Esercitazione_mappatura_concettuale

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Mappatura dei concetti
La comprensione dei significati è un
processo lento e autonomo e la scuola
può sia favorirlo, sia ostacolarlo.
A. Tifi 2005
Utilizzo del Concept Mapping
Ci sono diversi modi di classificare le mappe concettuali,
essenzialmente in base alla loro struttura e in base al loro
uso…
Lo faremo, in questa seconda esercitazione, in base
all’utilizzo didattico. Se questo è l’obiettivo, piuttosto che
le mappe concettuali, dovremo classificare la stessa attività
di “mappatura dei concetti”:
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in base alla “distanza” dallo stadio in cui ha inizio
l’apprendimento significativo, lungo la linea temporale del percorso
di apprendimento;
in base al grado di autonomia, ricettività o interdipendenzainterattività con cui gli elaborati sono costruiti.
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Recettività – Autonomia - Interazione
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Secondo Ausubel l’apprendimento è recettivo
quando le nuove informazioni sono date al discente
in modo logicamente organizzato e nella loro forma
“definitiva”.
All’opposto, al primo stadio dell’apprendimento c’è la
scoperta autonoma, con una presa di coscienza
delle nuove informazioni indipendente dal docente.
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Recettività – Autonomia - Interazione
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Il termine interdipendenza (positiva) nel “cooperative
learning” indica la percezione dello studente di essere
vincolato ad altri per il raggiungimento di un proprio
obiettivo.
Il concetto di mediazione (dalla teoria dell’Apprendimento
Mediato di R. Feuerstein) indica l’azione di un mediatore
esperto (docente) diretta a stabilire un collegamento tra il
compito di apprendimento e il singolo allievo e alla
conquista dell’autonomia da parte dell’allievo.
Il concetto di collaborazione è generico e in esso possono
rientrare le sopradette e altre forme di interazione
didattica.
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Rispetto al momento in cui inizia la
comprensione significativa…
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La mappatura dei concetti può iniziare prima ancora
che i concetti siano assimilati e collegati tra loro
(organizzatore anticipato);
in alternativa la mappatura può avvenire in
concomitanza all’apprendimento significativo dei
concetti ed essere dinamica;
oppure si può organizzare e rinforzare la struttura
dei concetti chiedendo agli allievi di fare una mappa
concettuale alla fine del percorso didattico.
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Tipi di mappatura dei concetti, da
classificare 1/6
A. L’insegnante presenta e discute anticipatamente
una mappa del modulo che ne rappresenta lo
“scenario” o contesto.
B. Presentazione di una mappa concettuale o
schema che puntualizzi una singola unità o lezione
o parte di essa.
C. Mappa di fine modulo. L’insegnante consegna
una mappa o uno schema complesso che
comprende tutti i concetti rilevanti del modulo
concluso e i loro collegamenti.
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D. Costruzione collaborativa dello scenario all’inizio di un
percorso, attraverso l’esame delle fonti e/o con il
contributo del docente.
E. Zuppe di conoscenza con CmapTools (v4.0 beta):
singoli alunni o piccoli gruppi condividono una lista di
proposizioni – definizioni di concetti che utilizzano come
sostegno per costruire mappe concettuali. La lista si
arricchisce sempre di più di nuove unità di significato
grazie al contributo di tutti. La lista di partenza può anche
essere fornita dal docente. Grazie alle tecnologie il lavoro
può essere sincrono o asincrono (meno problematico).
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F. Impostazione collaborativa di un problema o di una
progettazione. Es. progettazione di un esperimento, di un
ipertesto, di una ricerca. Qualsiasi pianificazione seria
all’interno di un team si deve fondare sulla condivisione di
una struttura concettuale esplicita e la mappa concettuale è
il modo migliore per esplicitarla e condividerla.
G. Sviluppo team project. Un progetto complesso può
necessitare di più strutture concettuali di riferimento che si
evolvano come tracce distinte dello sviluppo del progetto
complessivo, curate da gruppi diversi interagenti. Il modo
migliore per realizzare tali strutture è con un modello di
conoscenza (rete di mappe concettuali).
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H. Costruzione di definizioni. Gli studenti possono
costruire definizioni dei concetti di un dominio di
conoscenza, sia nella fase iniziale del modulo, attraverso
una lettura attenta del testo, sia alla fine del modulo, sulla
base delle mappe concettuali già realizzate (dalla mappa al
testo). In entrambi i casi è preferibile che ci sia la
mediazione dell’insegnante e/o l’interazione con i
compagni, per arrivare a definizioni più accurate e
condivisibili. Le tecnologie consentono di organizzare
automaticamente concetti e definizioni in file
“cruciverba.htm”. Con le stesse definizioni si possono
preparare le “zuppe di conoscenza” (vedi punto E).
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I.
L’allievo costruisce una cmap di presentazione a
fine percorso, con eventuali risorse
J. Costruire mappe e schemi mentre si prendono
appunti
K. Rielaborare appunti e materiali, nello studio
individuale, trasformandoli in mappe concettuali
L. Costruire autonomamente una sintesi della
lezione appena svolta sotto forma di mappa
concettuale.
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M. Dal testo alla mappa. Gli allievi ricevono un testo per
loro completamente nuovo, dal quale devono a) scegliere
una domanda focale, b) ricavare concetti, c) individuare e
adattare frasi legame, d) rappresentare come mappa
concettuale e) ri-verbalizzare oralmente. È importante che
ci sia almeno una fase di revisione critica in questo
processo, per scambio tra allievi e/o mediata dal docente.
N. Gli allievi ricevono una mappa contentente pochi concetti
e qualche nodo privo di etichette (mappa scheletro).
Quindi proseguono nella costruzione di una mappa
concettuale strutturale aggiungendo prima le informazioni
e le esperienze già assimilate, poi le ulteriori che saranno
acquisite durante gli stadi successivi del percorso.
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COSA C’È DA FARE?
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Nello slide seguente tutte le tipologie di mappatura
concettuale che abbiamo passato in rassegna sono
mescolate alla rinfusa in un diagramma cartesiano.
L’obiettivo dell’esercitazione consiste nel disporre in modo
ordinato, nel piano X-Y (che per inciso può essere un altro
tipo di organizzatore grafico della conoscenza), tutte le
attività sui concetti, motivando nel forum le proprie scelte,
difficoltà e perplessità.
La comprensione dei significati è un processo lento e autonomo e la
scuola può sia favorirlo, sia ostacolarlo…
Se ci riusciremo avremo contribuito a creare qualcosa di indelebile e
saremo ricordati per questo
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ATTIVO
1. Classificare le attività in base all’uso e allo stadio dell’apprendimento, usando i tasti freccia.
lettura
sintesi
finale
costruzione
collaborativa
scenario
zuppe di conoscenza
costruzione
presentazione
rielaboraz. appunti
i.a.s.
sintesi
sviluppo mappa scheletro
presentazione anticipata,
presentazione scenario
appunti
lettura sintesi
parziale
impostazione condivisa
problem solving
PERCORSO DI APPRENDIMENTO
sviluppo
team project
2. Salvare nel desktop con iniziali nel nome file
3. Caricare in classe virtuale - contributi
costruzione definizioni
RECETTIVO
MEDIATO
COLLAB.
dal testo
alla mappa
i.a.s. = inizio apprendimento significativo