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Rendere fruibile e valorizzare
un archivio storico
Lucilla Garofalo – Archivio centrale dello Stato
[email protected] .it
17 dicembre 2008
Argomenti
Descrizione/comunicazione
Standard e modelli di dati
banche dati e software di descrizione
Tipologie specifiche di fonti documentarie
Ruolo dello sviluppo delle
tecnologie
Ruolo del mercato delle ICT (attraverso gli
standard si controlla e influenza la qualità del
prodotto)
Si richiede una maggiore razionalizzazione e
formalizzazione delle procedure per applicare
correttamente e per sviluppare le potenzialità
Determinare le regole per la conservazione a
lungo termine
Comunicare, integrare, interoperare,
condividere, accedere, partecipare
Normalizzazione: standard e
modelli
Anche per gli archivi e i sistemi documentari
maggiore e crescente bisogno di regole
condivise
È un fenomeno che ha manifestazioni
nazionali ed internazionali
È un fenomeno che ha investito sia le
problematiche della gestione corrente dei
documenti sia quelle degli archivi storici, in
particolare la descrizione archivistica
Standard e modelli
Modello
Rappresentazione astratta degli elementi identificativi
fondamentali di un oggetto/fenomeno per studio,
applicazioni, diffusione, condivisione
Standard
Set di regole stabilite da organismi nazionali o
internazionali, preposti alla normalizzazione, che
costituiscono riferimenti certi e univoci. Sono elaborati
da esperti del settore e non sono obbligatori
Servono, tra l’altro, per
- migliorare le comunicazioni,
- riconoscere la qualità e conferire autorevolezza ai risultati,
- semplificare ed uniformare le attività.
banche dati/sistemi
La descrizione archivistica è necessariamente
gerarchica e quindi multi-livellare
inoltre ogni strumento (dalla descrizione di un
fondo, liste di autorità, indici, thesauri) dovrebbe
essere “…progettato in raccordo con gli altri così
da completarsi, accrescersi e supportarsi
reciprocamente al fine di rendere accessibili in
tutti i loro dettagli e in tutti i loro aspetti i fondi
conservati”
ICA/Comitato Standard descrittivi, Linee guida per l’elaborazione e la presentazione
di strumenti di ricerca http://www.icar.beniculturali.it/biblio/pdf/standard/guidelines.pdf
Standard per gli archivi
ISAD (G) per la descrizione di fondi e delle parti
che li compongono
ISAAR (CPF) per la creazione di informazioni
controllate su soggetti produttori di archivi
ISDF per la descrizione delle funzioni e delle
attività svolte dai soggetti produttori
ISDIAH per la descrizione di istituzioni che
conservano archivi
http://www.icar.beniculturali.it/index.php?it/102/standard-e-linee-guida
Software di descrizione
Arianna, Sesamo, Gea, DAM.Solutions
Comune riferimento agli standard di
descrizione ICA
output principale la stampa di un
inventario cartaceo
pubblicazione degli strumenti di ricerca su
web
Aspetti critici e aspetti positivi
Modelli di struttura dei dati
Standard di contenuto
insiemi di regole che stabiliscono come fornire
le informazioni (ISAD e ISAAR)
Standard di struttura
Identificano gli elementi che compongono una
descrizione archivistica
Encoded Archival Description (EAD) / ISAD
Encoded Archival Context (EAC) / ISAAR
Linguaggi di marcatura
I due standard sono basati sui meccanismi formali forniti dai
linguaggi di marcatura (in particolare XML-eXtensible Markup
Language)
I linguaggi di marcatura consentono codificare un testo sulla base
della sua struttura logica. Per procedere alla marcatura di un
documento è necessario perciò averne individuato gli elementi
strutturali (le porzioni)
L’insieme di tali elementi costituisce un modello strutturale - e quindi
un modello di codifica - che viene denominato Document Type
Definition (DTD)
Marcare un documento significa circoscrivere porzioni del testo
tramite marcatori(tag) i quali
segnano i confini di una porzione di testo
indicano la natura e la funzione da essa svolta all’interno del
testo
EAD in particolare
è una DTD che individua, denomina e definisce
tutti gli elementi (marcatori) che costituiscono la
struttura logica di un testo-inventario archivistico
ha la forza di uno standard internazionale
è indipendente da specifiche piattaforme
tecnologiche e pertanto è alla base di qualsiasi
strategia connessa alla conservazione a lungo
termine delle informazioni in ambiente
elettronico
EAD. Descrizione archivistica codificata. Dizionario dei marcatori. Versione 2002, a cura di
Giovanni Michetti, [Roma] ICCU, 2005
Documentazione fotografica
Istituto Luce e archivi partner (Aamod, Cineteca
Friuli…)
Per il trattamento archivistico della
documentazione fotografica utilizzato il modello
dati elaborato dall' Istituto Centrale per il
Catalogo e la Documentazione, la Scheda F
(aggiornata per la struttura dati nella versione
3.00).
http://www.iccd.beniculturali.it/Catalogazione/standardcatalografici/normative/scheda-f
Documentazione audiovisiva
"Cataloguing Rules For Film Archives" pubblicate nel 1991 dalla
FIAF, la Federazione internazionale degli archivi di film
Le norme Fiaf trattano marginalmente la descrizione del contenuto
dei documenti audiovisivi, che assume invece importanza decisiva
per l'accesso al materiale filmico
ruolo dei thesauri
La scheda catalografica articolata in aree per la descrizione del
contenuto, prevede l'inserimento di parole chiave (organizzate in
authority file) per le informazioni sui soggetti, i luoghi, le persone
documentati dai filmati, e un campo a testo libero per la descrizione
delle sequenze.
http://www.regesta.com/xdamscms/jsp/sezione.jsp?t=catalogazione&radice=5&doc=34&hierStatus=6,1,5,5,1b,1b,0
Il sistema informatico per la
descrizione delle interviste
per il trattamento di fonti orali l’amministrazione archivistica ha
acquistato il software della Shoah Foundation Institute
circa 52000, durano in media 2.30, alcune anche 6-7.
Due sistemi connessi: database persone e indicizzazione
Thesaurus di 23.000 voci
le interviste registrate riguardano la storia familiare, le attività
culturali, la vita religiosa, politica, scolastica o professionale sia nel
periodo precedente alla Shoah che in quello successivo. Il dizionario
pertanto contiene voci adatte a descrivere una grande varietà di
circostanze.
l'intervista viene man mano suddivisa automaticamente in segmenti
della durata di un minuto ciascuno. A tali segmenti il catalogatore
può associare una o più voci di indice che definiscano in modo
appropriato l'episodio raccontato.
Per saperne di più:
Paola Carucci – Maria Guercio, Manuale
di archivistica, Carocci editore, Roma
2008