19dic16 - Uil Scuola Piemonte

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Note in UIL
Uil Scuola-Torino
Via Bologna, 11
Tel. 011/24.17.132
Fax 011/24.17.137
19 Dicembre 2016
da affiggere all'albo sindacale della scuola, ai sensi dell'art. 25 della legge n. 300 del 20.5.70
A TUTTE LE RSU E DELEGATI DELLA UIL SCUOLA
A TUTTO IL PERSONALE DOCENTE E A.T.A.
Oggi pomeriggio l’incontro con il ministro Fedeli
Turi: il contratto deve correggere gli errori della legge
UIL: abbiamo un accordo con il Governo per questo. Partiamo da qui
«E’ il contratto che deve modificare gli errori della legge. Abbiamo un accordo con il Governo per
questo. Partiamo da qui»
E’ questa in sintesi la posizione della Uil scuola illustrata oggi dal segretario generale, Pino Turi,
nel colloquio con il ministro dell’istruzione Fedeli.
Un incontro franco, durato una mezz’ora.
Nessuna ‘lista della spesa’ per la Uil Scuola, ma la definizione di un metodo di lavoro all’insegna
della correttezza e della disponibilità, concordato con il ministro –ben orientato e determinato a
risolvere concretamente i problemi, osserva Turi - che ha dichiarato la propria volontà di ricucire
un rapporto positivo con il mondo della scuola.
Mobilità (chiamata diretta), utilizzo del salario accessorio (bonus docenti), valutazione del
personale docente e dirigente, formazione: sono le materie che la legge ha sottratto alla
contrattazione e ad essa vanno ricondotte. Riguardano tutti i lavoratori della scuola: dirigenti;
docenti; personale ATA che rappresentano l’elemento costitutivo della scuola dell’autonomia.
Bisogna ristabilire gli equilibri dei rapporti decisionali, in funzione delle norme costituzionali, tra
organi monocratici e organi collegiali della scuola. Questo – aggiunge Turi – è il nucleo della
questione.
Il contratto – ribadisce Turi – deve agire su questi temi che hanno ricadute sul lavoro delle persone
e riflessi diretti sull’efficienza del sistema scolastico.
Riguardo poi all’attuazione delle deleghe previste dalla legge 107, attraverso sinergie, condivisioni
ed anche una eventuale proroga dei termini, si potranno individuare gli strumenti utili per la
soluzione dei problemi aperti, come quello del reclutamento che resta l’obiettivo fallito della legge
stessa.