Transcript all`interno: Serena, la freccia bionda che sconvolge le bocce

all’interno:
Serena, la freccia bionda
che sconvolge le bocce
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Ragazza normale con una passione antica
A soli 18 anni fa incetta di titoli e record
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Luna nuova
VENERDI’ 21 ottobre 2016, n. 74 - anno XXXVII - 1,20 euro
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Bruciano i bungalow di Pra Long
La notte tra martedì e mercoledì
sono andate distrutte sei unità
Il rogo potrebbe essere doloso
L’intervento dei pompieri di tutta la valle
ha evitato che le fiamme si propagassero
alle altre casette con roulotte
OULX - Non si esclude l’origine dolosa per il vasto incendio
che nella notte tra martedì e mercoledì ha distrutto o gravemente
danneggiato sei bungalow nel campeggio Pra Long, in corso
Ortigara 29/c. L’allarme è scattato poco prima delle quattro del
mattino di mercoledì, lanciato da alcuni dei residenti nelle strutture
del campeggio che sorge a monte di Oulx. Le fiamme, che avevano
già attaccato uno dei bungalow in legno che sorgono accanto alle
roulotte, trovando facile esca proprio nelle strutture in gran parte
in legno del complesso residenziale, si sono poi rapidamente propagate ad alcune delle altre abitazioni, sei in totale, per fortuna non
abitate al momento. Le alte lingue di fuoco sono diventate visibili
da lontano ed i vigili del fuoco, intervenuti con numerose squadre,
hanno dovuto lottare per ore per domare il vasto incendio.
(a pagina 24)
Mercurio nei rifiuti, i sindaci vogliono sapere
IL TERMOVALORIZZATORE del Gerbido funzionerà “a singhiozzo” per tre settimane per la presenza di tracce
di mercurio, riscontrate nei rifiuti conferiti nei giorni scorsi.
Ma i sindaci della cintura torinese protestano per la carenza
di informazioni da Trm e Città metropolitana.
(a pagina 2)
ORBASSANO, IL M5S ATTACCA
MARTE
PROFUGHI
in poche parole
di Tiziano Picco
Il trucco dell’urna
Per i disabili soltanto i bagni chimici
L’Asl replica: «Lavori previsti a novembre»
(a pagina 33)
“ExoMars” parla
anche valsusino
Dietro l’impresa il
lavoro di due ingegneri
di Giaveno e S.Antonino
Sale la preoccupazione
a Alpignano e Collegno
Dopo i 300 al Parlapà
altri cento in arrivo
a Villa Cristina?
(a pagina 14)
(alle pagine 27 e 30)
TALMENTE moderno e
fuori dagli schemi che, alla
fine, cade nella solita accusa
preventiva: se vinceranno
gli altri sarà colpa dei loro
imbrogli. L’aspetto anomalo è
che esce dalla bocca di Donald
Trump, rompendo un patto
non scritto che costituisce il
simbolo della correttezza e
dunque della fiducia nelle istituzioni americane. È proprio
la telefonata dello sconfitto
che sancisce la vittoria del neo
presidente. Così come fece Al
Gore nei confronti di George
Bush, quando avrebbe avuto
mille ragioni ad attendere l’esito del lungo riconteggio delle
schede in Florida, nel 2000.
Da noi, invece, ogni volta
che si va al voto rimane
sempre il dubbio che gli altri
abbiano barato, che abbiano
fatto votare anche gli antenati
defunti, che nel meridione (ma
soltanto lì) ci sia stato voto di
scambio. In sostanza, chi vince
è un usurpatore. Così nessuno
deve rendere conto dei perchè
della sconfitta.
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