ARCOmadrid 2017/ In fiera e in città, ecco le partecipazioni italiane

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22 febbraio 2017 delle ore 20:06
ARCOmadrid 2017/ In fiera e in città, ecco le
partecipazioni italiane nella trasferta spagnola
Si è aperta oggi la 36esima edizione della fiera
d’arte contemporanea ARCO Madrid. Con
perfettissima puntualità e lunghe code – anche
se oggi e domani l’accesso è riservato ai
professionisti del settore – questa grande mostra
mercato si è convertita, dalla sua prima edizione
nel 1982 ad oggi, in un evento di vasta presenza
mediatica conquistando l’attenzione non
soltanto degli addetti ai lavori ma anche del
pubblico non specializzato. In un clima di festa
ed entusiasmo ci si aspetta una affluenza di più
di 100mila visitatori. I galleristi sono già alla
scoperta degli artisti denominati "sexy”,
secondo parole dello stesso Carlos Urroz –
direttore della fiera – per riferirsi ai talenti
emergenti o mid-carreer poco conosciuti fino
adesso ma con un grande potenziale di
visibilità. In questo scenario la presenza
dell’Italia si fa sentire tanto in fiera quanto in
città. Nella sezione principale, chiamata "
Programa general”, due gallerie bolognesi
sembrano proseguire il discorso intrapreso già
ad Arte Fiera. È il caso di Enrico Astuni e P420,
quest’ultima presentando, tra altri, lavori di
Irma Blank (Celle, 1934) – recentemente
convocata per la prossima Biennale di Venezia–
e di Rodrigo Hernández (Messico, 1983) –
finalista del X Premio Illy Sustainart il cui
vincitore si conoscerà domani–. Inoltre
troviamo Continua (San Gimignano), Giorgio
Persano (Torino), Prometeo Gallery (Milano) e
Studio Trisorio (Napoli), presente all’appuntamento
madrileño da oltre 20 anni. Alcune di queste
gallerie sembrano seguire il filo rosso tracciato
da ARCO che vuole consolidarsi come l’evento
fieristico ideale per la presentazione dello
scenario latinoamericano in Europa. È il caso
di Continua, con un solo show di Jorge Macchi
(Buenos Aires, 1969) e una retrospettiva tra gli
eventi collaterali al centro d’arte CA2M di
Madrid. In città le proposte italiane spaziano
dai capolavori del primo Novecento di Carrà,
de Chirico e Sironi, riuniti nella mostra
"Un’eterna bellezza” alla Fundación Mapfre, ai
lavori di Alighiero Boetti all’interno della
collezione privata Coppel –proveniente del
Messico– nella Sala de Arte Santander. Inoltre,
prendendo in prestito il titolo di un meraviglioso
libro di Margarite Duras "Material Life”,
Davide Ferri realizza la sua proposta curatoriale
attraverso una riflessione sulla figurazione
attuale e include include lavori di Riccardo
Baruzzi (Lugo, 1976) e Luca Bertolo (Milano,
1968) al centro d’arte The Goma fino al 12
marzo. (Ana Laura Esposito)
In home page: R. Hernández, Untitled
(Spaceman 1), 2016, matita colorata su carta:
colour pencil on paper, cm.250x150 (ph.C.
Favero) Sopra: Immagine dell'allestimento
della fiera
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