Scuola, Anief: chiede interventi almeno sulle urgenze

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14-12-2016
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(AGENPARL) – Roma, 14 dic 2016 – Per il sindacato autonomo il nuovo Governo non
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Ugo Giano
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deve, però, ripercorrere gli errori compiuti da chi lo ha preceduto. La lista delle
operazioni da fare e delle modifiche normative da apportare è lunga ma fattibile: molti
correttivi riguardano la Legge 107/2015; c’è poi la piaga del precariato scolastico, ad
iniziare dalla pessima gestione delle graduatorie ad esaurimento e d’istituto, con le due
liste di attesa che devono diventare comunicanti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il tempo che l’esecutivo ha a disposizione è poco, ma più
che sufficiente per apportare una serie di modifiche prioritarie. Se il nuovo Ministro
dell’Istruzione, Valeria Fedeli, parteciperà al secondo congresso nazionale Anief, in
programma a Roma sabato e domenica prossimi, avrà modo di rendersi conto di persona,
parlando con chi vive la scuola nella pratica, di quanto sia importante mettere mano
almeno alle questioni più urgenti.
“Il percorso che attende il nuovo Governo sulla Scuola è in salita e pieno di curve. E il
tempo per percorrerlo è anche poco, ma più che sufficiente per apportare una serie di
modifiche prioritarie e tamponare così i disastri compiuti dal precedente esecutivo”. A
dirlo è Marcello Pacifico, nel giorno del via libera, dopo quello di Montecitorio, anche da
parte del Senato al Governo guidato da Paolo Gentiloni, con il nuovo premier che nel
suo discorso all’Aula aveva esordito chiedendo una fiducia «un po’ particolare» sul suo
«governo di responsabilità» e che avrà come «primo compito», quello di «completare le
riforme».
Per il sindacato autonomo il nuovo Governo non deve, però, ripercorrere gli errori
compiuti da chi lo ha preceduto. La lista delle operazioni da fare e delle modifiche
normative da apportare è lunga ma fattibile: molti correttivi riguardano la Legge
107/2015; c’è poi la piaga del precariato scolastico, ad iniziare dalla pessima gestione
delle graduatorie ad esaurimento e d’istituto, con le due liste di attesa che devono
diventare comunicanti.
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a cattedra 2016; delle prossime selezioni pubbliche nazionali, anche per Dirigenti
scolastici, Dsga, Coordinatori di segreteria, con riserve per alcune categorie di
lavoratori; della carriera del personale docente e Ata; dello sblocco dell’indennità di
vacanza contrattuale; dell’abolizione della trattenuta del trattamento di fine rapporto;
del blocco del primo gradone stipendiale per i neo-assunti dal 2011. Sarebbe anche
fondamentale, nonché legittimo, estendere a tutti gli insegnanti il riconoscimento di
lavoro usurante, non limitandolo alle maestre della scuola dell’infanzia.
“Le richieste che stiamo formulando al Governo sono in linea con quanto indicato
all’esecutivo uscente, attraverso oltre 70 emendamenti alla Legge di Stabilità 2017 –
spiega ancora Marcello Pacifico – e che, a loro volta, derivano dalle richieste di chi vive
la scuola quotidianamente. Se davvero, come pensiamo, da parte di chi dirige la Scuola si
vuole riallacciare un dialogo con chi lavora per la crescita delle nuove generazioni, in
cambio di stipendi che sono in fondo all’area Ocse, non c’è più tempo da perdere. Se il
nuovo Ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, parteciperà al secondo congresso
nazionale Anief, in programma a Roma sabato e domenica prossimi, avrà modo di
rendersi conto di persona di quanto sia importante mettere mano alle questioni più
urgenti”.
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