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giovedì 24 novembre 2016, 18:30
Politica: Il Contrappunto
Stupri, sesso e ricatti
25 novembre ‘Giornata contro la violenza sulle donne’. Mentre crescono le estorsioni verso i partner sessuali
di Gabriele Della Rovere
Stuprata nel bagno di una discoteca di Santarcangelo di Romagna, mentre era ubriaca, tanto da non ricordare nulla. Le
sue ‘amiche’ che la filmano. Nessuna intervenuta per fermare la violenza, il video è finito ‘allegramente’ su WhatsApp, via
via moltiplicandosi e minando la vita di una ragazza di 17 anni. Per la violenza era già indagato un ventiduenne, ora
arrivano anche le denunce per chi la diffamò attraverso i social. La Polizia postale di Rimini ha identificato tre
giovani, ‘amici’ (certo anche in questo caso tra virgolette) di Facebook della vittima. Denunciati per diffamazione
aggravata. Dopo lo stupro lei era stata presa di mira sui diversi social con insulti pesanti e volgari, umiliata dai coetanei:
«Forse lo stupro se lo è meritato davvero...». Già sentito, a partire da anni in cui non essendo ancora nati, di sentire
non eravamo ancora in grado. Lei dopo l’evento «Ha cambiato totalmente vita e smesso di andare a scuola» come fanno
sapere amici e avvocati. E anche questo già sentito. E da lei ‘sentito’ nella propria pelle in una più prolungata violenza. Il
fatto è avvenuto la scorsa primavera, lei lo aveva denunciato quaranta giorni dopo. Molte non lo fanno. Forse
moltissime, ma sfugge ad una vera indagine e statistica che pure si dovrebbe cercare di fare. Parallelamente si
moltiplicano negli Studi degli Avvocati, e delle Avvocatesse ché giustamente si tende a rivolgersi in questi casi a chi più
pudicamente ed empaticamente sa relazionarsi con clienti psicologicamente devastate, casi di ricatti nei confronti di
partner sessuali. Occasionali o meno. Femminili o meno. Con video o con foto. A due, o di gruppi più o meno numerosi. Prima
e al di là delle condizioni sociali delle ricattande. Le più varie, con una prevalenza della media ed alta (e altissima)
borghesia danarosa, ovviamente le categorie più facilmente ricattabili. E saranno pure state un po’ maiale, ma saranno
anche fatti loro, e saranno pure state un po’ avventate nell’affidarsi a mascalzoni magari appena conosciuti, ma a volte
quelli conosciuti, e ben conosciuti, e che non si crede siano mascalzoni, si rivelano anche peggio e ben peggio, e saranno
pure state un po’ incoscienti a mettersi nelle condizioni di farsi riprendere a tradimento in video e foto, e saranno pure
state un po’, molto, sciocche ad accettare, nel caso, di farsi riprendere volontariamente, ma nulla giustifica la meschina
violenza che accompagna certi comportamenti e conseguenti ricatti. Che portano i loro autori dritti dritti in galera,
specie quando siano, come spesso, molto spesso (fortunatamente) avviene, anche così stupidi (criminali già lo erano) di
mettersi, come spesso, molto spesso (fortunatamente) avviene nelle condizioni di esplicitare il ricatto accostando, magari
in incontrovertibili Mail, ingenti richieste di ricatto e ‘materiali’ che quel ricatto sostanzino. Il 25 novembre è la
‘Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne’. E’ stata istituita dall’Assemblea generale
delle Nazioni Unite con la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999. Si esortano Governi, Organizzazioni
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/stupri-sesso-e-ricatti/
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internazionali, Organizzazioni Non Governative e tutti gli uomini (e le donne) di buona volontà a dar vita ad iniziative per
focalizzare sensibilizzare coinvolgere a questo proposito popolazioni ed opinioni pubbliche. E qui chiudiamo. Come si diceva
bene una volta, i fatti parlano da soli.
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