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FLP Affari Esteri
Coordinamento Nazionale
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Flp Affari Esteri
RESOCONTO DELL’ENNESIMA RIUNIONE SULL’ISE
Nel pomeriggio di ieri, 9 novembre, abbiamo partecipato all’ennesima riunione avente come oggetto dichiarato
dall’URSIS “Riforma dell'ISE: segnalazione delle criticità da parte delle OO.SS. in vista della Commissione
Permanente di Finanziamento”.
L’amministrazione, mossa dalla preoccupazione della mancata copertura di tanti posti nell’ultima lista
straordinaria, vorrebbe che ogni organizzazione sindacale segnalasse le situazioni difficili che hanno
determinato il disinteresse nel coprire quelle sedi andate vacanti.
La maggior parte delle organizzazioni sindacali presenti ha confermato che la questione fondamentale non può
essere risolta con ritocchi qua e la dell’1% sull’ammontare dell’ISE, ma sia necessaria una vera e radicale
riforma.
Se si vuole seriamente risolvere il problema, oltre a bandire concorsi per un 1.000 di unità di personale di
ruolo, non vi è altra soluzione percorribile se non mettere mano urgentemente, come si è detto alla
“Riforma dell’ISE”.
Di fronte all’evidenza dei fatti comprovati dalla realtà, la posizione rappresentata da direttore generale
Sabbatucci oltre ad essere fuori luogo e avulsa dal contesto, ha confermato ancora una volta la mancanza di
volontà dell’amministrazione a voler recepire le giuste istanze dei dipendenti della Aree Funzionali, ignorate e
addirittura calpestate ormai da troppo tempo. È bene sottolineare ancora una volta che sono state le Aree
Funzionali a subire le penalizzazioni più pesanti dai tagli operati con l’ultima riforma dell’ISE.
Con queste premesse, l’amministrazione ha invitato, soprattutto la FLP Affari Esteri, a “fare attività di
lobby in Parlamento”! Qui bisogna porsi seriamente una domanda: il malfunzionamento, quasi da
collasso per dirla in breve, del ministero a seguito di una politica errata quanto insensata che ha portato
oggi al forte disagio in tutte le sedi è interesse di una lobby sindacale o precipua incombenza di una
macchina statale che deve essere gestita sotto la responsabilità dell’amministrazione attraverso la sua
alta e, in teoria, onnipotente dirigenza?
Ulteriore nota dolens è emersa dalla nuova regolamentazione del “contributo” alle spese di trasporto.
L’argomento, più volte sollevato dalla FLP Affari Esteri, è stato ripreso ieri anche da altra organizzazione
sindacale, per ribadire il disastro economico causato dal considerare tale contributo come reddito, che fa
scattare per le AAFF un’aliquota superiore che si ripercuote su stipendi di tre mesi, praticamente azzerati.
Anche in qui, la risposta avuta: “motivo molto marginale rispetto agli 8 anni che si passano all’estero” è stata
come sempre demagogica, fuorviante, inconcludente e anche offensiva!
Come FLP Affari Esteri stiamo valutando l’invito fattoci dal SNDMAE a fine riunione circa l’opportunità di
unire le forze in un fronte comune per affrontare i problemi comuni a tutte le categorie di personale, che
escludano il rafforzamento dei privilegi, prebende e regalie varie e concorsi diplomatici ad hoc. Per convincerci
delle loro serie, buone intenzioni siamo pronti a chiedere insieme e, possibilmente, ottenere un’audizione
congiunta alle commissioni Affari Esteri di Camera e Senato.
È comunque singolare che l’amministrazione prema sulle varie categorie affinché facciano lobby, mentre
dietro le quinte il piano supremo vorrebbe vedere azioni congiunte ed unità d’intenti: delle due l’una e a
quale fine?
Roma, 10 novembre 2016
UFFICIO STAMPA
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