La Russia porta la sua flotta davanti alle coste della Siria

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La Russia porta la sua flotta davanti alle coste della Siria | 1
venerdì 04 novembre 2016, 15:15
Ipotesi
La Russia porta la sua flotta davanti alle coste della
Siria
Si pensa alla possibilità di una dimostrazioen di forza ma anche di nuovi attacchi aerei ad Aleppo
di Vladimir Spekter
Mosca - La Russia ha inviato la sua portaerei a scortare le navi sulle coste della Siria per quello che è il più
grande dispiegamento navale dopo il crollo dell’Unione Sovietica. La mossa della Russia ha sollevato la speculazione
secondo cui questa potrebbe usare la nave per lanciare un nuovo blitz aereo sulla città assediata di Aleppo. Gli Stati Uniti e
la NATO hanno fatto pressioni alla Spagna affinchè negasse alle navi russe i suoi porti, ma Mosca ha detto che le navi da
guerra hanno scorte sufficienti per compiere la loro missione. Se la Admiral Kuznetsov invierà i suoi aerei a colpire
obiettivi in Siria, segnerebbe il debutto degli aerei militari russi della portaerei, che mai prima d'ora erano stati testati in
combattimento. La Russia ha inviato la maggior parte della sua flotta ad accompagnare la portaerei come segno di una
massiccia dimostrazione di forza, che conferma le differenze con gli Stati Uniti e i suoi alleati sulla Siria. L’orgoglio della
marina russa La Kuznetsov si unì alla Marina sovietica nel 1991, proprio un mese prima del crollo dell'Unione Sovietica. La
nave ha trascorso la maggior parte del decennio successivo ferma al porto a causa della carenza di fondi causata dalla crisi
economica post-sovietica. Quando le fortune economiche della Russia si sono invertite grazie all’aumento del prezzo del
petrolio, il vettore è stato sfruttato di più, ma ha continuato a soffrire di problemi tecnici , oltre ad avere bisogno di una
manutenzione frequente. La grande nave è sottodimensionata, quando si muove alla massima velocità emette del fumo
nero. Eppure, nonostante i difetti, la portaerei mette la Russia in un piccolo campionario di Paesi che hanno questi mezzi e
permette a Mosca di proiettare la sua Potenza marittima in tutto il mondo. La Kuznetsov ha recentemente ricevuto I nuovi jet
Su-33 e MiG-29 da combattimento, ed i loro piloti hanno continuato a fare pratica durante lo spostamento verso la Siria. Il
vettore, con sede a Severomorsk nella penisola di Kola, è stato accompagnato da due cacciatorpedinieri e diverse navi di
supporto della Flotta del Nord della Russia. Diverse altre navi da guerra russe sono già vicino alle coste della Siria, e si
prospetta la grande distribuzione di navi nel Mediterraneo orientale dopo il crollo sovietico. Dimostrazione di forza Da
quando la Russia ha lanciato la sua campagna aerea in Siria nel settembre 2015 a sostegno del presidente Bashar Assad,
Mosca ha sempre usato questo campo per testare le sue ultime armi da combattimento. Tra queste i missili cruise, lanciati
dai bombardieri strategici e dalle navi da guerra, che hanno dimostrato la nuova capacità di attacco e di precisione a lungo
raggio della Russia. Ora la Russia certamente utilizzerà la portaerei per testarla per la prima volta anche in combattimento.
Ma non è un cambio di gioco. L'esercito russo ha ora circa 30 aerei militari presso la base aerea di Hemeimeem, nella
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su
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provincia costiera siriana di Latakia. I 20 aerei presenti sul vettore darà più forza militare alla Russia, ma la forza bruta non è
qualcosa di cui ha bisogno ora il presidente Vladimir Putin. Per mesi, la Russia ha cercato di richiamare gli Stati Uniti ad una
cooperazione militare in Siria. L'obiettivo è stato quasi raggiunto a settembre, quando il Segretario di Stato americano John
Kerry e il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov hanno firmato un accordo sul cessate il fuoco in Siria. L'accordo
prevedeva una tregua di una settimana, che doveva essere seguita dall'esercito degli Stati Uniti e della Russia che dovevano
agire congiuntamente contro lo Stato islamico e gli altri gruppi terroristici in presenti nel Paese. Tuttavia, il cessate il fuoco è
crollato in meno di una settimana e Mosca e Washington si sono accusate l’un l’altro del fallimento. Il legame Russia-USA è
tornado ai minimi termini dopo che le forze di Assad hanno rinnovato la loro offensiva nella parte orientale di Aleppo in mano
ai ribelli grazie anche al supporto aereo russo. L'amministrazione Obama ha paragonato gli attacchi aerei della Russia a
crimini di Guerra, accuse che Mosca ha negate con rabbia. Ha anche cercato di girare le carte in tavola accusando di
bombardamenti indiscriminati dei quartieri residenziali nella città irachena di Mosul e delle zone circostanti. Mosca ha anche
accusato Washington per non aver portato a termine il proprio impegno a convincere i ribelli, sostenuti proprio dagli USA,
atagliare i legami con il ramo di al-Qaeda in Siria, denominato Fronte Fatah al-Sham. In mezzo alle aspre polemiche con
gli Stati Uniti, Putin ha dichiarato una moratoria sugli attacchi aerei e ha introdotto delle ‘pause umanitarie’ per incoraggiare
i civili e i jihadisti a lasciare la parte controllata dai ribelli di Aleppo. L'uscita dei ribelli avrebbe fermato la carneficina nella
città e permesso alle forze di Assad per riconquistare pienamente il controllo su Aleppo, capitale commerciale della Siria
prima della guerra. Il che avrebbe segnato un punto di svolta fondamentale nel conflitto e una grande sconfitta per i ribelli,
che per questo motive si sono rifiutati di lasciare la città. La Russia sarà in grado di utilizzare la presenza della portaerei
davanti alle coste della Siria per aumentare la pressione sui ribelli a lasciare, ma sembra improbabile che possa essere
utilizzata per attacchi su Aleppo. Il destino di Aleppo sarà deciso dai combattimenti casa per casa che potrebbero richiedere
mesi. La Russia può utilizzare questo vettore per bloccare i tentativi dei ribelli di rompere l'assedio di Aleppo, ma può anche
scegliere di evitare incursioni sulla città stessa. Almeno per ora.
di Vladimir Spekter
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