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Approfondimento
Un esempio di regolazione ormonale:
l’equilibrio idrominerale
Una grande sete oppure una forte bevuta
potrebbero provocare variazioni notevoli
del volume di sangue (e precisamente del
plasma) nonché del suo contenuto salino.
Nella realtà le variazioni che si osservano
sono molto limitate, grazie a raffinati meccanismi di equilibrio omeostatico.
L’equilibrio idrominerale (cioè di acqua/sale) è di tipo dinamico, essendo in
uno stato di continua regolazione e aggiustamento.
Poniamo il caso di essere rimasti per
troppo tempo senza bere (o di aver ingerito
cibi troppo salati).
Di conseguenza la pressione osmotica
del sangue aumenterà quanto basta per essere avvertita dall’ipotalamo. Esso reagisce
in due modi: da una parte, agendo sul sistema parasimpatico, attiva la salivazione e induce la sensazione di sete; dall’altra libera
nel sangue l’ormone antidiuretico (ADH).
Giunto ai reni (tramite il torrente circolatorio), questo ormone determina nei
tubuli contorti distali un maggiore riassorbimento dell’acqua da parte dei capillari.
L’urina risulterà più concentrata evitando
così ulteriori diminuzioni della pressione
sanguigna.
Nel caso, invece, di un eccesso di acqua
nel sangue (o di una diminuzione della
concentrazione dei sali), si instaurano meccanismi ormonali analoghi, ma con azione
contraria: la produzione di ADH viene inibita e di conseguenza aumenta l’acqua nelle urine (fig. 1).
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Fig. 1
I meccanismi per mantenere l’equilibrio
idrominerale sono esempi di retroazione
negativa.
Un altro meccanismo che collabora al mantenimento dell’equilibrio idrosalino è controllato dall’aldosterone, ormone prodotto dalle ghiandole surrenali.
L’aldosterone entra in azione quando diminuisce
il volume del sangue, per esempio per una emorragia,
con conseguente caduta della pressione arteriosa:
l’ormone agisce sulla parte distale del nefrone, favo-
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rendo il passaggio degli ioni sodio nel sangue. L’aumento dei sali nel sangue provoca una maggiore pressione arteriosa, un aumento della filtrazione e quindi
un aumento del riassorbimento dell’acqua, dovuto
all’azione dell’ADH, come già detto. L’urina risulterà
più concentrata e si ristabiliranno le condizioni di
equilibrio.
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