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Fonte: L'Adige | Data: 18/10/2016 | Pagina: 18 | Categorie: A.Ge.S.C.
SINDACATO
Riunione del direttivo nazionale della Uil che ha parlato di istruzione
«Troppi soldi alle scuole paritarie»
Ieri a Trento si è riunito il direttivo nazionale della Uil Scuola.
Per il sindacato sarà la stagione
della «sfida della scuola, contro
il processo di dequalificazione
in atto ed in difesa dell’idea di
scuola dell’autonomia». Criticata la legge di riforma del governo, con l’intento di far emergere «le contraddizioni che rischiano di mettere in crisi garanzie e contrappesi necessari
al buon funzionamento delle
scuole autonome».
Come riferisce il segretario Giuseppe Turi, gli elementi messi
in dubbio sono la libertà di in-
segnamento ed un condizionamento troppo forte da parte
degli esecutivi, a livello sia provinciale che nazionale. L’esperienza di Trento, continua Turi,
ha un significato particolare
perché banco di prova della
Buona Scuola emblematico,
che può essere utile anche a livello nazionale: «le anticipazioni nazionali vengono fatte come laboratorio a Trento. Questo laboratorio avrebbe partorito la cosiddetta Buona Scuola
e noi qui oggi veniamo invece
a parlare di laboratori “cattivi
consiglieri”». In materia di con-
corsi, ad esempio, che «dovrebbero servire a far lavorare i docenti ma che evidentemente,
con classi ancora vuote, si sono dimostrati mal calibrati», la
Uil di Trento porta la proposta
di un sistema più snello di concorsi «per titoli - che sono una
maggior garanzia in quanto
frutto di esperienza- anziché
per esami, in base ad un’offerta
adeguata al territorio».
Nella valutazione negativa rispetto alla buona scuola, al
centro delle vertenze in atto
c’è la critica all’invasione di
campo della legge in materia
Documento generato da Giusi Vianello il 18/10/2016 alle 14:29:09
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di contrattazione: «Le leggi le
fa il parlamento sulla base di
mediazioni politiche. Il contratto invece è una norma condivisa dalle parti che mette le valutazioni della politica in contatto con la realtà. Stiamo lavorando per riportare alla contrattazione le sue prerogative
e lasciare alla legge quello che
è della legge».
Nella finanziaria appena
approvata, Turi evidenzia
inoltre la troppa attenzione
data alle scuole paritarie
rispetto alle scuole statali:
«La nostra preoccupazione
La protesta del maggio scorso da parte dei precari e degli studenti
sono i soldi che vanno alle
scuole paritarie. Il rischio è
la scuola vista come
business ed un mercato a cui
attingere». In questo senso
corpo docente e sindacati,
«attraverso un forte
controllo, possono essere
anticorpi per evitare gli
errori, ma questa 107 gli
anticorpi sembra eliminarli
anziché introdurli».
N. V.
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