Gli europei vivono più a lungo, ma non sempre in buona

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Commissione europea - Comunicato stampa
Gli europei vivono più a lungo, ma non sempre in buona salute
Bruxelles, 23 novembre 2016
La relazione congiunta della Commissione europea e dell'OCSE "Health at a Glance: Europe
2016" (Uno sguardo alla sanità: Europa 2016) evidenzia che le politiche volte a prevenire le
malattie e a promuovere la salute e un'assistenza sanitaria più efficiente potrebbero salvare
vite umane e portare a risparmi di miliardi di euro nell'Unione europea.
Secondo la relazione congiunta della Commissione europea e dell'OCSE "Health at a Glance: Europe
2016", ormai la speranza di vita è superiore a 80 anni nella maggior parte dei paesi dell'UE. Questo
record tuttavia non è sempre sinonimo di anni vissuti in buona salute. Nell'UE circa 50 milioni di
cittadini soffrono di diverse malattie croniche e i decessi delle persone in età lavorativa a esse
imputabili ammontano a oltre mezzo milione ogni anno, il che rappresenta un costo annuo di circa 115
miliardi di EUR per le economie dell'UE. Per ulteriori dati chiave cfr. l'infografica.
Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: "La
relazione 'Health at a Glance' fornisce agli Stati membri informazioni utili che possono influenzare le
misure relative alla salute in ogni settore politico. Essa evidenzia che ogni anno nell'UE molte persone
muoiono a causa di malattie potenzialmente evitabili che sono collegate a fattori di rischio quali
tabagismo od obesità. Sottolinea inoltre la necessità di continuare a lavorare per garantire un maggiore
accesso all'assistenza sanitaria. La relazione rappresenta l'iniziativa faro del partenariato tra la
Commissione e l'OCSE per sviluppare conoscenze specifiche sulla salute e sui sistemi sanitari a livello
nazionale e transnazionale, come primo passo verso lo 'Stato di salute nell'UE'."
Angel Gurría, Segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economici
(OCSE), ha aggiunto: "Si potrebbero salvare molte più vite umane se gli standard dell'assistenza
sanitaria fossero elevati al migliore livello in tutti i paesi dell'UE. Occorre fare di più per ridurre le
ineguaglianze in termini di accesso e qualità dell'assistenza sanitaria e i sistemi sanitari europei devono
diventare più efficienti nel destinare le risorse verso i settori che hanno il maggior impatto sui risultati
in campo sanitario, inclusa la prevenzione."
Uno sguardo alla sanità in Europa: messaggi chiave
I sistemi sanitari devono essere più efficaci: 550 000 persone in età lavorativa muoiono ogni anno a
causa di malattie potenzialmente evitabili. Il 16 % degli adulti è obeso (rispetto all'11 % nel 2000) e
uno su cinque fuma. Si potrebbero salvare molte vite se si concentrassero più risorse innanzitutto sulle
strategie di promozione della salute e di prevenzione delle malattie per far fronte ai suddetti e ad altri
fattori di rischio e se si migliorasse la qualità dell'assistenza per le malattie acute e croniche.
I sistemi sanitari devono essere più accessibili: il 27 % dei pazienti va al pronto soccorso perché non è
disponibile un'assistenza sanitaria di base. In media il 15 % della spesa per la sanità è pagata
direttamente dai pazienti, ed esistono grandi disparità tra i paesi. Per gli europei più poveri la
probabilità di non ricevere un'assistenza sanitaria adeguata per ragioni economiche è 10 volte
superiore rispetto alle persone più benestanti. Le politiche degli Stati membri dovrebbero puntare a
ridurre gli ostacoli di natura finanziaria all'assistenza sanitaria, migliorare l'accesso all'assistenza
sanitaria di base e ridurre i tempi di attesa eccessivi.
I sistemi sanitari devono diventare più resilienti: in tutta l'UE la parte della popolazione nella fascia di
età superiore ai 65 anni è passata da meno del 10 % nel 1960 a quasi il 20 % nel 2015 e si prevede
che raggiungerà circa il 30 % entro il 2060. L'invecchiamento della popolazione insieme a un tasso
crescente di malattie croniche e vincoli di bilancio richiederanno un'evoluzione dell'assistenza sanitaria
che comprenderà lo sviluppo dell'eSanità, la riduzione dei soggiorni in ospedale mediante una migliore
organizzazione dell'assistenza sanitaria di base e dell'assistenza extraospedaliera, nonché la
razionalizzazione della spesa farmaceutica, anche avvalendosi appieno delle possibilità di sostituire i
medicinali di marca con medicinali generici.
Il ciclo "Stato di salute nell'UE"
Lo "Stato di salute nell'Unione europea" mira ad aiutare gli Stati membri a rispondere alle sfide
illustrate sopra sostenendo i loro sforzi verso una maggiore conoscenza e una migliore preparazione
delle politiche basata su dati concreti. Si tratta di una serie di prodotti analitici, istituita in
collaborazione con l'OCSE e con l'Osservatorio europeo delle politiche e dei sistemi sanitari.
La relazione pubblicata oggi è il primo prodotto del ciclo. Il passo successivo sarà produrre entro
novembre 2017 un profilo sanitario per ciascuno dei 28 paesi dell'UE, evidenziando le caratteristiche
particolari e le sfide che ogni singolo paese deve affrontare.
I 28 profili saranno accompagnati da un documento analitico della Commissione, che collega i risultati
al più vasto programma dell'UE ed evidenzia le circostanze particolari di ogni singolo Stato membro. Il
ciclo si concluderà con scambi facoltativi che gli Stati membri potranno proporre.
Un riassunto del ciclo "Stato di salute nell'UE" si trova qui.
Per ulteriori informazioni
http://ec.europa.eu/health/state/summary/index_en.htm
http://ec.europa.eu/health/state/glance/index_en.htm
http://europa.eu/rapid/press-release_SPEECH-16-3894_en.htm
http://www.oecd.org/health/health-systems/health-at-a-glance-europe-23056088.htm
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