Rassegna del 27/12/2016

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Rassegna del 27/12/2016
INDICE RASSEGNA STAMPA
Rassegna del 27/12/2016
RIFIUTI
Gazzetta Mantova
27/12/16 P. 20
PIUBEGA Domani in consiglio la convenzione con Asola per i rifiuti
1
Gazzetta Mantova
27/12/16 P. 21
La raccolta dei rifiuti A Marcaria si cambia
2
27/12/16 P. 19
Riscatto della rete gas: una parcella da 38mila euro
3
Gazzetta Mantova
27/12/16 P. 11
In un anno 49 giorni di aria avvelenata
Gazzetta Mantova
27/12/16 P. 11
«Ecco perché ci si ammala di più» I bersagli sono cuore e polmoni
5
Gazzetta Mantova
27/12/16 P. 19
Mappare le aziende dei fanghi Ecco l'obiettivo del comitato
6
ENERGIA
La Voce Di Mantova
SEGNALAZIONI
Igor Cipollina
4
CPL CONCORDIA
Giornale
27/12/16 P. 6
Gli interessi delle coop rosse nella gara che inguaia Lotti
Stefano Sansonetti
7
ENERGIA: SCENARIO
Brescia Oggi
27/12/16 P. 23
Piano energetico, ci siamo A gennaio al via il restyling dell'illuminazione pubblica
Sole 24 Ore
27/12/16 P. 14
Fonti rinnovabili ai massimi storici
Sole 24 Ore
27/12/16 P. 14
La Svizzera compra 27 centrali
Indice Rassegna Stampa
9
Jacopo Giliberto
10
11
Pagina I
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1in consiglio
la convenzione
con Asola per i rifiuti
/ PBUBEGA
Domani pomeriggio, alle 14, si
riunirà il consiglio comunale di
Piubega. All'ordine del giorno
la convenzione con Asola per il
conferimento al centro di raccolta intercomunale di Asola di
rifiuti urbani e assimilati provenienti dalle utenze dei Comune
di Piubega, la modifica alla convenzione tra Casaloldo, Casalmoro, Casalromano, Ceresara,
Redondesco e Unione delle Torri per lo scioglimento della gestione associata della funzione
fondamentale di polizia municipale e amministrativa locale.
Rifiuti
Pagina 1
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/ MARCARIA
Con il nuovo anno il Comune di Marcaria rafforzerà i servizi di nettezza urbana. Il sindaco Carlo Alberto Malatesta ha annunciato un ulteriore intervento che riguarda la pulizia extra urbana; in particolare una delle piaghe che, dal sopraggiungere
della raccolta differenziata, hanno ferito il decoro
e la salute del nostro territorio: l'abbandono dei rifiuti nei fossi. Inoltre, la spazzatrice passerà una
volta a settimana e dall' 1 gennaio il container del
(t.e.)
verde verrà ritirato unavolta al mese.
Rifiuti
Pagina 2
Riscatto della rete gas: una parce lla da 38mila euro
Il costo è solo una parte della somma che il Comune dovrà pagare. Ok da tutto il consiglio comunale
SABBIONETA
Dopo
quarant'anni Sabbioneta si è dotata di un nuovo regolamento
edilizio. Il documento è stato
approvato nell'ultimo consiglio. Nella seduta si è discusso
anche dei 38mila euro di debiti
fuori bilancio che servono per
pagare, in parte, la parcella
dovuta al collegio legale che si
occupa del secondo arbitrato
del gas, che riguarda il riscatto
del valore della rete di distribuzione locale del gas. Le
opposizioni non hanno contestato nel merito l'idea del
secondo arbitrato, istruito per
tutelare l'ente, ma il metodo di
imputare i debiti fuori bilancio.
«Dìaltronde - ha detto il sindaco Aldo Vincenzi - avendo
ricevuto la parcella solo il 18
novembre, non eravamo in grado di sapere in anticipo i costi». Alla fine vi è stata comunque una convergenza delle
parti sul punto. «La partita è
importante per tutti - ha chiosato il primo cittadino - visto
che la prima sentenza è stata
totalmente ingiusta nei confronti del Comune. Per questo,
in ogni sede e in ogni modo
possibile, si cercherà di avere
giustizia. Siamo disposti a pagare la rete, ma il giusto del suo
valore; certamente non il doppio, né a pagare quelle parti
che sono già state pagate dai
cittadini nelle urbanizzazioni».
La Piccola Atene, inoltre,
manterrà - almeno per il momento - l'autonomia dell'istituto comprensivo. (ub)
II sindaco
di Sabbioneta
Aldo Vincenzi
Giungla alla scalone dei (reni
s'imonau 'i scrive alle Ferrovie
Energia
Pagina 3
li 2016 meglio del 2015 (ma peggio di due anni fa). E da venerdì le polveri sottili schizzate ancora sopra il limite
di IgorCipollina
Bel tempo, malaria. Esaurito
l'alito denso della nebbia è arrivato l'anticiclone a ripiombare la nostra scheggia di pianura nello smog: l'evidenza è nelle concentrazioni di Pml0 misurate dalle centraline Arpa.
Con tre giorni consecutivi di
polveri sottili oltre la soglia limite di 50 microgrammi per
metro cubo - il 23, 24 e 25 dicembre - è ripartito il conto
verso l'innesco del protocollo
regionale per la qualità
dell'aria, che dopo una settimana consecutiva di superi limita la circolazione degli Euro
3 diesel e impone l'abbassamento della temperatura in casa, in ufficio e nei negozi. Bianco Natale? Macché, grigio tendente al nero: il 25 dicembre la
concentrazione
media
di
Pm10 ha raggiunto quota 70.
«Indice di qualità dell'aria mediocre» certifica Arpa. E le previsioni meteo non segnalano
canibiamenti in vista.
L'ultima manciata di 2016
incoraggia poi un confronto
che è sì esercizio contabile, ma
attorno alla fredda sequenza
di numeri organizza aspettative, ansie e preoccupazioni.
Sommando tutti i giorni di supero dell'anno che staper finire, il bilancio provvisorio dice
49: meglio del 2015, quando il
conto si fermò a 76, peggio del
2014, annata umida e piovosa,
dal carattere eccezionalmente
tropicale,
che
collezionò
"soltanto" 44 giorni di polveri
sottili oltre i limiti. Vero, gli eccessi del 2005 e del 2006 quando respirammo rispettivamente 135 e 152 giorni di
aria avvelenata - sembrano
raccontare di un'epoca altra,
quasi preistorica, ma la gioia è
relativa: il bonus da 35 giorni
concesso dall'Unione europea
celo siamo sempre bruciati.
Pure guardando alla concentrazione media annuale di polveri sottili, il parametro preso
in esame dagli studi epidemiologici, c'è poco da stare sereni:
dal 2012 Mantova rispetta il li-
Segnalazioni
mite fissato dalla normativa
europea a 40 microgrammi
per metro cubo, ma - osserva
l'epidemiologo Paolo Ricci una fetta importante di comunità scientifica contesta la manica larga dell'Unione Europea, e abbassa l'asticella a 20
microgrammi. Oltre si comincerebbero già a vedere i primi
danni alla salute. Stesso discorso perle Pm2,5, polveri ancora
più minacciose perché finiscono dritte nei bronchi: l'Unione
europea dice 25, l'European
Respiratory Society ribatte l0.
In ogni caso, la centralina Arpa
di via Sant'Agnese, trale pietre
del centro storico, ha chiuso il
2015 con una media di 27 microgrammi per metro cubo.
Ad alimentare ansie e preoccupazioni, nelle scorse settimane è arrivato il nuovo
"verdetto" dell'Agenzia europea per l'ambiente: nel 2013 in
Europa lo smog ha ucciso
467mila persone, 66.630 soltanto in Italia.
L IMM GIORNALIERO
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La conta shock
dell'Agenzia
europea per l'ambiente:
nel 2013 il Pm2,5 ha
ucciso 467míia persone
in tutto il vecchio
continente, più di 66mïla
soltanto in Italia
Pagina 4
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Che di smog si muore era noto
già negli anni '30, quando gli
studi si concentravano sull'apparato respiratorio e su quello
cardiocircolatorio. «Gli studi
più recenti hanno aggiunto l'effetto dose-risposta - spiega
l'epidemiologo Paolo Ricci - la
prova del nove della capacità
dell'inquinamento di provocare danni alla salute. Si è riusciti a
correlare l'aumento della concentrazione di polveri sottili
con l'incremento di mortalità e
morbosità». A breve termine,
nel giro di 15 giorni, la probabilità di morire per tutte le cause,
per malattie respiratorie e cardiocircolatorie
aumenta
dell' l % per ogni gradino incrementale di 10 microgrammi al
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cuore e pohnoM
metro cubo di PTnlO. A lungo
termine, invece, per incrementi
di 10 microgrammi di pm2,5 la
probabilità in più di morire è pari al 6% pertutte le cause, del9%
per cause cardiocircolatorie e
respiratorie, del 14% per il tumore del polmone. Tra i soggetti più fragili, i bambini possono
ammalarsi con più frequenza di
asma, e avere uno sviluppo neurologico accidentato. Se la correlazione tra aria avvelenata e
apparato respiratorio è intuitiva, quella con l'apparato cardiocircolatorio è più complessa. Segnala Ricci due meccanismi
d'azione. Uno diretto, per cui il
Pm10 è in grado di alterare il sistema nervoso autonomo, responsabile dell'attività dei mu-
scoli involontari, primo tra tutti
ii cuore, che dalla fibrillazione
può deragliare all'infarto. L'altro meccanismo d'azione, invece, è indiretto: le polveri sottili
"traghettano" all'interno dell'organismo dei metalli pesanti, capaci di aggredire l'endotelio, il
rivestimento interno dei vasi
sanguigni, formando delle placche che rompendosi possono
provocare embolie. Premesso
che la pianura Padana è penalizzata dalla sua conformazione,
in cima alle cause principali dello smog Ricci colloca il traffico:
con 621 auto ogni mille abitanti
(dato 2012), l'Italia distanza tutti gli altri principali paesi europei. Non proprio un primato di
cui andare fieri.
(ig. cip)
nalto
'epidemiologo
Paolo Ricci
che spiega
il meccanismo
delle polveri
sottili
sull'organismo
umano
A sinistra una
foto d 'archivio
di un blocco
della
circolazione
Se la catena
di giorni
di Pm14
oltre il limite
dovesse
allungarsi fino
a una
settimana
scatterebbero
in automatico
e limitazioni
perle vetture
Euro 3 diesel
Segnalazioni
Pagina 5
il
e de
Mappare le anende dei fanghi
Ecco l'obíettìvo del comítato
MARIANA
Il Comitato per la tutela dei terreni lombardi,
presieduto
dall'onorevole Andrea Zolezzi,
con capofila il Comune di Mariana, cui aderiscono decine di Comuni mantovani, bresciani e
cremonesi, prosegue il suo cammino. Oltre all'attesa approvazione di un regolamento unitario approvato dai singoli consigli comunali, come emerso
nell'ultima assemblea di Rodigo
si chiede, al fine di un effettivo
controllo sul movimento di queste sostanze, di pervenire ad una
delle
mappatura
aziende
"fanghiste", presenti sui territori
provinciali coinvolgendo polizie
locali, Noe e il Cfs che si occuperà, dopo l'accorpamento della
Forestale, di controlli ambienta-
li. Stanno poi lavorando per
l'isti tuzione di un corpo - sovraccomunale- di volontari, come richiesto dal sindaco di Rodigo,
Chizzoni. Fra le altre proposte,
in corso di realizzazione, prende
piede la valutazione del tragitto
dei mezzi autorizzati, e non, per
valutare eventuali illeciti.
Ma il punto di principale riferimento di questa campagna, è
indirizzato allo "stop" dei carichi provenienti dalle province di
Verona, Vicenza e Padova, dove
si registrano i più alti livelli di
emergenza riguardanti liquami
contenenti miscele tossiche che
verrebbero sversate sui nostri
terreni. Il prossimo incontro istituzionale, con tutta probabilità,
si terrà a Mariana, attorno alla
metà di gennaio, nella nuova salacivica.
(t.c.)
a., -.;ar ft, WM
Segnalazioni
Pagina 6
Gli interessi delle coop rosse
a Stefa n o sans °nett
nella gara che inguaia Lotti
Roma
Nell'inchiesta che coinvolge il ministro e il generale
dei Carabinieri è in gioco una torta da 2,7 miliardi
ietro quell'appalto c'è
una storia tortuosa,
fatta di nebbie che da
due anni e otto mesi non consentono di mettere a fuoco il
percorso della procedura.
Proprio così: 2 e anni e 8 mesi, senza che la super commessa abbia ancora avuto
un'aggiudicazione definitiva.
Un ritardo che è la spia dei
tanti, forse troppi, interessi in
gioco.
Come quelli di un drappello di coop rosse, che tra Bologna, Modena, Reggio Emilia e
Ferrara non vedevano l'ora di
P1TALE
Spunta anche il consorzio
cui aderiva la cooperativa
di Salvatore Buzzi
mettere le mani sulla gusto sissima torta. Ci sono anche i loro appetiti accanto a quelli
della Romeo Gestioni, la società dell'imprenditore Alfredo Romeo finito tra gli indagati nell'inchiesta della procura
di Napoli sugli appalti Consip, la società di Stato oggi guidata dal renzianissimo Luigi
Marroni, ex capo della Asl di
Firenze. In particolare parliamo di quel maxi appalto da
2,7 miliardi di euro per la manutenzione degli immobili
pubblici che la società del Tesoro ha lanciato nell'ormai
lontanissimo 19 marzo del
2014. Un gara letteralmente
sparita nel nulla, assurta adesso agli onori della cronaca
per il coinvolgimento nell'indagine del ministro renziano
dello Sport, Luca Lotti, e del
comandante generale dei carabinieri, Tullio Del Sette, accusati di aver spifferato dettagli dell'inchiesta ai vertici della società pubblica. Il punto è
che non si può capire il contesto, nel quale ora si è impiantata l'indagine, se prima non
Cpl Concordia
si colgono gli interessi. Per fare questo occorre andare a vedere chi si è aggiudicato la
precedente edizione della gara per la manutenzione degli
immobili di Stato, risalente al
2012. All'epoca il bando valeva 1 miliardo di euro ed era
diviso in 12 lotti. Ebbene, 4 di
questi, grosso modo per un
controvalore di 284 milioni,
sono andati ad altrettanti raggruppamenti in cui spiccano
coop rosse. In uno, addirittura, sono rappresentate tre
cooperative vicine al mondo
Legacoop come Coopeservice di Reggio Emilia, Ccc di Bologna e Cpl Concordia di Modena. Altri tre lotti erano andati a raggruppamenti con la
Manutencoop di Bologna, il
Consorzio Cns (sempre di Bologna) e la Copma di Ferrara.
Insomma, tutto questo fa capire quanto a quel mondo interessasse anche la nuova edizione del bando, per giunta
esploso fino a valere 2,7 miliardi per 18 lotti (con una durata di 24 mesi). Alcune di
queste coop rosse, tra l'altro,
negli ultimi anni si sono trovate coinvolte in diverse vicende giudiziarie. La Cpl Concordia è finita al centro dell'inchiesta per la metanizzazione
dell'isola di Ischia, Manutencoop non è sfuggita alla tenaglia degli accertamenti sulle
commesse Expo, mentre Cns
è il consorzio a cui aderiva la
cooperativa di Salvatore Buzzo, al centro dell'inchiesta su
Mafia Capitale. Accanto alle
coop rosse, in quel 2012,
c'era anche la Romeo Gestioni, che quell'anno si è portata
a casa la bellezza di quattro
lotti, per un controvalore di
353 milioni. Romeo è un imprenditore che da molto tem-
po lavora vincendo appalti
Consip. E si dà il caso che
qualche anno fa sia stato tra i
finanziatori della renziana
fondazione Open attraverso
la società Isvafim (nell'elenco
ancora disponibile accanto al
nome della società è riportata
la cifra di 60mila euro). Infine
gli altri lotti dell'appalto del
2012 sono stati divisi tra il
gruppo Manital di Ivrea e alcune coop bianche, in quel
momento aderenti a Confcooperative, come Cncp e Colser.
Tutto questo, per certi aspetti, è ruotato intorno anche
all'ultima edizione del bando. E chissà che 2 anni e 8
mesi passati senza un'assegnazione definitiva non rappresentino la dimostrazione
più plastica della lotta senza
quartiere scatenatasi per la
torta. Con l'attuale appendice giudiziaria.
L'imprenditore Romeo
ha finanziato la Open
di Renzi con 60mila euro
Pagina 7
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R Consip nel mirino
La procura di Napoli indaga
per corruzione su un maxi appalto, mai assegnato della società pubblica
II ruolo di Romeo
Al centro dell'inchiesta l'imprenditore Alfredo Romeo: la
gara sarebbe stata cucita su
misura per lui
Il segreto rivelato
Lotti e il generale Del Sette
avrebbero rivelato l'esistenza
dell'indagine ai vertici Consip
e per questo sono indagati
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A sinistra il ministro dello Sport Luca Lotti, fedelissimo
di Matteo Renzi, indagato nell'inchiesta sulla maxi
gara mai assegnata al centro dell'inchiesta
In alto il numero uno dei Carabinieri, anche
lui indagato, Tullio Del Sette. Sotto l'ex re delle coop
e imputato di Mafia Capitale, Salvatore Buzzi
Cpl Concordia
Pagina 8
Piano ene etico,cisiamo
A gennaio al via il restylíng
dell'illu inazione pu bb lica
Luce nuova a Lonato. E non per
merito dei Natale e delle
festività, degli alberelli e delle
stelle comete.
Partiranno infatti a gennaio,
probabilmente dopo la fiera di
Sant'Antonio Abate,gli
interventi previsti nel piano
energetico comunale. In
cantiere la prima tranche, che
riguarderà l'illuminazione
pubblica e che porterà alla
sostituzione di circa 3500
lampade. Con il doppio e
ambizioso intento di abbattere
i costi di gestione in maniera
più che sensibile e ridurre le
emissioni di gas serra, con
benefici concreti perla
sostenibilità e l'ambiente.
Si PARTIRA dalle frazioni di
Centenaro e Castelvenzago,
per poi coprire
progressivamente l'intero
territorio comunale. «Chiedo ai
cittadini di pazientare ancora
qualche settimana - spiega
l'assessore ai Lavori Pubblici
Oscar Papa - Poi, dopo i lavori,
potranno godersi la nuova
illuminazione garantita da
Energia: Scenario
Operai al lavoro sui punti luce
lampade a [ed di ultima
generazione. In questa fase di
passaggio dai punti luce obsoleti a
quelli nuovi, purtroppo però non
saremo in grado di sostituire le
vecchie lampade che si bruciano.
Mi rivolgo in particolare a quei
cittadini che ci hanno segnalato
dei guasti: i corpi luminosi sono
oramai fuori produzione».
IL PIANO energetico comunale
risponde alla necessità di
«mettere in atto un risparmio e
una razionalizzazione energetica e
un'attenta valutazione del
patrimonio cittadino». Questa
ultima serie di lavori previsti è
stata preceduta da uno studio
sull'energia sostenibile allo scopo
di definire le strategie di
intervento perla riduzione delle
emissioni dei gas a effetto serra
sul territorio comunale. Sarà il
raggruppamento di imprese
targato Citelum,titolare della
convenzione Consip Servizio Luce
3 in otto regioni italiane, tra le
quali la Lombardia,a occuparsi per
9 anni della pubblica illuminazione
a Lonato.
LA VALUTAZIONE della
proposta di Citelum da parte
dell'Amministrazione comunale ha
ovviamente tenuto conto del
rapporto tra costi e benefici.
«Il primo punto di forza - scrive
Oscar Papa - è sicuramente la
convenienza del canone di
gestione, che sarà inferiore
all'attuale spesa sostenuta dal
Comune di Lonato». L'offerta
Citelum comprende investimenti
a carico dell'azienda per circa 1,7
milioni di euro, dei quali 1,3 perla
messa in sicurezza e la
riqualificazione tecnologica di
tutti gli impianti di illuminazione
presenti sul territorio comunale.
Oltre all'installazione di lampade
a [ed di ultima generazione, in
grado di garantire un illuminazione
di maggiore qualità a costi
decisamente inferiori rispetto al
passato, verranno riqualificati i
sistemi di alimentazione elettrica,
i sostegni e aggiunti circa 200
nuovi punti luce. Il tutto per un
restyling completo e definitivo
della rete lonatese. R.DAR.
D RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 9
Rapporto Enea: consumi ed emissioni frenano mentre il Pii cresce. Record di eolico e so la re, 14% del fabbisogno. Prezzi in salita
Fonti rinnovabili ai massimi storici
Jacopo Giliberto
w, Quest'anno è accaduta
una cosa particolare. Per la
prima volta nella storia economica italiana, il fabbisogno di energia si è separato
dall'andamento dell'economia. Lo scostamento è minimo, spostamenti di zerovirgola, ma il fenomeno di una
crescita del Pil con un calo di
consumi energetici ed emissioni si sta manifestando in
molti Paesi da pochissimo
tempo poiché il cambiamento delle tecnologie, più efficienti, consente di produrre
di più usando meno risorse.
Non a caso l'Analisi trimestrale del sistema energetico
italiano curata dall'Enea rile-
Energia: Scenario
va che nei primi nove mesi
dell'anno le fonti rinnovabili
non programmabili (cioè colico dal vento e fotovoltaico
dal sole) hanno coperto il
14% della domanda di energia elettrica nazionale: un
massimo storico di fronte a
un calo dei consumi di energia primaria (-2%) e delle
emissioni di C02 (-3%) rispetto allo stesso periodo del
2015, mentre la quota di energia elettrica prodotta da tutte
le fonti green si conferma intorno al 4N/«Un'inversione di tendenza perché fino a oggi - rileva Francesco Gracceva, dell'unità studi e strategie dell'Enea, responsabile del
gruppo di ricerca che cura
l'analisi - l'Italia è stato il
solo Paese, tra le maggiori
economie Ue, in cui un contributo significativo alla riduzione delle emissioni èvenuto dalla crisi».
Secondo l'Enea, il trend
dovrebbe portare nei bilanci
di fine anno un 2016 con una
riduzione delle emissioni del
29% rispetto al 2005, in linea
con gli obiettivi della Strategia energetica nazionale
(Sen) e con quelli in discussione per il 2030.
L'analisi dell'Enea rileva
anche che l'indice Ispred ha
registrato un miglioramento
delle condizioni di sicurezza
energetica, di prezzi del-
l'energia e di decarbonizzazione nel nostro Paese, raggiungendo il livello 0,62, il
massimo degli ultimi cinque
anni. Un risultato però a doppia valenza: la riduzione delle
emissioni di anidride carbonicaè statapiù forte diunp eggioramento dell'indice relativo ai prezzi dell'energia.
Difatti sul fronte del metano, i prezzi medi per i consumatori industriali segnano
un tasso di riduzione del
9,5°i,, contro un calo assai ben
più sostanziale del 17% perla
media dei principali Paesi
Ue. Il ribasso modesto dei
costi italianinon è giustificato da alcun andamento. Non
basta: i prezzi dell'energia
elettrica per le industrie negli ultimi due trimestri 2016
sono aumentati del 3% circa
rispetto al primo semestre,
con un allargamento del divario fraltaliae resto d'Europa. In aumento anche i prezzi
del gasolio: con 1,3 curo al litro, il prezzo del gasolio italiano nel periodo giugnosettembre si è avvicinato ai
massimi della Ue.
Rallentano i giacimenti
italiani e salgono di conseguenza le importazioni di
greggio (+3%), con l'import
dall'area mediorientale in
forte crescita (+38°io), in particolare da Iraq e Iran.
Corre D'import di metano
dall'Algeria (+150%), mentre
cala quello da Russia (-1o%) e
Nord Europa, in controtendenzarispetto al resto dei Paesi europei.
Pagina 10
Swisspower acquisisce impianti idroelettrici, eolici e fotovo[taici
La Svizzera compra 27 centrali
ZURIGO
a raggruppamento di "municipalizzate" svizzere Swisspower acquista 27 centrali rinnovabili in Italia dal gruppo veneto Sorgente.
L'acquisizione è stata condotta dalla Swisspower Renewables,lacontrollata che nel gruppo
zurighese si occupa di fonti rinnovabili di energia, e riguarda 21
impianti idroelettrici, tre parchi
eolici e tre impianti fotovoltaici,
per complessivi 73 megawatt.
«La ricerca di impianti per la
produzione di energiarinnovabile cade inevitabilmente sull'estero dal momento che in Svizzerail
rapporto qualità-prezzo e le opportunità non sono soddisfacenti», afferma Felix Meier, amministratore delegato della Swis-
Energia: Scenario
spower Renewables. Per questo
motivo il raggruppamento zurighese sta diversificando nelle
rinnovabili con l'acquisizione di
centrali nei Paesi confinanti, come la Germania e ora l'Italia. In
questo modo in giugno la produzione elettrica dafontirinnovabili della Swisspower ha superato
quelladafontienergetichefossili.
Se della capogruppo Swisspower fanno parte 22 aziende
elettriche locali svizzere, fanno invece parte della Swisspower Renewables undici
aziende, tra le quali le "municipalizzate" di Soletta, Sciaffusa, Winterthur, Baden, Ginevra, Berna,Thun.
Il gruppo padovano Sorgent.e
che ha ceduto le centrali è partecipato da Solfin,Ambra Verde 3 e
Lithos; molto forte la sua attività
nel segmento delle rinnovabili
anche all'estero, dove possiede
numerose centrali.
Qualche dettaglio degli impianti acquisiti dagli svizzeri.
Le 21 centrali idroelettriche sono in Veneto, Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte; 16 sono attive, due sono in avviamento e tre attendono di essere
ultimate. Iparchi eolici, i8 "mulini a vento", sorgono tra Campania e Basilicata. Gli impianti
fotovoltaici si trovano in Veneto, Puglia e Calabria.
Infine sono in programma
otto nuove centrali idroelettriche, oggi solamente in fase
di progetto.
J.G.
C9RIPRODDZIOdERLSERVATA
Pagina 11