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INCOMING
Cara Roma,
puoi fare di più
Roma capoccia, nel bene e nel
male: destinazione di punta del
nostro incoming, la Capitale
viaggia a corrente alternata. La
conferma arriva da alcuni importanti operatori ricettivi.
A detta di Chiara Gigliotti, general manager di Carrani Tours,
«Roma regge molto bene: le presenze da giugno ad oggi sono in
crescita. E la buona tenuta è
frutto della volontà dei t.o. che
stanno lavorando molto bene
sul branding e sulla qualità dei
servizi. Come città direi che sta
migliorando l’accoglienza alberghiera, non certo la giungla micro B&B, così come è ottima
l’organizzazione del sistema
museale del Vaticano». C’è da lavorare, invece, sulle aree archeologiche: «Da Comune e Sovrintendenza – afferma – ci aspettiamo uno sforzo logistico-organizzativo in più, con un impegno anche nei sistemi tecnologici per il booking, ancora poco
perfomanti».
Guy Luongo, direttore generale
di Albatravel non ha dubbi: «Roma sta tenendo bene per lo sforzo degli operatori che lavorano
per mantenerla appetibile, anche con una drastica riduzione
della profittabilità. È spiacevole
ammetterlo, ma la città sta beneficiando della crisi di competitor come Parigi e Londra che
subiscono i contraccolpi del terrorismo. Più in generale, però, la
nostra Capitale continua a soffrire e peggiorare nella pulizia
delle strade, anche per colpa degli stessi romani. Per fortuna il
nuovo assessore al Turismo,
Adriano Meloni, conosce bene il
settore ed è sensibile alla riqualificazione di Roma».
Analitica la riflessione di Sandro
Saccoccio, direttore marketing di
Gartour: «Negli ultimi mesi Roma è migliorata nella fruibilità
dei siti storici: musei più accessibili, più attenzione al turista,
maggiore sicurezza anche in Vaticano. Sta migliorando molto
l’aeroporto di Fiumicino, soprattutto nella zona arrivi con 20 postazioni immigration al posto di
tre. Ciò che non è migliorato è
l’abusivismo e la pulizia della
città: alcune strade turistiche sono molto sporche. Mentre sul
fronte sicurezza, certe zone nevralgiche come Termini non sono state bonificate».
A.L.
N. 29bis 13 ottobre 2016 I ATTUALITÀ
ENIT Le strategie
dell’Agenzia tra social
network e supporto
ai player della filiera.
Pianificati 40 workshop
Motori accesi per la nuova Enit
che, sotto la guida del presidente
Evelina Christillin (nella foto) e
dei consiglieri Antonio Preiti e Fabio Lazzerini, affida al direttore
esecutivo Gianni Bastianelli la
messa in campo di alcuni azioni
incisive per la stagione 2017. Prima
tra tutte, una grande campagna
social per il lancio del concorso
legato al nuovo logo. Contestualmente sono stati attivati rapporti
più stretti con i social team di tutte
le regioni che, già da tempo, presidiano il mercato online. Una
condivisione di strategie – coordinati dalla nuova responsabile
digital Roberta Milano – per uniformare anche i messaggi del
brand Italia.
Sempre in queste settimane
si sta lavorando sulla web community per avviare operazionilampo su singoli eventi, per dare
alla macchina promozionale dell’Enit quella reattività in linea con
le tempistiche del web.
Entro l’anno verranno, poi, potenziati i rapporti con alcuni uffici
Ice all’estero e con le ambasciate
di alcuni Paesi per realizzare delle
utili “antenne” operative, tali da
captare in anticipo le tendenze
dei viaggiatori dei diversi
mercati.
Un focus particolare è dedicato al segmento dei repeater, per
cui l’Enit intende pianificare operazioni
in partnership
con vari attori
della filiera turistica, in particolare opera-
L’Italia rafforza il brand
per catturare i repeater
tori, compagnie aeree, vettori
ferroviari e compagnie crocieristiche. Su questo fronte, proprio
alcuni giorni fa Bastianelli ha annunciato la volontà di promuovere l’Italia attraverso le crociere.
«Da parte nostra – ha detto all’Italian Cruise Day di La Spezia –
abbiamo voglia di promuovere
l’Italia attraverso le crociere, ma
dobbiamo lavorare insieme con
tutta l’industria. Chi viene da
lontano vede Francia, Italia e
Spagna come qualcosa di unico:
perché non pensare a iniziative
che ne promuovano il territorio
proprio attraverso le crociere?».
Sempre per i repeater c’è
una strategia da mettere in
campo insieme ai vettori in grado
di assicurare quell’intermodalità
(treno+bus) in grado di rilanciare l’incoming che coinvolga centri minori, borghi
decentrati e quell’entroterra
del nostro territorio troppo
spesso ignorato. E questo perché chi viene in Italia,
e poi ci ritorna, sono
soprattutto i viaggiatori provenienti
dai grandi mercati
di riferimento –
Germania, Usa e Giappone – dove
il brand Italia può giocare la carta
dell’affezione e della notorietà
delle sue eccellenze.
Ci sono poi i workshop tematici: l’Enit ha già pianificato
almeno 40 incontri B2B da organizzare nei bacini-chiave tra Europa, Oriente e Stati Uniti dedicati
ai prodotti incoming di punta
(arte, mare, montagna, eventi e
congressi). Mentre per le fiere
internazionali, l’Enit conferma
una riduzione delle presenze,
passando dalle trenta alle dieci
partecipazioni con stand istituzionali, che privilegerà eventi di
grande impatto come il Wtm di
Londra e l’Itb di Berlino. Uno
sforzo promozionale a tutto campo che seguirà tre linee-guida
condivise e decise nel Piano triennale dall’attuale vertice dell’Enit:
tecnica, comunicazione e brand
da declinare al meglio per riconquistare una reputation di alto
livello tra i vari target. Un buon
viatico in tal senso è sicuramente
il recente riconoscimento conquistato dall’Italia a Las Vegas,
insignita del titolo di Best Country
Worldwide ai The Times & Sunday
Times Travel Awards 2016.