Parte 3 - Istituto Centrale per gli Archivi

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cicalare ca111bia111enco dell,Lrbicazio11e (consegu e11te aJ traS'feri111ei1to a vario cirolo dii alcu11i for1di a isti1 t1L1ti)~ e' 111odj,fìca
dei .dari su C011sistenza e .strL1111.1e11ti di descrizio11e, per qt.1egli arcl1i\1j oggetto di i11ter\1er1ti di in1\'entariazicne. Dalla lista
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dei 11or11i i11 ordi11e alfabetico si acc.ede per og11u110 degfi archi,ri alla relativa scl1edal dalla quale è possibile passare agli
jnvenra11·i cons,t1lcabili, in refe.
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Per qua11to co11cerne gJi ii1terve11ti di riordino, ed in\rer1rariazio11e, le metodologie che ha11no guida:to i lavori) sono
sra(e q ueJJe (<ca11oniche,, dei la, ori archi,,isticì, b,asate ciorè su1111erodo, srorjco (re111dence-a ricos,trt1ire l\1rti'\ Ì[à cleJ soggetto produrrore), sugli standard archivistici (ISAD e ISAAR) e sul principio della descrizione gerarchica) per cui og11i
oggetto de\'e essere ir1 prin10 luogo. contestL1alizzato.
Stil piano dei princip,j generali è ,o pport1u no fare due premesse: la prima è l'importanza di considerare l,archi\rio 11ella
sua totalità; infatti se è vero che l'arcl1ivio di u.n architetto presenta una configurazio11e i11olto parricofare per la pres:e11za acca11to a docu111entazio11e <'tradizio.nale,, (fascico.li co11te11enti corrispondenza, relaz_ioni, .ca1t,e ggi, apptLn.ti e
documenti vari)> di peculiari tipologie documentarie, quali gli elaborati grafici (su ''ario supporto e di varia tipologia) e doct1men taziot1e tridimensionale (plastici, modelli)) cipo1logie che richiedo·no, ·u .n p artico1are approccio ed i_~na
specifica professionalità p,e r corretti interventi di descrizione e resrauro 10 , è essenziale, però, che siano sempre correlare alla restante documentazione] mantenendo così il quadro unitario del fondo.
Un punto fondanJientale è, quin.di> l''a ppr,occio all'archi,~io n,ella sua totalità; i disegni, elemento peculiare, \ranno pertat.1to co11siderati come parte del complesso documentarioJ co11nessi alle altre tipologie presenti. In quest' ottica s:i inseriscono alcuni Ìnte1ve11ti di revisione e completamento relativi ad alcu.ni fondi, ,dei quali esisteii~ano, repertori Iimjrati però alla sola documentazione grafica {per esempio gli inventari degli archivi A. Cipolla) U. Giovannozzi).
La seconda è l'estrema varietà degli archivi privati; ogni comp,Iesso docu111entario prese11ta 1.111a sua parti co ~are co nfigurazion.e, in quanto la doc11mentazione (che può esserci pervenuta in, modo più o m eno completo) riflette le diverse attività del produttore, per cui tro,reretno, a seconda dei casi) carte riguardanti 1' op,era progettuale, scientifica, didattic·a, di studio,. nonché documen,ri relarjvi ad alrri ambiti che esulano da qu.ello specificatamente architettonico (per
ese1npio i11carichi an1ministrativi e politici)> oltre a carte di carattere perso11ale.
Notevole è, la \ arietà di siruazionì anche so tto il profilo sia della co nsistenza) sia delle co ndizio 11i delle carre=da u~1a
pa.rte archi\ri completi ,di ttltte le tipo.logie documentarie e ricchi di diseg11i (oltre 15.000 quelli di Brt1110 Ernesto
J. .apadula, 10.000 di Clen1ente Bt1siri Vici) ,dall,altra fondi in cui grar1 parte della documentazione è a11dara perduta o
so 110 prese11ti solo aJ,c une ripologie di documenti: l'archivio Pietr,o Lo1nbardi c.ons.er\'a. solo le lastre dei disegni, il
fondo Ar1gelo Vesco\ ali è costitt1ito i11 prevale11za da corrispondenza.
P'e I qttesto ogni Ìntervet1to deve essere studiaro e' co mr11isurat 0' alJ, arcl1ivio cui si riferisce.; il pr.i1no parametro è, se possibile, quello di ricostruire )'ordinamento originario> cìoè la struttura che lo stesso soggetto produttore ha dato alle
carte; ttn caso, signifìcati,1 0, i11 ral se11so} è quellorde11' archivio di Federico Gorio rleJ quaJe, anche grazie ad inrervlste
dirette realizzate dai riordinatori> è stato possi"bile rìcostrt1ire, ai1che nella deno111i11azio11e delle serie~ la particolare co11figt1razio11e data al fondo, dal prodLtttore stesso delle carte.
Talvolta 11egli arcl1ivj perso,nali è, però, diffìcil1e indi,1 id11are trac,ce di t1n,a stru.ttura predefinita,, per cui si interv'ie11e
cerca11do di impostare ltt1a con.figurazione del fondo il pitt possibile funzionale a dare t111 quadro dell attività del pro1
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fessionista.
o,"ria1nente l adozione di sistemi informatici potenzia al 111assir110 le possibilità di descrizio11e e di ricerca; una ba11ca
d·ati] che descri\'e I' arcfl1i,1 1o dal' fi, 1ello piì.1 alto si110 all)Ltnità docume11taria (fondo, serie) s·o ttoserje, u11ità archivisrica, ti.1u1à doct1n1e11raria) e rche coi)se.J1te a11cl1e di ,,isualizzarc l)im1nagine del diseg110, ci permette cli a''ere con I,ar~
cl1i,1 ]0 un co11tatto 1nolto ravvicinato; inoltre la creazione di indicj (11on1i, luoghi] e11ti) comt1t1i ai ~.rari archivi a1Jr1plia,
in 1nisu1a dlrercame11te propo1L.ionaJe al 101Lt1t1ero dei fon1di, Ja potenzialjrà delle i·icerch,e: possia1no ad esempio conoscere se IJer u11 certo luogo esistono progetti dei \1ari architetti> o se lo sresscl p rogetto è .stato ct1raro da di,rersi professienisti (ad esempio 11el caso, dei co,ncorsì) ed è conservato in vari arc,h i,1 i, possianrio a''e'r e infor111azionj preziose st1.i
,com1n1iit.te11ti (enti o persone) e su altri soggetti (collaboratori, artisti).
Per un co11siscente 11t1rnero di archi,ri (13) le operazio11i sono state effettuate adottando i1 sofu:vare Easy1Cat delJo IL1av
fco 11 cui la Sop.ri11re11d1e,1za Archi, isrica per il Lazio !1a sripulato un,a apposita co11\'e1Jzior1 e si11 daJ 1~)98). l.,e carat..
terisciche di qt1esto a·pplicati\10 sc> l10 state illustrate nel corso della n1attinata dall)architetto Toniccllo, coatttrice) co11
R. Domenichini, def]a recer1re pub1blicazioi1e Il diseg110 cli arc/J.,itettzt1-a, gitida aL!a desc1·izione e:d ita J1elJe scorso inese
di maggio; ,q uesto manuale, frutto della lunga e specifica esperier1za dell'Archiv·io Progetti i1ello specifico settore)
pre11de i11 esame L111a serie di complesse probfernatrcl1e relative agli arc11ivi di architetttira ed ai docu1nen t} cl1e li co,sti
t1uisco1n o e, in particolare, fìssa con n otevole precisio11,e i criteri per per, e11ire ad t1na descrizìo11e molto analitica e dettagliata del disegno.
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La 11orn1;1rivn prescri\•e che qualiunque [rasferìmen(Q di proprierà e di sede di archivi dichi;1rati dcvc- es!>ere aurorìzzalo dal Soprinrenden:re ArcJlivis,ci co; i propriera ri dc6l i archi vi possono eh ioder~ di deposi care o donare le loro e:irre al I'/\ nlln in isrraztorie arch ivisEica. per etti \'engon.o isrru i Ic le rispetriYe proccd ure .
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.Recenten1cnce alcuni archìv,i si sono aggiunci a qucNi già per\'er)U[Ì in precedenza nJl'A ~·chi1\·~u Cet11r1;dc deflllo Sr;iro1(A. Di Ca.srro,, P. luglij me-1l1rrc ~lrr~ .sonn
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stati consegnati alla DARC (\1• Dc Feo) S. tvlusn1eci).
Proprio ~er quesEi1mtJ[r\'i, gJi inrerve~1' f' d È rrìo1·dinan1en(O sono s;r:u:i affi.dari cl i 111nrn1;1 a équipe in cui
del1I':1 rclùtet[O.
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fossei-o presenti
!.e due prof~ssionalirà. delrrirchivisra e
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Nelle ba11che dati degli architetti ro111ani~ i~1 co11fìgLtrazjo11e ti po del co1nplesso docLt111et1tario è stata im post;:1ta, basa11dosi sia stille caratteristiche estri11secl1e della docL1111e11 t<1zio11 e (dìsri ngL1er1(io le serie dei disegni, fotografie, altra doct1n1e11tazio11e) sia sul co11te11Ltto (diseg11i relativi ai progetti, diseg11i di carattere artistica)~ creando così le serie e(i eve11tL1ali socroserie . .AlJ)i11terl10 della serie le L111jtà archi,,istiche so110 disposte seco11do ordi r1e cronologico) colloca11do alla
fi11e qL1elle che 11on è sraco possibile datare; per la doctt111e11razio11e attir1e11re l'arti\1irà progerr11ale, il crirerio di c1ggregazio11e delle unità archivisticl1e è il progetto (rutti gli elaborati grafici) le relazio11ì ed altri ~ltti o le forogr~1fìe dj ttn
certo progetto coscicl1isco110 nelJe rispetti, e serie altretra11te t1J1ità ~rcl1i,1 istiche, che co11rengo110 a loro volta le reJative unità docun1en[arie cioè i singoli disegni, fotografie, carte). le altre serie (carte perso11ali, corrispondenza, doct1tnenri relacivi all'attività djdattica, scie11riflça ecc.) segL1iranr10, O\rvÌa1ne11ce) altri criterj di ordinan1e11to~
La possibilicà di collegare le varie L111ità arcl1ivisticl1e è assicurata ic1 qLtesro applicativo dal campo "vedi a11chen, cl1e ci
inforn1a della presenza di mareriale docltn1c11[ario arri11e11re lo stesso progetto o lo stesso oggerrol 11elle \'arie serie.
A secor1da del livello di analiticicà srabiliro, la descrizio11e pttÒ arrivare aJ lì\1ello pii1 analitico (t111ità docL1n1enrarja) o
fern1arsi ad Lln,aggregazione più alta (unirà archivistica), che pL1Ò essere l insien1e dei diseg11i di u11 cerco progetto,
dando conco del numero delle L111ità che la costitt1iscono1 o i] fascicolo conrenenre docL11ne11ri vari, o il conre11irore di
fotografie. 111 ge11ere si arriva a descrivere il si11golo disegr10 negli inver1tarì pil_1 ~1n:1litici (sopracttltto per i] collegamento
rra evencuale i1nmagine e relativa scheda diseg110)> me11tre per le serie della doct1menr::1zjo11e tradizionale e focografìca
ci si ferina al livello di unicà arc11ivisrica.
Nel nostro lavoro di coordi11an1ento e di revisione dei lavori svolti dai professionisti privati SL1gli archivi rornani]
abbìaJno cercato di stabilire alcLtni sernplici criteri, da segL1ire nella redazione delle scl1ede reiarive ad alct111i Hoggetri
archivLstici nei livelli gerarchici più afcj; tall accorgi1ne11tL CLLÌ accen11erò bre\ eme11te l1a11110 il fì11e di u11Lfor111are le
descri~1.ioni e fornire alcL111; d11ti significaci vi ed utili per dare al llute11re Llr1a rapprese11tazio11e pi Ll preg11a11 te dell' o gge(to tiescri cto:
- sc}1eda fondo: è la pri1na i11formazione elle diaJllO clel}"arc}1ivio, Ltrta specie di ubiglietto da visita~"• per CLLÌ se rarcJ1ivio è riordi11ato e sj dispone di dari piì.1 co111pleri ed ~111alitici, è molto in1porcan te dare indicazior1e, oltre cl1c della
consÌstenza e degli estremi cro11ologici, delle serie in Cltj si articola I, arcl1ivio, i11 1nodo da for11ìre, oltre ai se1npljci
dati qua11titativi complessivi> u11 qltadro pil.1 rapprcse11tativo della confìgttrazione del fo11do. 111 questo rnodol già dal
livello più alto, possiamo conoscere la srruttl1ra di ttn archivio e le tipologie docltmenrarie co11 re11ule a11che sotto l a~
spetto contenutistico (ci sono serie riguardanci l attivirà scie11titìca, diclattica, oltre a qt1ella progetttLale? Larc11ivio
conserva doct1n1e11ci personali, materiale a stampa?);
- scheda serie: siamo al secondo livello, q ttello delle gra11di parrizio11i del co111-plesso arcl1i \'Ìsrico; a11cl1e i11 questo
caso è utile i11dicare) oltre a consistenza ed estrerni cronologici co1n plessivi, il nLtn1ero deJle tt11ità archivistiche contenti te e criteri segt1iti nell'individuazione della inedesi111e, 11011ché 11elltordinan1e11to da[o alJ)i11rer110 della serie (è
uti]e per esempio indicare a11che i criteri jn base a cL1i sono collocate le eve11tuali unità arcl1ivistiche per cui .no11 è
stato possibile determi11are 11na dara: per tipologia, o altro);
- scl1eda unità archivistica: la scheda progetto riveste un ruolo centrale per q11esro settore di archivi, per etti è opporru110 inserirvi rutti i dati {che è i-,ossibile ricavare) ucilì a dare u11a co1nplera descrizio11e dell i11rervenco: rnolco in1portante cl1e il titolo sia esatistivo (integrare con dati ricavati); oltre al nL11nero degli elaborati grafici (che possono essere suddivisi a seconda della tipologia, in base a criteri stabiliti)) agli est.remi cro11ologici desun1ibili dai disegni al
luogo, è opportuno indicare committenza (pubblica a privata), aJltìi d.i realizzazione effettiva, 11orizie s11lla realizza. .
zio11e delllapera (realizzaco/non real./parzialmente realizzato/realizzato e poi demolito)~ altre respor1sabjlità (collaboracori), altre fonti archivisciche che possono i n[egrare la docu111entazio11e (arcl1ivi er1ti co1n1nirtenti, Comuni ecc.), se
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si tratta di un co11corso.
Prossimi sviluppi
Facendo un bi1a11cio dei risulraci sinora raggiunti nel1' aI11bito del progetto stigli arcl1ivi di architettura i rist1ltati sono
nel complesso positivi: sul piano delle gu[de e degli inventari dei si11goli arcl1ivi, sono stati realizzati diversi strumenci utìli a conoscere queste preziose fonti; questi sistemi descrittivi a loro volta devono poter:li collegare ad altri siste1ni
infarinativi, nelllotrica di creare sistemi di informazìo11e collegaci e ·condivisibili 11 • Signiftcati"'1i~ in qttest' ottica, gli
accordi sottoscritti nel 2001 dalla Direzione Generale per gli Archivi e dalla Direzio11e Ge11erale per llArchitett11ra e
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l'Arte Contemporanee per jl "I1 iano NazionaJe per la tutela del patri111011io docl11nentario de1l'arcl1irettura del '900n e
nel 2002 tra le due st1dderte Direzioni e l'Accade1nia Lli Mendrisio dell'Università della Svizzera iralia11a.
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:\I lt"Jli;l d~lle >Lrere" è sr;1~=l dct.fiGU•t la giorn,na dt srudiu iJol·11nu•ntnre ìl C(1nteJ11poJ'ft11~n nrganiz:z.ara d;1ltl J);\ltl~ J'ìntes;t con la IJl;;\ fcc11ui;tsi i! l l) ;tprile
1002) ìn (lii di\'er,Sl' iscìruziuni 1'~1bblich<: ~ pri~·ar..:. Ìt;1lLHl~ L" srr~111Ì...-rt_• l}pcr~1nc1 nel secrnre dtgli ~nchivi di ~ln.:hi((."rrt1ra hJnno n\t:~=-.o a confronrn I~ loro l'Spt'·
rien 1..e rlgu~uJn ••gli ob it::rri vi e 111en..1dì adurrilri per <.l~s..::rì V'l"ft: Ie ~~) n ri ducun1L:11 rari e i: fJCf .:rcarc si!irrn1 i 'n t()r111arì" i ton dj ,,9 ~ibi Ii.
Per l'A111mi11istrazio11e archivistica un i1nporta11te traguardo Ìll questo senso è rappresentato daI Sisren1a I11for111ati\ro
U 11ificato delle Sopri11tende11ze Archivistiche (SIUSA) 12 } che è stato elaborato, sotto l~i1nwufso del Servizio III della
DGA,, dal gruppo di la\1oro apposira.rnente costituito in collaborazione co,n il C~11tro d~~ Rìcercl1e Informatiche per i
Beni Culturali (CRIBeCu) della Scuola Normale Superiore di Pisa.
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l] sistema inform.a tivo si articola in due, amb,iti distinti ina collegaci fra ] 01ro: il de·s crirtivo: destinato1all)utet1za esterna, ed il gestionale lirnitato all'uso interno delle Soprintendenze; in particolare 1~ area 9èscrftti.\1 a degli arcl1ivi, si strut...
tura a sua volta in tre partizioni: com plesso archivistico, che descrive i li\ elli alti del~a ·strucrura gerarchica, soggetto'
produttore, soggetto conservatore.
.
,~: ~··· ...
111 ques~o sisrema dovrebbero, infatti, essere prossimamente riversati i dati descrittivi sui fondi arè11i"~1 istici per i livelli: alti (fondo, serie, sotto.serie)) sui sogg,e tti produttori e sui so.ggetti co nse.rvatori, c,o n la p ossibilità di collegarsi a ban ...
che dati più analitiche. che arri~1ano alla descrizione della singola un.ità documentaria.
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Alla scheda d,el soggett0 ·co,nsenratore saranno collegati tutti i fondi detenuti d.a un determinato ente (specificando, le
n1odalità di acquisizione), cosa che conseptirà di avere il quadro completo degli archivi consenrati presso svariati sogge.tti, tta cui gli Archivi di Stato, gli 1ordin~ professionali e prestigiose istituzìoni, quali l'Accademia Nazionale di San
~uca, i Politecnici ed altri istituti universitari e culturali> presso i quali nel tempo sono1confluiti mo,lti impo~ rtanti
archivi.
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Si verrà a creare in questo mode una rete informativa condivisa che. esalta la capacità informativa dei sjngoli censimenti ed inventa.rie costituisce un punto di riferimento essenziale per la documentazione del patrimonio architetto1
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nt CO contemporaneo.
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Nella realizzazione di questi lavori, ed in particolare nella creazione delle risorse digitali,· bisogna sempre tener presente
cl1e creare una banca dati digitale significa creare uno strumento di conoscenza, in cui i dati organizzati secondo criteri scienrificj creano informazio.ne, che deve poter essere fruita dag,li utenti nel n10,d o migliore possibile.
Questi strumenti richiedon.'o un costo elevato per la loro creazione ed il loro n1antenimento, per cui si deve cercare di
realizzare prodotti di qualità) fru.tto del lavoro· di professionalità sp,e cifiche, cl1e hanno/ selezionato, 0 rganizzato, interpretato e assicurato la persistenza nel tempo di questi sistemi informativi, i11 modo che siano accessibili agli utenti inte•
ressati.
Nello stesso tempo rappresentano una efficace risposta per la 11uova politica del bene CL1lturale, it1 Clii alla C<lns:erva.zione si affianca la fruizione; in questo scenario è di fondamentale importanza la cooperazio11e tra i diversi .soggetti
(istituti arc.hivistici e altri) ed il ço,o rdinam,ento dei p1rogetti, per garantire Ila n1assima interop,erabilità.
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12 Pe.r una derragl,iara infor1na:zione sul, progetto SI1\JSA si 11im1anda rul volurne /);JUSA .._)isterna Jufar1nntivo Ui~'iJìceto pe1· le. Soprintendenze Archivistùrhe. Ge1lc1i e
s11ifu11;1i rii ttJt progetto, a cura di D. Bondlelli, in "Bolltt[Ìno d'informazione del Centro di Ricerche Informatiche per i Beni Culruralì della Scuola Norn1a.le
dii Pisa" 1 Xl, 2001, n. 2, che concitnc i contributi tli vari cotnponentì del, gruppo ili lavoro che ha claboraro il sistcrna~
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