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28 ottobre 2016 delle ore 14:04
ART.FAIR al nastro di partenza. La fiera di
Colonia che punta al giovane collezionismo
propone tanta street art e l’Italia c’è. Senza
Transavanguardia
Al via la 14esima edizione di ART.FAIR la fiera
di arte moderna e contemporanea di Colonia
che, dalla sua prima edizione nel 2003, unisce
gallerie storiche e di consolidato successo con
realtà nuove che si affacciano sul panorama
europeo. L'obiettivo dichiarato è quello di
offrire ai collezionisti, locali e non, una range
di gusti e prezzi per tutte le esigenze, puntando
in particolare al giovane collezionismo. Per
l'occasione, come dal 2010 a questa parte, la
kermesse ospita i 10 finalisti e la premiazione
dei 3 vincitori del Blooom Award, il contest
patrocinato dal colosso della birra Warsteiner.
Oltre 100 gli espositori provenienti da tutto il
mondo. Addentrandosi i padiglioni, appare
sempre più massiccia la presenza di gallerie
urban vicine alla street-art e al pop-surrealismo,
generi che ormai sembrerebbero aver saturato
il mercato. Non mancano però anche realtà,
soprattutto local, che spingono verso il
concettuale e verso un minimalismo tipicamente
teutonico. Ben rappresentata anche l'Asia, in
particolare Corea e Taiwan. In quest’edizione
anche un po’ di Italia, dal Canton Ticino, con
Five Gallery ed Heillandi di Lugano. La prima,
di Igor Rucci con la direzione artistica di Andrea
B. Del Guercio, propone, a tre anni dalla sua
formazione, maestri come Herbert Meheler e
Antonio Ievolella ma anche giovani talenti
come Carlo Alberto Rastelli e Vittorio Corsini.
Giuseppe Violetta, di Heillandi, è invece tra le
poche realtà, in fiera, a puntare sulla fotografia,
con autori quali Ivo Saglietti e Piero Roi. Oltre
al toscano Stefano Forni e al trentino
Alessandro Casciano, alcune giovani gallerie
come la recentissima creatura di Giorgio
Cattani, Fabula Fine Art di Ferrara, che porta
uno stand tutto dedicato al maestro romagnolo,
in occasione della pubblicazione della
monografia "Di là da dove per andare dove Opere dal 1986 al 2016" (Skira Editore) a cura
di Del Guercio. Infine, Tommaso De Maria che,
con Casa Turese, di Vitulano, propone una
selezione di maestri e giovani talenti tutti
italiani che va da Enzo Esposito e Stefano Di
Stasio ad Angelo Maisto e Michele Attianese,
tra gli altri. Una piccola riflessione: facendo un
giro tra gli stand italiani è interessante notare
come gli autori della Transavanguardia siano
pressoché assenti. Che l’instabilità delle
quotazioni del nostro movimento artistico più
noto, con autori il cui andamento è più
frammentario rispetto a quello dei colleghi
tedeschi, abbia scoraggiato i galleristi?
(Vincenzo D’Argenio)
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