Mobilità, sottoscritta l`intesa Miur

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29-12-2016
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1
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Mobilità, sottoscritta l’intesa Miur-sindacati che aggira la "Buona
Scuola"
29/12/2016 18.33.33
(Teleborsa) - Spariscono le fasi di presentazione delle domande, per fare spazio ad un’unica “finestra” temporale
durante la quale tutti i docenti potranno o dovranno presentare domanda di trasferimento. Cambierà la tabella di
valutazione dei titoli posseduti, con la probabile successiva equiparazione del servizio pre-ruolo a quello di ruolo. Materie prime
FTSE MIB
19.203,94
-0,18%
FTSE 100
7.120,26
+0,20%
DAX 30
11.451,05
-0,21%
CAC 40
4.838,47
-0,20%
SWISS MARKET
8.251,13
-0,07%
19.815,30
-0,09%
NASDAQ
HANG SENG
Viene data la possibilità di presentare domanda di trasferimento indipendentemente dagli anni in cui i docenti sono
rimasti in ruolo nella provincia in cui insegnano. Diventeranno comunicanti gli ambiti territoriali e la titolarità su scuola.
Tra i punti che occorreva scardinare con l’accordo sulla mobilità, invece rimasti intatti, ci sono poi la valutazione del
servizio nella scuola paritaria e il blocco di cinque anni sull’insegnamento del sostegno.
Lista completa »
Titoli di stato
DOW JONES
Per le sedi di destinazione, si introduce la possibilità di esprimere fino a 15 preferenze, una parte riguarderanno le
singole scuole e l’altra gli ambiti territoriali. Inoltre, si è stabilito che il 60% dei posti vacanti sarà assegnato alle nuove
assunzioni, il 30% alla mobilità, il 10% alla mobilità professionale. Portafoglio
5.425,47
-0,24%
21.790,91
+0,17%
CALCOLATORE VALUTE
1
Euro
“Questa intesa conferma quanto sostenuto sempre dall’Anief sulla mobilità – spiega Marcello Pacifico, presidente
nazionale Anief e segretario confederale Cisal – ovvero che sugli ambiti territoriali e sui paletti temporali imposti a neoassunti e personale già di ruolo introdotti con la Legge 107/15 erano e rimangano un vero affronto verso centinaia di
migliaia di docenti. Con questo accordo di massima assistiamo ad un minimo avvicinamento a quella libera
circolazione dei lavoratori sul territorio, da noi indicata, nel rispetto delle leggi vigenti, a tutela del ricongiungimento,
qualora vi fossero le condizioni, alla propria famiglia". Secondo noi, ha concluso il sindacalista, "pur ravvisando dei
miglioramenti, l’accordo raggiunto oggi rappresenta infatti solo un passo in avanti, ma non certo la vittoria finale contro
le norme ingiuste e discriminanti, focolaio di tensioni tra il personale, introdotte con la cosiddetta Buona Scuola del
2015”.
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