Foglio Settimanale 6 - 12 novembre 2016

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Transcript Foglio Settimanale 6 - 12 novembre 2016

PARROCCHIA S. GIACOMO APOSTOLO
FOGLIO SETTIMANALE DELLA COMUNITA’ CRISTIANA CATTOLICA DI BATTAGLIA TERME
«Il Signore è il Dio dei viventi; perché tutti vivono per lui»
«I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono
giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né
moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e,
poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo
ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di
Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi;
perché tutti vivono per lui».
(Lc 20,27-38)
XXXII DOMENICA del Tempo Ordinario
6 - 12 novembre 2016
L'amore dei risorti: purezza degli angeli, pienezza di Dio
I sadducei si cimentano in un apologo paradossale, quello di una donna sette
volte vedova e mai madre, e lo sottopongono a Gesù come caricatura della sua
fede nella risurrezione. Lo sappiamo: non è facile credere nella vita eterna. Forse
perché la immaginiamo come durata indefinita, anziché come intensità e profondità, come infinita scoperta di cosa significhi amare con il cuore stesso di Dio.
L'unica piccola eternità in cui i sadducei credono è la sopravvivenza del patrimonio genetico della famiglia, così importante da giustificare il passaggio di quella
donna di mano in mano, come un oggetto. Il loro linguaggio non è sfiorato neppure da un'ombra di amore, ma riduce la carne dolorante e luminosa della vita a
uno strumento, una cosa da adoperare per i propri fini.
Gesù non ci sta, e alla loro domanda banale contrappone un intero mondo nuovo: Quelli che risorgono non prendono né moglie né marito. Gesù non dice che
finiranno gli affetti e il lavoro gioioso del cuore. Anzi, l'unica cosa che rimane per
sempre, ciò che rimane quando non rimane più nulla, è l'amore. I risorti non prendono moglie o marito, e tuttavia vivono la gioia, umanissima e immortale, di dare
e ricevere amore: su questo si fonda la felicità di questa e di ogni vita. Perché
amare è la pienezza dell'uomo e di Dio. E ciò che vince la morte non è la vita, è
l'amore. E finalmente nell'ultimo giorno, a noi che abbiamo fatto tanta fatica per
imparare ad amare, sarà dato di amare con il cuore stesso di Dio. I risorti saranno come angeli. Ma che cosa sono gli angeli? Le creature un po' evanescenti,
incorporee e asessuate del nostro immaginario romantico? O non piuttosto, biblicamente, annunciatori di Dio (Gabriele), forza di Dio (Michele), medicina di Dio
(Raffaele)? Occhi che vedono Dio faccia a faccia (Mt 18,10), presenti alla Presenza? Il Signore è Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe. Dio non è Dio di morti,
ma di vivi. In questa preposizione «di» ripetuta 5 volte è racchiuso il motivo ultimo
della risurrezione, il segreto dell'eternità. Una sillaba breve come un respiro, ma
che contiene la forza di un legame, indissolubile e reciproco, e che dice: Dio appartiene a loro, loro a Dio. Così totale è il legame, che il Signore non può pronunciare il proprio nome senza pronunciare anche quello di coloro che ama. Questo
Dio di uomini vive solo se io e tu vivremo, per sempre, con Lui.
Ermes Ronchi
6 novembre
XXXII DOMENICA del Tempo Ordinario
8.00 Gino e Elvira Rosada, Zambon Marcella, Crivellaro
Vincenzo, Tecchiato Lino e fam, def fam Almeari, MeD
norello Adriana Trento
O
10.00 Fasolo Gino e genitori
M
18.30 Verna Angelo, Bertin Raffaele, Zampieri Giuseppe e
moglie Maria
7 novembre
San Prosdocimo, patrono della diocesi
L
18.30 Biadolla Ida, Curto Gino, Scarso Tullio, figlio Marzio,
U
nonni, zii, cugini, Zecchin Antonio e Rosa, Bozza AnN
gelo, coniugi Favaro Bonaventura e Natalina
M 8 novembre
18.30 Tarabotti Paola, def fam Rango, Frazzarin Emilio e ForA
tin Maria, Salvagno Giuseppe
R
Dedicazione della Basilica Lateranense
M 9 novembre
18.30 Don Antonio Milani e fam, Chinchio Laura e Roberto,
E
Momoli Mario
R
San Leone Magno
G 10 novembre
I
18.30 Candeo Maria
O
11 novembre
San Martino di Tours
V
18.30 Pavan Luciano, Picello Tarcisio e Sinigaglia Agnese,
E
Travaglia Florindo e Bettini Maria, Ida Bettini in MarN
con e def fam Marcon
12 novembre
San Giosafat, martire
18.30 Casotto Bruno, Ceresoli Carlo e Rango Amabile, GalS
limberti Gentilina e figlio, Bottaro Bruno e Diletta, BeA
netti Gelindo e Jolanda, Grossi Franco, Andreose Carlo
B
e Anna, def fam Biasiolo, Trivellato e Signoretto, Iles
Cappellozza
13 novembre
XXXIII DOMENICA del Tempo Ordinario
Mal 3,19-20; 2 Ts 3,7-12; Lc 21,5-19
Sal 97: Il Signore giudicherà il mondo con giustizia.
D
O
M
10.00 S. messa di ringraziamento per
- 40° di Ordinazione Sacerdotale di p. Vittorio Baldon
- 30° di Professione Religiosa di Lorena Buson
- 50° di Matr. di Antonio Ceresoli e Maria Luisa Degan
12.30 pranzo presso lo stand dietro la chiesa nuova
prenotazione al nr. 3332307528 (Flavio)
adulti € 12, bambini € 6 (entro giovedì 10 nov.)
In chiesa la busta per l’offerta mensile
Ore 11.00 in patronato incontro dei genitori di 1°, 2° e 3° Elementare
Ore 15.30 in patronato incontro dei ragazzi di 2° e 3° Media
Ore 16.00 in Cattedrale s. messa con il vescovo a conclusione del Giubileo
Ore 16.30 in chiesa recita del Rosario
Ore 16.30 in patronato incontro dei Catechisti di 1° Elementare
Ore 21.00 in patronato incontro dei Catechisti
Ore 21.00 in patronato incontro degli Animatori
Ore 17.00 ADORAZIONE EUCARISTICA COMUNITARIA
Ore 20.45 in chiesa prove del Coro Cantate Domino
Ore 9.00 all’OPSA di Sarmeola Assemblea diocesana della Caritas
Ore 15.30 nella Scuola Materna incontro delle Ex Allieve
Ore 15.30 in patronato assemblea parrocchiale elettiva di AC
Alla SMA di Feriole giornata di formazione per gli Animatori
Ore 11.00 in patronato incontro dei genitori dei bambini di 2° Elementare
da leggere:
IL SOLE DENTRO
Carlo Maria Martini, Il sole dentro, Piemme, 2016, pp. 252, 17,00 euro
Un testo inedito del 1975, sorprendente e di straordinaria freschezza, ritrovato fra
le carte di Carlo Maria Martini. Un viaggio meditativo sulla vita dell'anima e la lotta
spirituale, proposto dall'allora Rettore del Pontificio Istituto Biblico di Roma, che
sarebbe poi diventato cardinale di Milano. In questo scritto - recuperato a seguito
del lavoro di riordino e archiviazione a cura della Fondazione Martini - si rivela
ancora una volta non solo il fine esegeta della Sacra Scrittura e il pastore che
sarebbe stato poi grandemente ascoltato negli anni milanesi, ma anche il profondo scrutatore dell'animo umano capace di scandagliare le vanità e le debolezze
dell'io nel costante combattimento fra l'opzione fondamentale per il bene e la resa
di fronte alla fascinazione del male. Prefazione di Enzo Bianchi.
Azione Cattolica
Parrocchia San Giacomo Apostolo
Battaglia Terme
Noi di Azione Cattolica siamo…
LAICI ASSOCIATI, che s’impegnano a testimoniare la fede
nella vita quotidiana, nella propria storia personale, famigliare, ecclesiale e sociale. Desideriamo rispondere a una chiamata: essere sale della terra, luce del mondo, lievito nella
pasta.
DEDICATI ALLA CHIESA, perché a ciascuno di noi sta a
cuore la propria comunità cristiana, i preti, il consiglio pastorale e gli altri organismi di partecipazione, in un cammino di
fede, comunione e adesione.e soprattutto la fede e la partecipazione di tutti i cristiani laici che incrociano la proposta della parrocchia.
RADICATI NELLA PARROCCHIA, luogo in cui troviamo gli elementi essenziali
per nutrire il nostro cammino: la Parola, la Liturgia, l’Eucaristia, la Carità. Il progetto dell’AC s’innesta con naturalezza in quello della parrocchia, del vicariato,
della diocesi.
IMMERSI NELLA CITTA’, premurosi verso chi la abita, capaci di conoscere e leggere il territorio da credenti, condividendo con tutti un amore fatto di dedizione,
disponibilità e servizio. L’AC sceglie di formare laici cristiani capaci di assumersi
delle responsabilità personali, sociali, civili, economiche e politiche in base ai propri doni e carismi.
Noi di Azione Cattolica ci impegniamo…
A DARE A CIASCUNO LA FORMA DI CRISTO, ovvero formare laici cristiani che
curino la propria spiritualità; amino, vivano e crescano nell’appartenenza alle
prorpie comunità parrocchiali; coltivino il gusto per la propria vita secolare, consapevoli che è il luogo della propria vocazione; ascoltino l’esperienza del mondo e
ne divengano custodi.
A VIVERE IN MODO UNITARIO, nello stile della famiglia, superando le barriere
che separano le diverse generazioni, creando le condizioni affinché la personalità
di ognuno possa diventare dono e incoraggiamento per l’altro.
AD AGIRE IN COMUNIONE CON LA CHIESA DI PADOVA e con le sue scelte
pastorali, scegliendo di far parte dei diversi organismi di partecipazione a livello
parrocchiale, vicariale, diocesano e di unità pastorale.
Anno 48 n. 45-
tel. fax 049.525143; [email protected]