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Dichiarazione di Cristiano Ferro, Presidente della Sezione delle Industrie del Vetro di Confindustria
Venezia area metropolitana di Venezia e Rovigo intervenuto mercoledì 30 novembre 2016, a
Murano, all’incontro con il Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, in visita alle attività
produttive e imprenditoriali dell’isola.
“ Mi rendo interprete – a nome dei colleghi imprenditori dell’isola rappresentati da Confindustria
Venezia – del compiacimento per la Sua visita. Ringrazio il Ministero da Lei presieduto e il Governo
tutto, per l’attenzione prestata ai problemi della nostra realtà. Voglio qui ricordare l’impegno dei
sottosegretari Baretta e Gozi e dei parlamentari veneziani tutti alla soluzione – per ora solo avviata –
del problema della restituzione degli sgravi, un nodo critico che ha visto l’impegno di tutta la filiera
produttiva. A seguito della firma dell’importante patto per lo sviluppo della Città di Venezia
sottoscritto di recente con il Governo, specie per la parte che riguarda la nostra isola di Murano,
l’istituzione di una zona franca funzionale allo sviluppo economico e l’inclusione dell’isola nell’area
di crisi complessa di Porto Marghera rappresentano propositi da noi caldeggiati che ora devono
trovare concreta attuazione. Io interpreto questo come un segnale di volersi riappropriare della
gestione dello sviluppo.
Ma di interventi, in questa direzione, ancora ce ne sono da fare. In primis, sostenere le imprese
industriali ed artigiane di Murano, per trovare una soluzione al problema della sostituzione delle
sostanze coloranti che presto non saranno più disponibili sul mercato; un tema cruciale per la nostra
produzione vetraria. È necessario finanziare uno studio scientifico che possa individuare sostanze
alternative e fornire documentazione e giustificazione scientifica per chiedere l’eventuale deroga
all’applicazione del regolamento comunitario nel caso in cui, alcune di queste fossero insostituibili.
In secondo luogo ridurre i costi energetici che rappresentano, per le nostre imprese, la maggiore
voce di spesa dopo il costo del lavoro.
Le sfide del nostro tempo vanno affrontate con la consapevolezza che non ci sono soluzioni semplici
per problemi complessi e che quindi, occorre evolvere anche utilizzando lo sviluppo della conoscenza
e della tecnica.
Ma la complessità richiede risorse e quindi, occorre continuare a produrre per generare quelle che
ci consentono di far evolvere un comparto produttivo vitale per l’economia dell’isola” .