TEFAF arriva e sconvolge New York

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27 ottobre 2016 delle ore 09:04
TEFAF arriva e sconvolge New York
The European Fine Art Fair, meglio nota come
TEFAF ha chiuso i battenti della sua prima
edizione oltreoceano, nella capitale mondiale
della cultura a New York. Già meta annuale
nella sua sede di Maastricht per l'acquisto di
capolavori dei secoli precedenti, dai busti di
epoca romana agli Old Masters, ora TEFAF
vola a New York per far felici una serie di
collezionisti per cui Frieze & co sono
davvero troppo all’avanguardia. Con 94
rivenditori specializzati provenienti da 14 paesi
TEFAF New York ha aperto con un grande via
via, tanto che Michael Plummer, amministratore
delegato di TEFAF di New York, ha
commentato: «Siamo entusiasti del livello di
qualità da museo che i nostri rivenditori hanno
portato a New York. La comunità artistica
globale, i collezionisti, i musei, i designer di
interni e il pubblico amante dell’arte ha risposto
con passione alla fiera. Siamo entusiasti per il
futuro». Variegato anche il pubblico che ha
messo mano al portafogli, ad esempio l’unica
copia superstite di un planisfero monumentale
dagli albori del Secolo d'Oro olandese Teixeira,
noto come Luis Magna Orbis Terrarum Nova,
per cui erano richiesti 820mila dollari è stata
venduta ad una importante istituzione
americana. Oppure Daniel Katz ha venduto a
150mila dollari un Memento Mori del
sedicesimo secolo proveniente dalla Spagna a
un dealer di arte contemporanea. Intanto
Tomasso Brothers galleria leader del mercato
di sculture di Leeds e Londra ha raccontato di
molti curatori e direttori di musei americani nel
suo stand durante la preview VIP, ma non
appena si sono spalancate le porte ha piazzato
un rilievo in terracotta per 200mila dollari ad
un cliente nuovo di zecca; e ancora Richard
Green ha venduto un dipinto di Bernardo
Bellotti, Venezia, una vista sul Canal Grande
guardando ad est dal Palazzo Loredan Cini sul
Campo San Vio (circa 1741-1742), ad un
collezionista americano per svariati milioni di
dollari. TEFAF tornerà a Maastricht a marzo e
bisserà a New York in primavera, promettendo
una crescita veloce.
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