più colpite, con
un'incidenza notevolmente aumentata rispetto al 2015 nel primo caso (8,71 per mille contro 1,19) e
nel secondo (5,46 per mille contro 0,57). Evidente l'incremento registrato anche nella fascia 15-64
anni (7,18 per mille contro 1,11), mentre è più lieve negli ultra 65enni (1,03 per mille contro 0,32).
Più si va avanti con l'età minore è lo sbalzo, ciò è dovuto alla memoria immunologica nei confronti
del virus. In ogni caso, la Puglia è ben al di sotto dell'incidenza nazionale: 2,61 casi per mille assistiti
contro 4,25».
Dal punto di vista della copertura dei soggetti a rischio, Fedele conferma l'obiettivo del 60%,
superiore di circa 10 punti rispetto al 2015 e coerente con l'aumento della popolazione anziana del
Salento: «Le nostre scorte di vaccini – spiega -, ossia 150mila dosi, sono state quasi
del tutto utilizzate. La conferma indiretta arriva dalle richieste fatte alle farmacie dai medici curanti.
Sino ad oggi in Puglia si sono verificati due casi gravi di complicazioni legate all'influenza: un
73enne e una bambina di 7 anni. Dal punto di vista virologico, gli isolamenti virali (compresi i casi
gravi) hanno fatto registrare una modifica dei virus prevalentemente circolanti, ovvero il ceppo virale
pandemico (H1N1), fino ad ora prevalente, è stato sostituito dal ceppo virale H3N2, il cui sottotipo
– conclude Fedele - è presente nel vaccino utilizzato quest'anno».