Trump taglia gli F-35, timori a Cameri

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NO VB
40 .Novara e provincia
STAMPA
.LA
MERCOLEDÌ 14 DICEMBRE 2016
POLITICA E INDUSTRIA
Il presidente Usa ha definito «fuori controllo» i costi del progetto
Il parroco
pacifista
«Inatteso
alleato»
Nella sua battaglia contro gli
F-35 don Renato
Sacco, sacerdote di Cesara ed
esponente di
Pax Christi, ha
trovato una
sinergia inaspettata: «Non
sono alleato di
Trump ma di
papa Francesco
- esordisce però se a dire
che gli F-35 sono
costosi e inutili è
addirittura il
presidente Usa,
bisogna fare
una riflessione.
Lui non è mosso
da obiettivi di
pace come noi,
ma da logiche
economiche.
Questo aereo è
un business solo
per chi lo costruisce». Ora bisognerà trarre le
conseguenze:
«C’è chi ha
urlato di gioia
quando l’Italia si
è messa a costruire gli aerei conclude il
sacerdote -, ora
temo dovremo
piangere lacrime amare per il
costo di queste
armi. Se ho ben
capito Trump
non ha intenzione di pagare il
conto, ma è
deciso a farlo
pagare agli altri:
cioè a noi». [V.A.]
Trump taglia gli F-35, timori a Cameri
Un tweet mette in allerta i lavoratori: “Qui produciamo i gruppi alari per l’America”
CLAUDIO BRESSANI
FILIPPO MASSARA
CAMERI
Contratti a tempo indeterminato
C’è preoccupazione all’interno
dello stabilimento Faco di Cameri dopo il tweet di Donald
Trump sui costi del programma F-35 «fuori controllo» e sui
miliardi di dollari che «possono
e saranno risparmiati dopo il
20 gennaio», quando s’insedierà alla Casa Bianca.
Ieri tra i lavoratori - quasi mille, circa 250 dipendenti diretti di
Leonardo-Finmeccanica e il resto interinali o di ditte esterne non si discuteva d’altro.
«Parole così - dice un dipendente - ci fanno sobbalzare.
Ora bisognerà capire cosa potrà succedere a livello di contratti. Il grosso del nostro lavoro non è l’assemblaggio degli
aerei, sei finora quelli consegnati, destinati a Italia, Israele,
Olanda e Norvegia, ma la costruzione dei gruppi alari per
gli Stati Uniti. Abbiamo una
commessa di oltre 900. A noi
preme solo il nostro posto di lavoro». «Le affermazioni di
Trump - dice Sergio Busca, segretario provinciale Uilm - non
aiutano certo a stare tranquilli.
È ancora tutto molto prematuro, non so quanto potrà essere
toccata Cameri. L’azienda non
ci ha comunicato nulla, bisognerà fare riunioni».
Finisce il precariato
per quarantadue ragazzi
del polo aeronautico
MARCELLO GIORDANI
CAMERI
Quarantadue assunzioni al
polo dell’aeronautica novarese. La società «Leonardo»,
ex «Alenia», che si occupa
dell’assemblaggio di alcuni
parti dell’industria aeronautica, e la «Fata Logistic», impresa addetta alla sezione
logistica e di magazzinaggio
dello stesso comparto, hanno siglato nuovi contratti di
lavoro per il polo di hangar
di Cameri.
Abitano nel Novarese
Il primo aereo
Il primo F-35 realizzato negli impianti all’interno
dello stabilimento Faco di Cameri è stato
consegnato un anno fa, a dicembre del 2015
abbandonato». «Perché - osSul fronte dei No F-35 c’è per- serva - promuove la guerra.
plessità e scetticismo: «Un pre- L’unico aspetto positivo è la gasidente che sceglie tre generali ranzia dei posti di lavoro, ma ci
da inserire nella sua squadra di sono questioni più profonde».
governo - avverte Domenico
Argirò del circolo Zabriskie Incontro dei 5Stelle
point di Novara - non
Lo «stop» al programlancia messaggi di
ma è l’obiettivo del
pace. Il tweet di
Movimento No FTrump si può
35, che venerdì
interpretare
alle 21 partecicome la speperà alla conranza di riveferenza sulla
È il personale, tra
dere il prezzo
messa al bandipendenti (250), interinali
do delle armi
nei confronti
di Lockheed e ditte esterne che lavorano nucleari nella
al progetto degli F-35
sala del quartieMartin, che si
re in piazza Sacro
sta arricchendo
Cuore a Novara. «È
non poco con questo
un paradosso - ammette
programma. Quindi
l’uscita mi sembra legata ad un l’attivista Carla Cavagna - che
puro calcolo economico e non a Trump dica ciò che noi sosteun vero ripensamento». Per niamo da tempo. Gli F-35 coRossana Carne, scrittrice di stano troppo, sono aerei d’atCameri ed esperta di relazioni tacco e predisposti per il trainternazionali, il progetto «va sporto di bombe nucleari. ProScettico il fronte del no
1.000
Addetti
ducendoli vicino a casa nostra
potremmo anche diventare dei
bersagli. Il progetto può essere
fermato, ma serve la chiara volontà politica di farlo. Non basta un tweet».
L’azienda è tranquilla
Intanto Lockheed Martin
ostenta tranquillità: «Siamo
lieti dell’opportunità di rispondere a qualsiasi domanda del
presidente eletto sul programma F-35. Diamo fondamentale
importanza alla sostenibilità
del programma. Abbiamo investito centinaia di milioni di
dollari per ridurre il costo del
velivolo di oltre il 70%. La proiezione del costo dell’aereo al
2019-2020 è di 85 milioni di
dollari. A quel prezzo l’F-35 sarà meno costoso di qualsiasi
aereo di quarta generazione al
mondo. E sarà invece di quinta
generazione».
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Da parte di Leonardo trenta
operai che avevano il contratto di somministrazione
hanno avuto la trasformazione in tempo indeterminato mentre per Fata Logistic
dodici addetti sono passati
dal precariato a un’occupazione stabile. Nel corso del
2016 Leonardo aveva già
provveduto alla contrattualizzazione a tempo indeterminato di quaranta tra operai e impiegati, tutti di giovane età, il che significa che a
fine anno il bilancio occupazione per l’azienda di 70 assunzioni definitive. La stragrande maggioranza degli
assunti risiede nel Novarese
e proviene da istituti superiori locali.
Per il 2017 potrebbero essere attuate nuove assunzioni definitive anche per altri lavoratori delle due
aziende. Fata Logistic ha
avuto poi offerte importanti
per l’acquisizione da parte
di altre società.
«Numeri eloquenti»
Rolando Bianchin, sindacalista della Cisl novarese,
commenta questo risultato:
«I numeri da soli sono già
eloquenti. In una situazione
Tecnici al lavoro per Leonardo
generale che continua ad essere non certo facile, dove le
assunzioni avvengono con il
contagocce, abbiamo un settore in forte espansione, molto solido, apprezzato a livello
internazionale, che dà tanti
posti di lavoro. Da sindacalista rilevo la grande collaborazione delle due aziende per offrire ai lavoratori le migliori
condizioni».
«Mansioni specialistiche»
I nuovi assunti sono soprattutto giovani: «Infatti non bisogna dimenticare - osserva
Bianchin - che siamo di fronte ad assunzioni a tempo indeterminato per addetti al di
sotto dei trent’anni di età e
questo è un altro aspetto che
va evidenziato perché significa che ci sono aziende, a
nostro avviso con ragione,
che hanno fiducia nei ragazzi
e consentono loro di specializzarsi. In questo caso, infatti, stiamo parlando di
mansioni specialistiche di alto profilo, un aspetto molto
importante».
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