La Dinamo va alla ricerca di un riscatto immediato

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La Dinamo va alla ricerca
di un riscatto immediato
Savanovic e compagni tornano in campo a poco più di 48 ore dal ko con Avellino
Alle 20.30 al palazzetto nuovo match delicato con i tedeschi del Mhp Riesen
L'ala serba Dusko Savanovic
» SASSARI
La medicina invocata da tutti
gli allenatori, quella del campo,
da assumere a intervalli regolari e senza stare troppo a pensarci su. Stasera alle 20,30 per la
Dinamo è in programma un
"richiamo" della terapia che 0
gruppo allenato da Federico
Pasquini sta seguendo senza
sosta. A 56 ore dalla sfida di
campionato contro la Sidigas
Avellino, i biancoblù si rituffano nella Champions League
ospitando l'Mhp Riesen Ludwigsburg. La formazione tedesca è al momento sesta nella
Bundesliga, guidata a punteggio pieno dal Brose Bamberg di
coach Trinchieri, con un bilancio di 6 vittorie e 5 sconfitte. In
Champions è invece un gradino avanti alla Dinamo, con 3
vittorie e due sconfitte, ma con
un ruolino di marcia che non
lascia affatto tranquilli: i gialloneri di coach Patrick hanno infatti perso di un soffio le prime
due gare (-1 con il Partìzan, -2
con lo Stelmet Zielona Gora,
ma poi hanno conquistato tre
vittorie di fila, decisamente
convincenti: +43 contro lo Szolnoki Olaj, +18 a Charleroi, +5
nella faccia a faccia con l'Aek
Atene della scorsa settimana.
Dusko Savanovic e compagni arrivano a questo appuntamento con le gambe pesanti
per i tanti impegni ravvicinati
ma soprattutto con il morale
sotto i tacchi dopo quattro
sconfitte consecutive: dalla vittoria di Pistoia in poi, il Bancodi Sardegna ha infatti collezionato ko in serie con Aek Atene,
BASKET EUROPEO
Ea7 Armani Milano, Besiktas
Istanbul e Sidigas Avellino.
Non una situazione facile, ma
la squadra sassarese proviene
da tre partite vere, nelle quali
ha giocato le proprie carte sino
alla linea del traguardo.
«Inutile negarlo - ha detto ieri Pasquini - ci è venuta un po'
la scimmia degli ultimi minuti,
ma dobbiamo superare questo
momento».
Obbligatorio presentarsi in
campo con l'intensità giusta,
sin dalla palla a due, cercando
di ripartire dalle ottime cose
fatte nel secondo quarto della
sfida contro gli irpini di Pino Sacripanti: difesa tosta e ben coordinata, attacco fluido e con le
idee chiare. Tutto il contrario di
quanto visto in altre fasi della
gara, quando la bravura di Ragland ad attaccare il ferro e gli
scarichi su Randolph e Thomas
hanno fatto a fette la difesa della Dinamo. Che a quel punto
ha perso anche ritmo e lucidità
in fase owensiva, affidandosi
quasi sempre a spunti estemporanei da parte dei singoli.
Inutile dire che ancora una volta saranno sotto osservazione
le prestazioni degli esterni titolari biancoblù, Johnson Odom,
Laceye Carter. È chiaro che servirà fi massimo anche dagli altri, ma senza un apporto concreto e sostanzioso da parte dei
tre americani la Dinamo può fare poca strada. (a.si.)