xxviii t.o. stamp. - Parrocchia di Montefalcione

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VITA PARROCCHIALE
Lunedì 10
Martedì 11
Mercoledi 12
Giovedi 13
Venerdì 14
Sabato 15
Memoria di
Santa Teresa
d’Avila
Domenica 25
XXIX del tempo
ordinario
Ore 20.30 Incontro
coro
Ore 20.30 Incontro
giovani coppie
Ore 19.45 Adorazione
Eucaristica
Ore 20.30 Santo Rosario
per le famiglie in San
Giovanni
Ore 15.30 Catechismo
per bambini scuola
elementare in Oratorio
Prossimi appuntamenti
26 ottobre inizio catechismo in
preparazione alla Cresima
ragazzi scuole medie; ore 19.00
in oratorio
9 novembre inizio corso in
preparazione alla Cresima per i
ragazzi scuole superiori ore 19.00
in oratorio
Parrocchia
Santa Maria Assunta
Montefalcione
9 ottobre 2016
XXVIII domenica del tempo
ordinario
Orario Sante Messe:
ore 8.30 Monastero
Ore 10.30 Santuario
Ore 19.00 San Giovanni
È possibile consultare il programma
anche sul sito parrocchiale
www.parrocchiadimontefalcione.it
Và in pace!
Dal vangelo secondo Luca
Lungo
il
cammino
verso
Gerusalemme, Gesù attraversava la
Samarìa e la Galilea. Entrando in un
villaggio, gli vennero incontro dieci
lebbrosi, che si fermarono a distanza e
dissero ad alta voce: «Gesù, maestro,
abbi pietà di noi!». Appena li vide,
Gesù disse loro: «Andate a presentarvi
ai sacerdoti». E mentre essi andavano,
furono
purificati.
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò
indietro lodando Dio a gran voce, e si
prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi,
per ringraziarlo. Era un Samaritano. Ma
Gesù osservò: «Non ne sono stati
purificati dieci? E gli altri nove dove
sono? Non si è trovato nessuno che
tornasse indietro a rendere gloria a
Dio, all’infuori di questo straniero?». E
gli disse: «Àlzati e va’; la tua fede ti ha
salvato!».
Il Maestro conferma la bontà della fede di
uno straniero, doppiamente escluso da tutti
escluso come lebbroso, condannato dal suo
peccato alla malattia peggiore possibile ed
escluso in quanto Samaritano, membro di
un popolo bastardo, infedele alla Legge
Un uomo – come gli altri nove – che
accetta le disposizioni della Legge: sia
la separazione, il fermarsi a distanza di
fronte a un uomo sano sia la verifica
richiesta presso il sacerdote che
autentica e conferma la guarigione
accetta una Legge che lo tiene legato
alla sua situazione di lebbroso, di
escluso
La novità è l’incontro con Gesù,
l’invocazione, con i suoi amici, rivolta a
questo rabbino, la fiducia piena si vede
dal fatto che partono decisi, obbedendo
al suo comando corrono dal sacerdote,
convinti della potenza salvifica delle
parole del Maestro non dubitano che lui
possa donare loro una vita nuova, far
rifiorire la speranza
Unicamente il Samaritano sente il
bisogno di tornare indietro, la conferma
del sacerdote può aspettare, e con essa
la liberazione ufficiale dal male la fede
gli dice che quel rabbino che cammina
per una regione “pagana” è dono di Dio
va ringraziato perché manifesta la
tenerezza dell’Altissimo proprio verso
gli ultimi
Uno straniero sente il bisogno di dire
grazie all’uomo inviato come Messia
altri, prima di lui, come Naaman, il
generale della Siria, avevano ottenuto la
salvezza dono gratuito perché non
rinchiuso nel piccolo popolo che celebra
nel Tempio di Sion il Dio vivente è per
tutti i popoli della terra, si prende cura di
ogni uomo
La fede germoglia e fiorisce anche nel
terreno che sembrava ricoperto di rovi
anche lontano dai solchi con tanta fatica
lavorati; il Seminatore della Parola che
salva non è avaro nel gettare la grazia che
risana conferma e alimenta la fiammella
della fede perché possa illuminare come
fuoco deciso
Un richiamo alla Chiesa dei primi tempi
che parte da Gerusalemme per il mondo e
non pone confini limitati nella sua azione
di salvezza: testimoni del dono per tutti, un
richiamo alla Chiesa del terzo millennio, di
raggiungere le periferie della storia
dovunque ci sono cercatori di Dio che
ripongono la loro speranza in Cristo