Banca Popolare Lecchese - sottoscritto accordo sindacale

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Banca Popolare Lecchese - sottoscritto accordo sindacale sugli esuberi Tre opportunità di scelta per i
lavoratori coinvolti nel processo di riorganizzazione
È stato sottoscritto il 16 novembre da Fabi, First Cisl e Uilca l’accordo sindacale sulle ricadute del piano
industriale recentemente approvato dalla Banca Popolare Lecchese, che prevedeva 18 esuberi presso le filiali,
nonché il trasferimento a Roma di 6 dipendenti della direzione di Lecco.
“Nonostante la difficile trattativa, la prima del settore, sul territorio lecchese, nella quale vengono dichiarati
esuberi senza possibilità di ricollocazione - dichiarano Tiziana La Scala e Pierpaolo Merlini, che hanno seguito
la trattativa per First Cisl -, siamo soddisfatti dell'accordo raggiunto che lascia ai lavoratori tre opportunità di
scelta, anche se alcune non semplici".
L’accordo raggiunto (rappresentavano First Cisl nella delegazione trattante) determina il riconoscimento di
incentivi all’esodo per i lavoratori che si rendano disponibili a risolvere il rapporto di lavoro entro il prossimo
31 dicembre. Peraltro, per attenuare l’impatto sociale degli interventi di riduzione degli organici, per i
lavoratori che, successivamente alla risoluzione del rapporto di lavoro, si mostrassero interessati a
intraprendere la professione di agente in attività finanziarie con contratto di agenzia monomandatario per la
banca verranno realizzati specifici percorsi formativi. Parimenti, in virtù dell’accordo sindacale, la banca si è
anche impegnata a sottoscrivere un contratto di outplacement con una società specializzata che assista i
lavoratori cessati nella loro ricollocazione professionale per un periodo massimo di 12 mesi, anche non
continuativi (su richiesta del sindacato, la banca ha acconsentito ad estendere il servizio di outplacement
anche ai lavoratori a tempo determinato che cesseranno il loro rapporto di lavoro alla scadenza naturale).
Per i lavoratori coinvolti nel processo di riduzione degli organici verranno comunque mantenute le condizioni
relative a mutui e finanziamenti.
Infine, per i lavoratori disponibili a una ricollocazione sulla sede di Roma a far data dall’1 gennaio 2017, sono
previsti percorsi formativi e uno specifico indennizzo.