VisualizzaRassegna stampa 16 novembre 2016

Download Report

Transcript VisualizzaRassegna stampa 16 novembre 2016

mercoledì 16 novembre 2016
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
41
Rubrica
Data
Titolo
Pag.
Il Messaggero - Ed. Frosinone
16/11/2016
"CAMBIARE IL MODO DI COSTRUIRE", CONVEGNO CON LA MINISTRA 4
MADIA
Corrierealpi.Gelocal.it
14/11/2016
GIUBILEO, CHIUDONO LE PORTE SANTE. MA IL GRANDE BUSINESS
NON C'E' STATO
5
Lastampa.it
13/11/2016
VALORI(ECONOMICI)
6
Acer
Edilizia
1
Corriere della Sera
16/11/2016
BUONI SEGNALI DAL PIL (D.Di Vico)
7
42
Il Messaggero - Cronaca di Roma
16/11/2016
SCUOLE ANCORA AL FREDDO PER IL COMUNE E' TUTTO OK
(C.Mozzetti)
9
24
Il Sole 24 Ore
16/11/2016
ANAS AVVIA LA SVOLTA DIGITALE (G.Latour)
11
24
Il Sole 24 Ore
16/11/2016
L'ANTICORRUZIONE SCIOGLIE I DUBBI SUI REQUISITI IN GARA
12
1
Il Tempo
16/11/2016
NONOSTANTE I GRILLINI LO STADIO SI' FARA'
13
33
Italia Oggi
16/11/2016
PENA CELATA DAL TITOLARE FA PERDERE IL SUBAPPALTO
(D.Ferrara)
15
Rubrica
Lavori pubblici
1
Corriere della Sera
16/11/2016
Int. a G.Armani: SOLO 23 CONTROLLORI SULLE STRADE DELL'EMILIA
(G.Stella)
16
8
Corriere della Sera - Ed. Roma
16/11/2016
NUOVO STADIO DELLA DISCORDIA FRONGIA: IL PROGETTO VA
AVANTI
18
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
16/11/2016
STADIO, SI' DELLA GIUNTA RAGGI "MA RIVEDIAMO IL
PROGETTO" (P.Boccacci)
19
Rubrica
Mercato immobiliare
5
Il Sole 24 Ore
16/11/2016
IMU E TASI DIVENTANO IMI MA IL PREMIER LA BOCCIA
(M.Mobili/M.Rogari)
22
26
La Repubblica
16/11/2016
TRAFFICO E MUTUI COSI' RIPARTE IL PAESE REALE (R.Petrini)
23
28
La Repubblica
16/11/2016
PER LA FAMIGLIA CHE COMPRA CASA TASSI FERMI AL 2 %
24
16/11/2016
"SUBITO CANCELLATE CONTRO I VANDALI" MA ROMA DICE NO
(S.Canettieri/L.Larcan)
25
16/11/2016
MORTI SUL LAVORO, BOOM NELL'EDILIZIA E SONO SOPRATTUTTO I
PIU' ANZIANI (R.Rotunno)
27
Rubrica
1
Rubrica
18
Rubrica
Urbanistica
Il Messaggero
Sicurezza e prevenzione
Il Fatto Quotidiano
Politica locale
11
Il Giornale
16/11/2016
PALAZZO A RISCHIO CROLLO A ROMA E LA RAGGI ORDINA LO
SGOMBERO
28
42
Il Messaggero - Cronaca di Roma
16/11/2016
BILANCIO, TAGLI A ISTRUZIONE E CULTURA (Fa.ro.)
29
15
Il Tempo
16/11/2016
NESSUN MIRACOLO NEI TRASPORTI ANCHE I PELLEGRINI RIMASTI A
PIEDI (V.Bisbiglia)
30
14
La Repubblica
16/11/2016
RAGGI, SINDACA E ICONA DELL'ULTRADESTRA DI TRUMP "DONALD
VIENI A ROMA" (M.Favale)
33
19
La Repubblica
16/11/2016
ROMA, PER IL GOVERNO REATI SCESI MA L'ISTAT NEGA: SONO
AUMENTATI (R.Cappelli)
34
28
La Repubblica
16/11/2016
CENTOSTAZIONI A FS NEL MIRINO METRO DI ROMA E MILANO
35
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
16/11/2016
BIGLIETTO INTEGRATO SOS DELLA REGIONE "ORA VA
SALVATO" (D.Autieri)
36
1
La Repubblica - Cronaca di Roma
16/11/2016
PRIMO BILANCIO M5S FRA TAGLI E INVESTIMENTI (G.Vitale)
38
3
La Repubblica - Cronaca di Roma
16/11/2016
LO SCIOPERO DEI MEZZI PARALIZZA LA CAPITALE E IL CENTRO
RESTA OFF LIMITS (V.Lupia/L.Monaco)
40
Sommario Rassegna Stampa
Pagina Testata
Rubrica
5
Data
Titolo
Pag.
16/11/2016
TRASPARENZA SFIDUCIATA ASSESSORA M5S
41
Politica locale
La Repubblica - Cronaca di Roma
PRIMO PIANO Mercoledì 16 novembre 2016
Politica interna
Berlusconi-Parisi: In un intervento a Radio Anch’io Silvio Berlusconi ha parlato delle recenti
frizioni tra Stefano Parisi e Matteo Salvini, ammonendo l’ex candidato sindaco di Milano per i
toni utilizzati contro il segretario della Lega. Secondo il leader di FI, Parisi “sta cercando di
avere un ruolo all’interno del centrodestra, ma avendo questa situazione contro Salvini credo
che questo ruolo non possa averlo”. Parole dure che Parisi, impegnato in giornata in una
manifestazione per il No a Londra, ha incassato senza però piegarsi. Di sera il manager romano
è infatti a Porta a Porta a difendere il proprio operato: “io vado avanti, nessun passo indietro.
Se Berlusconi vuole Salvini leader, il centrodestra perde, perché la maggioranza degli italiani
non è lepenista”. Il segretario della Lega non si è soffermato molto sull’episodio, definendo
Parisi “finito, un discorso chiuso che non merita neanche tre secondi di discussione”.
Referendum: Walter Veltroni ha esplicitamente dichiarato il proprio appoggio al Sì al
referendum, poiché questa, nonostante non “sia la panacea di tutti i mali”, è “la scelta che
favorisce l’innovazione”. Continua intanto lo scontro sui voti degli italiani all’estero. Con un
posto sul blog di Beppe Grillo, Vito Crimi (M5S) ha denunciato il concreto rischio di brogli e “di
inficiare un voto di importanza vitale per il paese”. Il pericolo reale consisterebbe nel fatto che
“le schede non vengano consegnate agli aventi diritto e che le stesse siano intercettate da
qualcuno e usate per esprimere il voto all’insaputa del votante”. La Farnesina ha risposto ai
timori del M5S affermando che sarà massimo l’impegno “per garantire ai cittadini italiani
residenti all’estero o che si trovano temporaneamente fuori dai confini nazionali di votare
secondo le modalità previste dalla legge”. Gli sforzi dei grillini per il No dovrebbero confluire in
una manifestazione il 26 novembre a Roma, con Grillo tra i presenti.
Politica estera
Obama in Europa: E’ cominciato l’ultimo viaggio da presidente in Europa di Barack Obama,
un tour che il politico statunitense si aspettava diverso e finalizzato a preparare la strada a
Hillary Clinton ma che invece dovrà servire ad aprire le porte ai rapporti tra Ue e Donald
Trump. La prima tappa di Obama lo ha visto incontrare il premier greco Tsipras ad Atene,
occasione in cui sono state lodate le riforme avanzate dal governo greco e durante il quale
Obama ha affermato che “l’austerità da sola non basta a portare la prosperità”. L’unione
dell’Europa secondo Obama è molto importante, lo dimostra il ventesimo secolo che “fu un
bagno di sangue” a causa della divisione dei popoli europei. Ecco perché la simpatia di Trump
verso la Brexit e le dichiarazioni riguardo un allontanamento degli Usa dalla Nato preoccupano
Obama, che è comunque convinto che il prossimo presidente “proseguirà la linea del passato”.
Sul magnate di New York Obama non si dice preoccupato, ma è comunque “turbato dalla sua
retorica non necessariamente collegata ai fatti”. Il presidente statunitense non si ritiene
responsabile della vittoria di Trump e pensa invece che l’esito sia stato questo perché “a volte
la gente vuole provare qualcosa giusto per vedere se possiamo scuotere le cose”.
Russia: E’ stato arrestato il ministro dell’economia del governo russo, Alexei Ulyukayev,
accusato di aver estorto una tangente di due milioni di dollari a Rosneft. Il colosso petrolifero
russo voleva infatti sfruttare la politica di privatizzazioni avanzata ultimamente dal governo e il
suo capo, il potente Igor Sechin, aveva puntato Bashneft, importante azienda pubblica legata
al settore petrolifero. L’acquisto delle azioni di Bashneft sarebbe quindi stato concesso da
Ulyukayev dietro il pagamento della tangente. Sechin è in stretti rapporti con Putin e chiedere
a lui una tangente equivarrebbe a compromettere la propria posizione con Putin stesso. Ecco
perché secondo alcune interpretazioni l’arresto di Ulyukayev sarebbe solo un regolamento
all’interno di una guerra tra clan e un avvertimento nei confronti di chi vuole porre ostacoli al
progetto di Sechin negli acquisti. Inoltre Putin potrebbe aver cominciato a fare la prima mossa
in vista delle presidenziali del 2018, dove cercherà di conquistare il quarto mandato.
Economia e Finanza
Italia-Ue: Si alza la temperatura dei rapporti tra Italia e Unione Europea, in una giornata che
ha portato il premier Renzi a minacciare il veto sulla revisione del bilancio europeo 2016-2020.
Renzi è sicuro: “non accettiamo che con i nostri soldi si alzino muri” ed è per questo che è
entrato in quella che ha definito “l’anticamera del veto”. Non c’è ancora nulla di ufficiale, ma se
non cambieranno i conti l’Italia potrebbe proseguire sulla linea ostruzionista. Il presidente
slovacco di turno ha dichiarato “andiamo avanti” aggiungendo che la proposta di revisione
prevede “oltre sei miliardi in più” impiegati in temi a cui l’Italia è interessata: migranti,
sicurezza, disoccupazione giovanile e programmi per la ricerca. Ma per Renzi il bilancio non è
favorevole all’Italia, che “ha smesso di essere un problema per l’Europa” e deve quindi essere
trattata in modo differente. Le minacce del premier sono state accolte con scetticismo dalle
opposizioni italiane, con Luigi Di Maio che intravede “la solita pantomima”: “Renzi finge di
litigare con l’Ue poi firma tutto”. “E’ evidente che Renzi è in campagna elettorale” ha aggiunto
Giorgia Meloni (FdI), mentre Salvini ha definito il premier “un bugiardo” e “le minacce di veto
l’ultima pagliacciata”.
Pil: I nuovi dati dell’Istat riguardo il terzo trimestre del 2016 riportano risultati migliori rispetto
al trend degli ultimi mesi, con una variazione congiunturale dello 0,3% e un dato acquisito su
base annua pari ora a 0,8%. E’ stato ritoccato anche il dato riguardo il primo trimestre, ora a
+0,4% (da 0,3%), crescita più alta da circa sei anni. Le cifre si avvicinano ora alle previsioni
del governo ed è per questo che il ministro Padoan ha affermato che il dato sul Pil “dà ragione
a noi e torto ad altri”. Il premier Renzi ha invece fatto notare come “con le riforme sale il Pil,
senza riforme sale lo spread”.
Legge di Bilancio: L’idea di istituire l’Imi, tassa sulla casa che avrebbe unito Tasi e Imu con
un aliquota più alta all’11,4 per mille, “non sta né in cielo né in terra”, secondo Renzi. Il
premier blocca così una nuova tassa dopo quella di Airbnb, costringendo al ritiro
dell’emendamento proposto da Maino Marchi (Pd). Oltre a questo, sono scomparsi altri 1500
emendamenti, giudicati inammissibili dalla Commissione Bilancio, tra cui quello che ripristinava
il progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina. Mancano ancora 3500 emendamenti da
esaminare, con l’obiettivo di scendere a 900. Oggi è previsto il primo verdetto della
Commissione Ue sul bilancio, con le spese eccezionali che rimangono osservate speciali.