A bordo di un autobus capisci dove nasce l

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GENTE VENETA | Opinioni
Venerdi, 28 Ottobre 2016
A bordo di un autobus capisci dove nasce
l'intolleranza
Abordo di un autobus per le vie di Mestre: dopo una fermata, il mezzo non riparte. Lampeggia e
suona l'avviso della porta centrale, ma niente. Succede che l'autista sta tentando di far uscire la
pedana dei disabili, per consentire a una persona in carrozzina di scendere, ma dopo alcuni
tentativi andati a vuoto si deve arrendere.
Allora fa la cosa più sensata, esce dalla sua postazione e chiede ai passeggeri di aiutare la
persona a sollevare la carrozzina, dato che il dislivello tra bus e marciapiede è davvero minimo.
Ma nessuno si muove. Qualcuno si gira addirittura dall'altra parte, e sì che sarebbe giovane e in
forze per dare una mano senza problemi... Alla fine interviene una studentessa, neanche troppo
"forzuta", ma tanto basta per aiutare il disabile a scendere. Si riparte, mentre una signora
anziana protesta vivacemente per l'indifferenza dimostrata dai suoi compagni di viaggio.
E' questo tipo di indifferenza che fa paura. Questa insensibilità verso l'altro che nasconde
egoismo, individualismo, persino la pigrizia di non volersi "sporcare le mani" per un paio di
minuti...
E' da qui che prendono vita le peggiori forme di intolleranza, come quella manifestata dai
cittadini di Gorino, frazione di Ferrara, capaci di alzare le barricate e scendere in strada di notte
(vedi foto) per fermare una pericolosa invasione: quella di una decina di donne con i loro
bambini, scappati dalla guerra e dalle persecuzioni, finendo per approdare nel Paese della
paura, l'Italia. Ma non è la paura provata da queste persone, che denotano solo ignoranza e
povertà di cuore, prima ancora che di portafoglio. Fa paura, piuttosto, questo dilagare di
violenza che per ora è solo verbale (vedi le parole dell'insegnante del Marco Polo, liceo
veneziano, che augura la morte a immigrati e musulmani...), ma un giorno chissà.
Fa paura l'intolleranza, perché ci riguarda tutti: chiunque può diventare suo malgrado vittima
dell'intolleranza altrui. Un giorno uno di quei passeggeri del bus, oggi così baldanzosi,
potrebbero avere loro bisogno di un aiuto per scendere (basta ritrovarsi con un piede
ingessato...). E forse si ricorderanno di quella volta che hanno girato la testa dall'altra parte.
Serena Spinazzi Lucchesi
Tratto da GENTE VENETA, n.41/2016
Articolo pubblicato su Gente Veneta
http://www.genteveneta.it/public/articolo.php?id=8869
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