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Recensioni cinema e film | Persinsala.it
Emanuela
Mugliarisi
17 novembre 2016
Tom Ford torna al grande schermo dopo 6 anni e lo fa
con Animali Notturni per indagare il dolore e la freddezza dei
rapporti umani quando vengono contaminati da falsi idoli, velleità
di successo fini a sé stesse e aspirazioni borghesi.
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Animali Notturni, seconda pellicola di Tom Ford, arriva a sei anni di
distanza da A Single Man film d’esordio che ha riscosso un meritato
successo internazionale. Questo è uno di quei casi in cui la lunga attesa è
valsa decisamente la pena: il film tratto dal romanzo Tony &
Susan di Austin Wright è un prodotto millimetrico, pulito, con inquadrature
e fotografia impeccabili, che risentono della matrice pubblicitaria di cui,
uno stilista dell’eleganza come Tom Ford, è inevitabilmente intriso. La
cosa affascinante è che sullo sfondo di questa eleganza, scandita da
protagonisti borghesi, da outfit impeccabili e case da catalogo di Domus, si
svolgono vite fredde, ipocrite e storie di una brutalità e freddezza
paralizzanti.
Susan è il perno della storia: interpretata da una Amy
Adams perfettamente acquosa nel suo trasudare tristezza e
insoddisfazione, tipiche delle riccone newyorkesi che hanno tutto, forse
troppo; è una gallerista ricca e depressa che vive un momento di crisi
matrimoniale con l’uomo che un tempo era perfetto e affascinante (Armie
Hammer) e che ora è il più classico dei fedifraghi; per mettersi con lui
aveva lasciato anni fa il primo marito, Tony (Jake Gyllenhaal) aspirante
scrittore abbandonato da lei perché, troppo buono, debole e per nulla
ambizioso per svettare tra gli squali del jet set. E proprio Tony, dopo 20
anni che non hanno contatti, si fa vivo con Susan per farle leggere un
manoscritto magnificamente rude nello stile e nella trama: la storia di
come sua moglie e sua figlia sono state stuprate e trucidate da un gruppo
di sbandati mentre erano in viaggio in Texas. Jake Gyllenhaal è anche
lui, insieme alla comprimaria Amy Adams, in stato di grazia: interpreta con
grande verità un personaggio debole, anche lui il perfetto cliché
dell’artista benestante, privo di problemi e sofferenze reali che gli
concedano l’urgenza di una scrittura sentita, autentica. Finalmente riesce
a trovare la molla ispirazionale dopo l’abbandono di Susy, un addio
brutale, scorretto. La bellezza del film sta nella capacità di svelare a poco
a poco la vendetta di Tony attraverso due piani di narrazione: quello
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fittizio del manoscritto che trova la sua giustificazione nella vita reale,
nella vendetta concreta attuata nei confronti di Susy; una rivalsa servita
più che proverbialmente fredda: gelida, impeccabile, netta come una
sentenza di morte.
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Tom Ford si dimostra ancora una volta regista abile, preciso negli aspetti
formali, eccellente nel tenere la tensione di un thriller davvero ben scritto
sulla carta e reso ancora meglio sul grande schermo; è capace nel
raccontare i sentimenti in maniera mai scontata e schematica solo che
questa volta, anziché permettere al protagonista una via d’uscita salvifica
attraverso l’amore (come in A Single Man), l’amore diventa la causa di
sofferenza e lo strumento attraverso il quale ferire senza pietà. Chissà
cosa deciderà di raccontare nella prossima pellicola: la speranza è quella
che possa sporcare un po’ di più la regia e abbandonare una patina un po’
troppo glamour da spot pubblicitario di lusso, che alla lunga, su due ore di
film, stanca.
Titolo originale: Nocturnal Animals
Regia: Tom Ford
Attori: Amy Adams, Jake Gyllenhaal, Isla Fisher, Aaron TaylorJohnson, Armie Hammer, Michael Shannon, Laura Linney, Karl
Glusman
Sceneggiatura: Tom Ford
Fotografia: Seamus McGarvey
Montaggio: Joan Sobel
Musiche: Abel Korzeniowski
Produzione: Focus Features, Universal Pictures
Distribuzione: Universal Pictures
Paese: USA
Durata: 117′
Data uscita: 17 novembre 2016
Genere: Drammatico, Thriller
Anno: 2016
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