Visualizza in PDF

Download Report

Transcript Visualizza in PDF

10
PRIMO PIANO
Venerdì 14 Ottobre 2016
Dopo Oderzo spunta anche il caso di Musile. E la pasionaria Dal Lago lascia il partito
Unioni gay, la Lega è in panne
In Veneto la polemica interna travolge il vice di Zaia
RAFFAELE PORRISINI
L
e unioni civili tra
coppie dello stesso
sesso aprono un nuovo fronte interno alla
Lega Nord. È il Veneto la regione dove si registrano le
maggiori scosse telluriche a
questo livello, perché lì due
sindache con le camicie verdi si sono permesse di non
seguire l’indicazione del
segretario federale Matteo
Salvini che aveva intimato
a tutti gli amministratori
di partito di disobbedire a
quella che ritiene una legge
sbagliata e non applicarla di
persona, scaricando il problema (e la responsabilità)
su un funzionario comunale
qualsiasi.
Insomma, per Salvini i
sindaci della Lega di fronte
a una coppia omosessuale che chiede l’applicazione della legge sulle unioni
gay, dovrebbe lavarsene le
mani.
Negli ultimi giorni ha
fatto molto discutere il caso
di Oderzo, comune nella
Marca Trevigiana amministrato dalla leghista Maria
Scandellato.
Lei ha certificato il Sì civile tra due uomini, motivo
per cui è stata duramente
attaccata dallo stato maggiore del Carroccio, a partire dal segretario nathional
della Liga Veneta, Gianantonio Da Re, che è pure lo
storico ex segretario trevigiano, fino allo stesso Matteo Salvini che ha liquidato
la questione dicendo che «se
la sindaca scientemente si è
prestata a questo giochino
sicuramente ha poco a che
fare con la Lega».
Si è quindi parlato anche
di un rischio espulsione per
la Scandellato, ma dato che
il problema appare ben più
diffuso è probabile che si
trovi una soluzione di mediazione.
Ieri è infatti scoppiato un altro caso simile,
questa volta a Musile nel
Basso Piave, in provincia di
Venezia.
Lì la sindaca in questione
è Silvia Susanna, leghista
pure lei e molto vicina a
Gianluca Forcolin, vice
di Luca Zaia in Regione
nonché ex sindaco proprio di
Musile e già parlamentare.
L’unione incriminata è
stata celebrata tra due
donne a inizio ottobre nel
silenzio generale, peraltro
con l’avvallo della sezione
locale leghista alla quale la
Susanna si era rivolta per
chiedere chiarimenti; non
bastasse, le due signore una
volta unite in Municipio si
sarebbero pure iscritte al
Carroccio.
Ora Forcolin, tirato in
ballo, difende la sua sinda-
ca dicendo che un
amministratore
deve applicare la
legge, anche se lui
avrebbe fatto obiezione di coscienza.
Chi si trova in
forte imbarazzo è
il leader regionale
Da Re, che prima
ha paventato sfracelli sul caso Oderzo e adesso che a
Musile è coinvolto
un pezzo da novanta come Forcolin
sceglie di mandare tutto in vacca:
«Facciano quello
che vogliono, la
linea del partito è
un’altra» si sfoga
con il Gazzettino.
Le tensioni però continuano ad affiorare. Un
pezzo di storia della Lega
Nord come Manuela Dal
Lago ha addirittura deciso
Gianantonio Da Re, Matteo Salvini e Luca Zaia
di abbandonare il partito
scegliendo di non rinnovare la tessera. «Non ne condivido la svolta impressa da
Salvini, nazionalista e lepe-
nista, così come non mi sono
piaciuti gli insulti a Ciampi
nel giorno della morte.
Non mi riconosco più nella
linea politica, voglio sentir-
mi libero e per farlo
non posso avere in
tasca la tessera della Lega» ha detto al
Corriere del Veneto,
schierandosi poi dalla
parte delle sindache
di Oderzo e Musile.
La Dal Lago non è
una qualunque dalle
parti del Carroccio:
è stata presidente
della Provincia di
Vicenza, presidente
della Liga Veneta per
diversi anni, deputata e pure esponente
del triumvirato composto anche da Roberto Maroni e Roberto Calderoli che
aveva preso in mano
il partito dopo la rocambolesca defenestrazione
di Umberto Bossi fatta a
colpi di scandali e inchieste
giudiziarie.
© Riproduzione riservata
Cassa depositi e prestiti spa
BUONI FRUTTIFERI POSTALI garan dallo Stato italiano
BFP ORDINARIO VENTENNALE ­ SERIE TF120A160218
• durata massima: 20 anni dalla data di sooscrizione
• riconosce gli interessi a parre dal 12° mese successivo
alla data di sooscrizione
Tassi nominali annui lordi (%)
Anno
Tasso (%)
Anno
Tasso (%)
Anno
Tasso (%)
Anno
Tasso (%)
1
0,01
6
0,15
11
0,30
16
0,60
2
0,01
7
0,15
12
0,40
17
0,60
3
0,01
8
0,30
13
0,40
18
0,60
4
0,15
9
0,30
14
0,40
19
0,60
5
0,15
10 0,30
15
0,40
20
0,60
BFP DEDICATO AI MINORI ­ SERIE TF118A160218
• intestabile solo ai minori da 0 a 16 anni e mezzo
• scadenza al compimento del 18° anno di età
• offre un capitale rivalutato in funzione dell’età del minore
AVVISO
DI
Cassa deposi
e pres
società per azioni
Via Goito, 4
00185 Roma
Capitale sociale
€ 3.500.000.000,00 i.v.
• Iscria presso CCIAA di
Roma al n. REA 1053767
• C.F. e iscrizione al
registro delle imprese di
Roma 80199230584
• Parta IVA 07756511007
al momento della sooscrizione
(G.U. n. 40 del 18­02­2016)
www.cdp.it