Transcript Mario Cucinella - Comune di Milano

Il progetto nasce per creare un luogo dove ospitare una collezione di vasi e oggetti dell’arte
antica e contemporanea.
Spazio prescelto è l’interno di un edificio del 900 in corso Venezia a Milano, che viene
completamente recuperato, lasciando però evidenti i segni del tempo le sue stratificazioni e
interventi. Sotto il giardino interno si trova il museo ipogeo metafora dei luoghi di culto
degli etruschi. La collezione quasi interamente proveniente dal periodo della produzione dei
buccheri era destinata in gran parte all’arte funeraria.
La morte era considerata come il passaggio ad un altra vita e in quel diaframma di tempo
brevissimo si trova tutta la tensione artistica: ai defunti veniva lasciata una dote di oggetti
e utensili perché potessero affrontare tale viaggio.
Dalla hall del piano terra si scende nel museo composto da cupole in pietra serena che
avvolgono completamente lo spazio. Metafora degli spazi ipogei, unici esempi rimasti
dell’architettura etrusca, l’esposizione si articola all’interno di questi spazi dedicati sia alla
visione degli oggetti che ad eventi educativi e culturali. Uno spazio è dedicato al restauro e
conservazione di questa collezione unica.
Ma lo spazio ipogeo è anche un viaggio nella materia di un’architettura contemporanea che
racconta una storia dell’artigianato della manualità. I pezzi esposti, che sono del V sec a.C.,
erano fatti a mano con una grande capacità tecnica per quel tempo: gli etruschi come
innovatori e artisti. 2500 anni dopo, intendiamo recuperare quest’idea dell’artigianato
innovativo attraverso le nuove tecnologie digitali. Strati di pietra sovrapposti costruisco
uno spazio fluido e continuo. Nel giunto tra gli strati della pietra passa l’aria che controlla
la qualità interna rendendo invisibili gli impianti e lasciando così uno spazio privo di ogni
elemento tecnico ed ad alte performance energetiche.
“La creatività non si può sempre spiegare con un processo scientifico però i progetti
partono sempre da qualcosa che si immagina. In questi ultimi anni di lavoro, il mio pensiero
è andato verso l’importanza di utilizzare la grande riserva di lavoro e delle idee che abitano
il nostro passato, senza nostalgia però. C’è un legame forte tra il futuro che abbiamo davanti
e il passato che abbiamo lasciato perché, per migliaia di anni, abbiamo costruito senza
energia e con empatia, un’empatia creativa. Andiamo verso un futuro in cui non useremo
più i combustibili fossili, un’era post carbon, ma dobbiamo riprendere quella conoscenza che
è dietro di noi, nel nostro passato, per poter affrontare le sfide del futuro.”
Mario Cucinella
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