versione in pdf

Download Report

Transcript versione in pdf

27 ottobre 2016 delle ore 09:04
Italia scossa
Il Centro del Paese di nuovo colto da una magnitudo 6. Al momento in cui scriviamo nessuna vittima
accertata, e già la notizia sembra cadere. Ma è invece il fatto che forse, per una volta, tutta la
"macchina" ha funzionato, compresa la messa in sicurezza del territorio. Dal 1997
Stamattina la conta dei danni del Centro Italia
sarà più chiara. Il Paese, spaccato in due,
stavolta ha vibrato dal Trentino alla Puglia, a
causa di una magnitudo 6 sprigionatasi nella
Val Nerina. In quello stesso territorio a pochi
chilometri in linea d'aria da Amatrice,
Accumoli, e da Assisi, che vide l'area devastata
nel 1997. Qualcosa si è salvato, forse, proprio
perché l'area era stata "anti-sismicizzata" da
allora. Eppure la pioggia battente, il buio, le
comunicazioni interrotte, il panico che pare
essere ben più forte che quello registrato lo
scorso agosto, la mancanza di tempo per
costruire tendopoli, hanno reso in realtà questa
notte una specie di fantasma della percezione,
come se diverse regioni del Centro - e l'Italia
intera - dovesse immaginare di iniziare a
convivere davvero, e per sempre, con una
continua scossa d'allerta. La penisola italiana
diventa come quella della Bassa California,
parallela alle Coste del Messico, ferita
continuamente dalla stessa terra. Peccato che
l'Italia abbia proprio da queste parti uno dei
musei diffusi più vasti del mondo, e una cultura
millenaria, tradizioni, storie e "paesaggi", e a
tal proposito nella serata di ieri subito è arrivata
la notifica del MiBACT: "L'Unità di crisi
nazionale e quelle regionali del Ministero dei
beni e delle attività culturali sono al lavoro per
verificare ulteriori danni al patrimonio culturale
nelle aree colpite dal terremoto". Sperando che
questo terremoto possa dare tregua per
permettere all'Italia di potersi rimettere in sesto
dopo il dissesto. (MB)
pagina 1