la replica di bergonzi a buscarini

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Transcript la replica di bergonzi a buscarini

Cara Assessore Buscarini, non era necessario replicare al sottoscritto, visto che non l'ha neppure
nominata. Non sono affatto entrato in una "diatriba tra il Comune ed un privato cittadino", né
ovviamente "invito l'amministrazione a violare la legge", come inopinatamente afferma. Non ho
parlato del gestore, ma della struttura, della Sua storia, che comincia nel 1930 nello stesso luogo
dove sorgeva "l'Osteria del Baracchino" oltre 100 anni prima, come risulta dalle mappe che ho
mostrato oggi. E' sufficiente leggere, invece di interpretare a proprio piacimento con la lente del
livore, quasi avessi compiuto un delitto di lesa maestà, anziché cercare di fare proposte, con l'unico
fine di proporre possibili soluzioni alternative, ma sempre nel pieno e totale rispetto della legge, che
è stucchevole ricordare, che ovviamente deve essere uguale per tutti.
Né sto sostenendo la causa del gestore, come ancora afferma con foga, prendendo purtroppo una
ulteriore cantonata (peraltro, se come dice, il Baracchino "è privo di concessione da cinque anni e
costituisce un abuso perché ampliato senza alcuna autorizzazione, che comunque non avrebbe
potuto ottenere perché non rispondente ai requisiti previsti", verrebbe quasi da domandarsi come
mai non si è agito con maggiore tempestività). Ma il mio intervento non ha neppure sfiorato questo
punto, ma il salvataggio della struttura, lo ripeto, sperando che ora lo abbia compreso.
Quanto poi alla Sua "provocazione" gratuita, quanto fuori luogo, di suggerire a tutti i titolari di
pubblici esercizi che lavorano duramente ogni giorno, di rivolgersi al sottoscritto qualora si trovino
in difficoltà, si commenta da sola. Non è di autoreferenzialità, né di contrasti che abbiamo bisogno,
lasciano il tempo che trovano, ma di cercare soluzioni, senza supponenza, accettando di metterci in
discussione e non rifiutando a priori contributi e proposte nell'esclusivo interesse della città.
Buon lavoro