Il revisore Vigogna e quell`assunzione promessa del figlio

Download Report

Transcript Il revisore Vigogna e quell`assunzione promessa del figlio

22
GIOVEDÌ
10 NOVEMBRE 2016
la spezia
IL SECOLO XIX
TANGENTI IN PORTO
Oggi è davanti al gip
Il revisore Vigogna
e quell’assunzione
promessa del figlio
Per l’accusa il funzionario avrebbe asservito
l’ex presidente Authority in cambio di favori
SIMONE TRAVERSO
SARÀ interrogato questa
mattina, in tribunale, Massimo Vigogna, il presidente
del collegio dei revisori dei
conti in Autorità portuale e
funzionario del ministero
dell’Economia, indagato in
concorso con il presidente
Lorenzo Forcieri per il reato
di corruzione. Vigogna, secondo la tesi della procura e
della guardia di finanza, sarebbe «asservito» alle esigenze del numero uno dell’Authority in cambio di un
posto di lavoro per il figlio e
di raccomandazioni al dicastero.
Nelle carte dell’inchiesta
che coinvolge anche i dirigenti di Autorità portuale
Maurizio Pozella, arrestato,
e Davide Santini, per cui è
stata avanzata richiesta di
interdizione e che sarà
ugualmente ascoltato in
mattinata dal giudice per le
indagini preliminari Diana
Brusacà, le manovre del funzionario ministeriale sono
elencate punto per punto e
per spiegare quanto Vigogna fosse a disposizione di
Forcieri anche nella “guerra”
ingaggiata dal presidente
contro il segretario generale
Santini, scrivono i finanzieri: «Vi è stata una conversazione telefonica tra Maurizio Pozella e Davide Santini i
quali tra i vari argomenti
Oggi Massimo Vigogna interrogato dal gip Diana Brusacà
Lorenzo Forcieri (a destra) arriva in tribunale assieme al suo avvocato Paolo Mione
hanno parlato del revisore
dei conti Massimo Vigogna
che, a dire del Santini, sarebbe solito venire in trasferta
alla Spezia e fare dichiara-
complete e poi ... aveva detto
che quella volta lì forse aveva ragione... aveva detto la
questione è stata rappresentata in termini diversi da
quelli che poi sono emersi!»
Pozella: «Mhm...»
Santini:«Siccome qua si
puliscono tutti poi la bocca a
partire dal capo dei revisori
che fa le dichiarazioni false
quando viene in trasferta
no?!... Eh e allora io se giochiamo a coprirci il culo
ognuno si copre il suo! Eh te
sei d’accordo su questo no?».
Riguardo a eventuali rim-
SANTINI A POZELLA
«Fa dichiarazioni
false sui documenti
esibiti
per i rimborsi spese
delle trasferta»
zioni false sui documenti
esibiti per i rimborsi spese di
suddette trasferte».
Questa la trascrizione.
Davide Santini: «Fa vedere che quando arriveranno
se lo divideranno loro!»
Maurizio
Pozella:
«Mhm...»
Santini: «Io ieri sera l’ho
detto chiaro davanti a [omissis] perché non ci fossero
fraintendimenti... siccome il
casino lo aveva già fatto lui
una volta con il discorso... ti
ricordi no?! Che gli aveva
dato delle informazioni in-
borsi falsi nulla è stato per il
momento contestato a Vigogna, e però nel fascicolo di
inchiesta, per spiegare l’«asservimento» del presidente
INTERROGATORIO
L’ex segretario
sarà ascoltato oggi
e dovrà spiegare
il contenuto di
alcune telefonate
LA LETTERA DELLA COOPERATIVA DEGLI AGRICOLTORI DEL MARE CHE OGGI SI PRENDE UNA RIVINCITA
La lotta infinita tra mitilicoltori e Autorità portuale
La moria dei muscoli, il dragaggio, le promesse non mantenute e il trasferimento della marina
Riceviamo dalla Cooperativa dei mitilicoltori associati
della Spezia e pubblichiamo.
“I muscolai , sta gente qui! (
definiticosìdaPozellanelleintercettazioni ). Va a finire che
avevano proprio ragione loro,
che la moria di muscoli di ormai due anni fa era dovuta a
un dragaggio mal eseguito a
causa forse di qualche appalto dato agli amighi... Il riferimento va alla “moria” che ha
messo in gravi difficoltà economica decine di famiglie che
hanno come unico sostegno
l’allevamento del prelibato
frutto di mare e che ancor ora
pagano dazio a quell’estinzione di massa per soffocamento a causa del mare di
fango presente nel Golfo nei
primi mesi del 2015. I muscolai che vivono quotidianamente il mare del nostro
splendido golfo tentarono in
tutti i modi di avvisare i responsabili Ap chiedendo l’attenzione dovuta per operazioni così delicate, ma in cambio ricevettero solo rassicurazioni e promesse di
maggiori controlli. Poi nel
febbraio 2015 avvenne l’irreparabile, all’interno dei vivai
grandi quantità di prodotto
adulto, mezzano e seme appena reincalzato iniziarono a
morire provocando una perdita insostenibile per molti
allevatori. La categoria unita
chiese all’Autorità portuale
un aiuto in termini di acquisto merce per ripopolare gli
impianti e un contributo economico per l’immediata
emergenza e qui iniziarono
gli incontri, innumerevoli e
che diventarono balletti, durante i quali, alla presenza di
tutti i vertici di via del Molo,
furono fatte promesse poi negate, furono offerti contributi
I muscoli del golfo
poi ridimensionati e infine
cancellati, cifre che farebbero
ridere i più al cospetto di
quelle che stanno uscendo
dall’inchiesta in corso. I muscolai furono poi convocati in
consiglio comunale per sentirsi dire da chi agitava una
bottiglietta di acqua sporca
che forse l’anomala e improv-
visa moria di muscoli non dipendeva dal dragaggio ma
che bisognava cercare nel
transito dei sommergibili la
causa del troppo fango presente nel nostro mare, e l’assessore all’Ambiente dal quale aspettavano una decisa
presa di posizione, che nulla
fece a loro difesa. Alla vigilia
della marineria i muscolai,
scoraggiati ma arrabbiati, decisero di manifestare contro
chi non aveva mantenuto la
parola data . Fu redatto in tutta fretta da Forcieri un accordo di programma dove si riconoscevano impegni di spesa
chiedendo però di sospendere le ostilità nell’attesa, e che
attesa! Scelta purtroppo sbagliata perché alla carta non
segui nulla di nuovo se non altre promesse mai onorate.
Una richiesta di Atp (super
perizia) presentata al tribunale di Spezia e incomprensibil-
mente respinta a fronte di una
dichiarazione della Ap che sosteneva che il dragaggio fosse
terminato; peccato però che il
dragaggio ripartì proprio il
giorno successivo! All’inspiegabile provvedimento del tribunale fece seguito il più totale disprezzo delle regole e della buona fede, da parte di chi si
comporta come chi crede di
essere al di sopra di tutto e tutti, anche della Legge. Ricordano le risatine di Forcieri quando appresa la notizia dell’abnorme provvedimento del tribunalediLaSpezia,chenegava
una sacrosanta perizia, credevadiavervintolaguerra!Maci
sta pensando la Procura.
La categoria dei mitilicoltori
ripone molte speranze nel
procedimento iniziato dalla
Procura Spezzina per ottenere
finalmente giustizia.
I MITILICOLTORI ASSOCIATI DELLA
SPEZIA
del collegio dei revisori dei
conti in Ap è riportata anche
un’altra
conversazione:
«L’argomento è quello della
tassa di ancoraggio per gli
armatori le cui navi transitano nel porto della Spezia, e
per la quale Lorenzo Forcieri
è intenzionato a introdurre
una diminuzione allo scopo
di incentivare più armatori a
fare scalo a La Spezia anziché
in altri porti.
Evidentemente per l’approvazione in Comitato portuale vi sono state delle problematiche e/o resistenze.
Arbasetti
«L’inchiesta
rileva la fragilità
della politica»
••• «LE ultime vicende relative all’inchiesta della
presunte tangenti nel
porto di La Spezia e sugli
appalti pilotati, mette a
nudo la fragilità delle forze politiche e delle Istituzioni cittadine in relazione alla trasparenza nella
gestione di un porto posto dentro alla città». Lo
dicono Franco Arbasetti e
Rita Casagrande. «Di
fronte ai danni che sono
stati arrecati, pare opportuno sostituire tutto il
gruppo dirigente coinvolto nelle vicende odierne e
nella corruzione della
portualità spezzina. Questo affinché il lavoro del
nuovo presidente dell’Autorità portuale sia portatore della massima credibilità per le scelte future
prese per il bene,finalmente. della nostra città»
GIOVEDÌ
10 NOVEMBRE 2016
IL SECOLO XIX
23
IERI MATTINA IN TRIBUNALE L’INTERROGATORIO DI FORCIERI
«Ho agito per difendere il nostro porto»
Affondo contro il segretario Santini: «Mi fu proposto da un politico di alto livello»
DDD
PISTELLI
Altresì la gestione della pratica ha in ambito interno all’Ap ha determinato degli
aspetti da valutare da parte
dei revisori contabili e in tale
contesto Vigogna comunica
a Forcieri che “sta lavorando
per lui” al fine di individuare
la linea giuridica adeguata
affinchè non vi possano essere contestazioni. Anche la
presente
conversazione
mette in rilievo l’asservimento del Vigogna alle necessità di Forcieri».
[email protected]
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
DICE di aver agito «nell’interesse del porto spezzino», per
respingere gli assalti di Genova e Livorno. Ma non manca di togliersi un paio di sassolini dalle scarpe, Lorenzo
Forcieri, dimissionario presidente dell’Autorità portuale
indagatoperturbativad’asta,
corruzione e abuso d’ufficio.
Interrogato ieri mattina dal
giudice per le indagini preliminari Diana Brusacà, l’ormai ex numero di via del Molo ha risposto per oltre due
ore e mezza, snocciolando
una versione che sembra
aver convinto il procuratore
capo Antonio Patrono e il sostituto Luca Monteverde della validità del castello accusatorio.
D’altrocanto gli avvocati
difensori Andrea Corradino e
Paolo Mione si sono detti
soddisfatti. Mione, in particolare, ha commentato: «Il
presidente è stato chiaro e
preciso. Per il momento preferiamo non rispondere più,
lasciamo che i magistrati facciano il loro lavoro. Noi abbiamo piena fiducia nel loro
operato. Il giudice si è riservato la decisione - ha detto
Mione -, penso si esprimerà
laprossimasettimana.Siamo
soddisfatti dell’interrogatorio, Forcieri era sereno e ha risposto con fatti e documenti,
puntuale su ogni domanda».
Quanto all’ipotesi di turbativa d’asta relativa alla gara
per le quote di maggioranza
di Apls, Forcieri ha spiegato
che la «clausola dei cento chilometri - quella che secondo
gli inquirenti si voleva inserire nel bando in maniera illecita per escludere concorrenti di Lsct - era stata valutata,
in comitato portuale, per
avere l’opportunità di impe-
AUTODIFESA
«Ho agito sempre
per difendere
il nostro scalo
dagli attacchi
di quelli di Genova
e Livorno»
ASTA SOSPETTA
«Sull’appalto Apls
d’accordo anche
Bucchioni, sempre
critico con me»
LORENZO FORCIERI
ex presidente Authority
dire a Livorno e Genova, porti
concorrenti, di entrare e sabotare La Spezia».
Sul punto, Forcieri ha aggiunto che Giorgio Bucchioni, ex presidente di Ap, «sempre contrario ad ogni provvedimento e proposta, s’era
detto d’accordo». Come a dire: perfino lui con il quale le
divergenze erano all’ordine
del giorno.
In relazione all’accusa di
corruzione, il dimissionario
presidente dell’Authority ha
spiegato: «Ho solo fatto qualche telefonata per fissare dei
colloqui, non ho sistemato
nessuno e comunque non
credevo che potessero configurare un reato». Più articolata la risposta di Forcieri ad
altri quesiti del gip Brusacà.
Nel corso dell’interrogatorio
s’è parlato della “guerra” andata in scena fra lo stesso numero uno di Ap e il segretario
generale Davide Santini: «Mi
fu proposto da ambienti politici romani (Forcieri avrebbe
anche fatto il nome di un
esponente di alto livello, ndr)
e aveva ottimi contatti con il
tessuto
imprenditoriale
spezzino. All’inizio il nostro
rapporto fu buono, poi però
la situazione peggiorò. Non
mi pareva avesse una gran
voglia di impegnarsi per il
porto spezzino e oltretutto
iniziò a presentare esposti e
denunce».
S. T.
[email protected]
cc BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
LA PRECISAZIONE DELL’AVVOCATO DIFENSORE MIONE
«Sea Future finanziato dall’ente camerale»
«Fu proprio Forcieri a chiedere di abbassare il tetto di spesa»
«I FINANZIAMENTI per SeaFuture non a soggetti privati, ma
alla Camera di Commercio della Spezia». Ad affermarlo è l’avvocatoPaoloMione,cheassiste
con il legale Andrea Corradino
il presidente dell’Autorità portuale spezzina Lorenzo Forcieri, in merito a quanto scritto
nelle carte dell’inchiesta sulla
corruzione sui moli. Il riferimento, in particolare è alla telefonata fatta da «un’amica»
(così è definita dagli inquirenti,
ndr) dal proprio cellulare a l te-
lefonino dello stesso Forcieri in
cui la donna chiedeva un finanziamento e Forcieri chiedeva
se bastassero «5 mila euro». La
donna rispose: «Non bastano».
Il presidente dell’Authority dispose che il finanziamento fosse poi di 50 mia euro.
«La Camera di Commercio ha
formalmente richiesto, tramite la sua azienda speciale Eps,
ad Ap di partecipare come coorganizzatore della manifestazione Sea Future 2016». A fronte della richiesta del presiden-
te di quantificare un “tetto
massimo” di 100 mila euro per
ciascun soggetto coinvolto
nell’organizzazione, Forcieri
perlaAp,proposeinvece“unlimite massimo” di 50 mila euro,
di cui 30 in lavori e 20 in contanti, solo se necessari” (nel caso in cui i contributi raccolti da
entipubblicieimpresesifossero rivelati insufficienti). La decisione fu approvata all’unanimità dal Comitato portuale
nella seduta del 3 dicembre
2015».
L’AMMINISTRATORE DELLA LINCE RESPINGE LE ACCUSE DAVANTI AL GIP
LA LETTERA INVIATA DA FORCIERI
Balestrero: «Ho fornito soltanto
assistenza in materia di sicurezza»
Adesso è ufficiale
Roncallo commissario
L’imprenditore: non ho turbato aste che mi riguardassero
La dirigente nominata dal ministro Delrio
«SONO stato interpellato
da Pozella solo per fornire
un’assistenza nella risoluzione di possibili criticità
inerenti la sicurezza e il
bando di gara relativo».
Così Matteo Balestrero risponde alle accuse mosse
neisuoiconfrontidallaprocura spezzina. Balestrero,
amministratore delegato
de “La Lince”, è indagato
per turbativa d’asta in concorso con Maurizio Pozella,
dirigente dell’Ap arrestato
la scorsa settimana, «in ordine alla gara relativa al
servizio di vigilanza armata
nelle aree portuali e servizi
di video sorveglianza della
sede dell’ Autorità portuale». Con Balestrero, risultano sotto inchiesta anche il
padre Giorgio e Michele
Baldini. Il primo, secondo la
guardia di finanza, è «presidente del consiglio di amministrazione e legale rappresentante della società
Givi srl (all’insegna istituto
di vigilanza “La Lince”),
mentre Baldini risulta essere «amministratore delegato» della stessa azienda, ma
i due sarebbero stati iscritti
sul registro degli indagati
solo per un atto tecnico.
Matteo Balestrero, attualmente agli arresti domiciliari, è difeso dall’avvocato Andrea Corradino e ieri mattina è stato interrogato brevemente dal giudice
per le indagini preliminari
Diana Brusacà. Come Pozella e Massimo Terenziani,
amministratore delegato
di Infoporto indiziato per
un’altra gara d’appalto che
gli inquirenti sospettano
essere stata truccata, Balestrero ha seguito la linea di
difesa secondo cui i bandi
d’asta sarebbero stati preparati dal manager di Ap
«resposabile unico del procedimento» in accordo con
i titolari di aziende partecipanti perché questi ultimi
erano più esperti avendo
già fornito assistenza all’Authority ed essendo stati
in passato aggiudicatari di
altre gare.
Scrive il gip Brusacà nell’ordinanza con cui dispone
la misura restrittiva: «Pozella e Balestrero turbavano la gara oggetto della delibera del Comitato portuale numero 4 del 2015 e 2 del
3 marzo 2016 (gara da svol-
Matteo Balestrero in tribunale
gersi nelle forme dell’asta
pubblica con un onere base
di 3.501.275,00 euro). In effetti, il bando veniva effettivamente pubblicato in
data 18 marzo 2016 con le
clausole inserite appositamente per favorire “La Lince”, la quale risultava essere l’unica società a presentare un’offerta».
S. T.
IL MINISTRO delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano
Delrio, ha nominato ieri Carla
Roncallo commissario straordinario di governo dell’Autorità portuale della Spezia. Il commissario entrerà in carica nei
prossimi giorni.
«Carla Roncallo ha un’esperienza come dirigente del settore Infrastrutture della Regione Liguria - è scritto nella nota
del Ministero -, componente
del cda della Società Aeroporto
di Genova, capo compartimento Anas per la viabilità della Liguria ed ha collaborato con la
Facoltà di Architettura dell’Università di Genova». Il presidente dimissionario Lorenzzo Forcieri ha inviato a Roncallo una lettera: «Nonostante gli
accadimenti di questi giorni in
riferimento a fatti che spero
possano presto chiarirsi, le lascio un ente in buona salute e
un porto tra i più importanti
d’Italia, da qualche anno preso
a esempio come modello positivo da numerosi altri scali del
nostro Paese. Da più parti mi
sono giunte numerose manifestazioni e apprezzamenti di
stima nei suoi confronti e sono
certo che quindi saprà proseguirecondeterminazionesulla
strada già avviata dello sviluppo del porto e del nostro territorio. Avrei preferito un passaggio di consegne meno
“traumatico”, ma purtroppo i
fatti di questi giorni impediscono una gestione ”naturale”
di questo evento. Resto a completa disposizione per qualsiasi necessità di chiarimenti in
merito al lavoro che con passione ho svolto in questi anni».