XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

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Transcript XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

Anno VII, n. 35
Venezia, 8 ottobre 2016
XXVIII Domenica
del Tempo Ordinario
2Re 5,14-17
Sal 97
2Tm 2,8-13
Lc 17,11-19
Intenzioni delle S. Messe
A
SS.
Redentore
A
Domenica 9, ore 18.30: deff. Santo e MaA
rianna
A
Martedì 11: deff. Santo e Marianna
Mercoledì 12: deff. Angelina, Maria, Enza
A
Giovedì 13: def. Giorgio
A
Venerdì 14: deff. Giovanni e Rosetta
A
S. Eufemia
Martedì 11: def. Luciano
A
Sabato
15: deff. Ida, Giobatta e Carmela
A
S. Gerardo Sagredo
A
Mercoledì 12: deff. fam. Greco, Di Saverio,
A
Cavallerin
Giovedì 13: deff. Francesca, Alessandra
A
Venerdì
14: deff. Antonietta, Teresa, Franco
A
Sabato 15: deff. Gemma, Gildo
A
A
AVVISI PARROCCHIALI
A
S. Eufemia
 Lunedì 10: servizio Betania
 Domenica 16: ritiro dei bambini di IV
elementare al SS. Redentore, dalle ore
11.30
S. Gerardo Sagredo
 Riprende la Messa il martedì
AVVISI DELL’UPG
 Sabato 8, ore 16.00 in Seminario Patriarcale: inizio dell’itinerario di formazione
per gli animatori dei gruppi di ascolto sul
Vangelo secondo Luca (rel. don F. Favaro).
Prosegue: sabato 15, 22, 29 ottobre.
 Mercoledì 12, Pastorale universitaria,
apertura anno accademico: ore 17.00,
momento introduttivo presso la chiesa parrocchiale di S. Moisè e, poi alle 18.00 nella
Basilica di S. Marco, S. Messa presieduta
dal Patriarca Francesco.
 Sabato 18, ore 7.30, Pellegrinaggio
Mariano del 1° sabato del mese, dalla
chiesa dei Gesuati alla Basilica della Salute,
presieduto dal Patriarca Francesco.
 Sono ripresi gli incontri di catechesi
dei bambini e ragazzi, secondo luoghi e
orari indicati.
 Mercoledì 12, dalle 16.00 alle 18.00, si
svolgerà la 4a edizione di ORIEN...TARSI,
itinerario storico, artistico, religioso e sportivo alla scoperta delle sculture esterne a
Venezia
 Altri avvisi UPG: vedi in 2a pagina
L’UOMO, GLORIA DI DIO
La lebbra, al tempo di Gesù, era considerata più che una malattia; era vista
come il simbolo del peccato. Per questo
il lebbroso è separato da Dio e dagli
uomini, persona da tenere lontano. Invece Gesù entra nel villaggio, si fa incontrare dai lebbrosi che chiedono
compassione per la loro vita emarginata,
senza speranza. I malati non sono solo i
dieci lebbrosi, ma tutti coloro che li escludono in nome della Legge. È la loro
visione di Dio che deve essere purificata. Gesù è mandato a tutti, perché tutti
scoprano il senso della loro vita, lungo il
cammino su questa terra.
Uno solo dei dieci lebbrosi guariti, unzdfadfgadfadgagdafg
samaritano, ritorna a ringraziare Gesù. Ma il Maestro ha ancora qualcosa di importante da insegnare a tutti: “Non
si è trovato nessuno che tornasse indietro a rendere gloria a Dio, all’infuori di
questo straniero?”. Gesù non sembra preoccupato della mancanza di riconoscenza dei nove, ma desidera che l’uomo sia consapevole di essere amato da
Dio, gratuitamente e sempre. Questa è la fede che salva, che apre cioè la vita
alla speranza. “La gloria di Dio è l’uomo vivente” (S. Ireneo).
Scrive papa Francesco: “L’amore autentico è sempre contemplativo, ci
permette di servire l’altro non per necessità o vanità, ma perché è bello, al di
là delle apparenze. Il povero, quando è amato, è considerato di grande valore, e questo differenzia l’autentica opzione per i poveri da qualsiasi ideologia,
da qualunque intento di utilizzare i poveri a servizio di interessi personali o
politici. Solo a partire da questa vicinanza reale e cordiale possiamo accompagnarli adeguatamente nel loro cammino di liberazione. Soltanto questo
renderà possibile che i poveri si sentano, in ogni comunità cristiana, come a
casa loro. Non sarebbe , questo stile, la più grande ed efficace presentazione
della buona novella del Regno” (Evangelii gaudium, n. 199).
Fra Luciano
4 ottobre
In cordata
In occasione dell’apertura dell’anno pastorale le tre
comunità della Giudecca si sono date appuntamento nella chiesa del Redentore per celebrare insieme l’inizio ufficiale delle attività.
Anche quest’anno, in un’atmosfera ancora più ricca di
meditazione sottolineata dalle vibranti note del violino e
del coro UPG, uniti al parroco e a tutti i frati, assieme al
rappresentante dei Salesiani, all’abate dei Benedettini e al
priore dei Domenicani con i fedeli della Giudecca e di
Sacca Fisola, nel ricordo di quel Santo, co-patrono
d’Italia e tanto caro in quest’isola affidata alle cure dei
frati, “minori” perché “umili” per volere del fondatore
come ha ricordato p. Genuin Ministro della Provincia
Veneta che ha presieduto la celebrazione, abbiamo pregato per il rinnovo dei voti degli appartenenti agli ordini
francescani e abbiamo assistito al caldo saluto e passaggio di consegne del guardiano (ri)entrante p. Leopoldo
ed uscente p. Fabio.
Un invito, per il tempo che ci è affidato, ad assumere
uno stile di vita umile e missionario. Pace e Bene.
Tre nastri colorati riuniti con un nodo portati lungo la
navata all’altare da alcuni bambini e dai loro educatori
hanno simboleggiato le tre parrocchie animate da colori
anche differenti, ma riunite in un unico Credo.
Benvenuto, fra Leopoldo!
Si potrebbe dire: bentornato! Dalla lontana Ungheria
arriva, dopo 15 anni, fra Leopoldo Ingegneri. Sostituisce,
come guardiano della fraternità del SS. Redentore, fra
Fabio Squizzato, che parte per la Georgia, chiamato a
dare vita ad una nuova fraternità cappuccina.
Diciamo grazie al Signore perché, attraverso questi
fratelli, continua a manifestare il suo progetto di amore
per l’umanità intera.
Durante la celebrazione sono stati seminati dai rappresentanti dei vari gruppi alcuni piccoli semi che uniti
all’acqua versata da p. Luciano porteranno, a Dio piacendo, molti frutti.
Grazie fra Fabio !
Giovedì sera, l’UPG riunita al SS. Redentore in festa,
ha voluto salutare ufficialmente anche fra Fabio. Alle
18.30 fra Fabio ha presieduto la s. messa porgendo a
tutti i suoi saluti, è seguito un
momento di festa con tutta
la comunità.
Un caloroso grazie da parte di tutti per esser stato fra
noi come “uomo di Dio” e
quindi “amico degli uomini”e per aver camminato con
noi in questi due anni.
Grazie fra Fabio ti giungano i nostri rinnovati e più sinceri auguri uniti alla nostra preghiera per il tuo nuovo incarico missionario in Georgia.
La festa è continuata in patronato che è stato reso vivo da una moltitudine festosa di adulti e dai bambini impegnati in miniolimpiadi.
E dopo il pranzo, una simpatica partita a pallone tra
padri col cingolo e senza contro ragazzi. Anche questi
sono segni di collaborazione e unità.
Un sentito ringraziamento a tutti coloro che hanno
contribuito a rendere la festa più bella.