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venerdì 14 ottobre 2016, 10:30
BRICS: alla ricerca di un nuovo protagonismo
A dare una mano ci pensa la Russia che cerca di confermarsi il Paese traino della politica estera del gruppo
di Redazione
I leader delle principali potenze emergenti, i cosiddetti BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica), si riuniranno nel
weekend per il loro annuale summit che si tiene quest’anno in India. La riunione si tiene in un momento nel quale
questi Paesi, che sembravano destinati a una corsa inarrestabile, vivono difficoltà economiche (in particolare Brasile e
Russia) e, alcuni di loro, vedono il loro peso politico diminuito (l’unico Paese forte del gruppo resta la Russia). I BRICS
rappresentano il 53%per cento della popolazione mondiale e qualcosa come 16mila miliardi di dollari di Pil. La loro
riunione annua si tiene dal 2011 e ha lo scopo di controbilanciare l'Occidente negli affari mondiali. Nel vertice che si terrà a
Goa solo l’India si presenta forte di una robusta crescita economica, che per il 2016-17 è prevista al 7,6 per cento,
secondo le proiezioni del Fondo monetario internazionale. Nessuno degli altri Paesi può vantare un risultato simile. La
Russia e il Brasile sono recentemente precipitati in recessione, il Sudafrica è riuscito finora a evitarla per un
soffio ma la situazione del Paese è molto problematica, non solo in termini economici, anche politici e per il diffuso
malessere sociale. La Cina continua a crescere - un +6,5 per cento previsto per quest'anno - ma a un livello non
spettacolare come in passato. I leader dei BRICS si confronteranno sulle «prospettive della crescita mondiale, del ruolo
di locomotiva e del contributo dei BRICS a questa crescita», ha dichiarato il Ministro degli Esteri indiano Amar Sinha.
Inoltre: riscaldamento climatico e sicurezza regionale. La Russia, dal canto suo, dovrebbe portare al dibattito la
questione siriana. «Il terrorismo internazionale e il processo di pace in Siria» saranno parte della discussione, secondo
quanto hanno riferito i servizi stampa del Cremlino. L'agenda del vertice BRICS comprende anche la discussione sui modi
per rafforzare il partenariato strategico tra le Nazioni BRICS. I leader hanno intenzione di discutere anche di come
stabilizzare l'economia globale e la finanza, per migliorare l'architettura della governance globale. Al termine dei
lavori è prevista l’adozione della Dichiarazione e del Piano d'azione di Goa, che determinerà le priorità della cooperazione nel
prossimo futuro, così come altri documenti importanti nel campo della cooperazione economica, finanziaria e umanitaria. A
margine del summit, ci saranno diversi bilaterali tra i leader. Il Primo Ministro indiano Narendra Modi incontrerà il
Presidente cinese Xi Jinping, in un faccia-a-faccia tra due potenze asiatiche che sono spesso in rotta di collisione tra loro.
Modi vedrà, inoltre, il Presidente russo Vladimir Putin. «Putin e Modi devono discutere un'ampia gamma di questioni sulle
relazioni bilaterali, in particolare su commercio ed economia. I leader saranno collegati in videoconferenza con la
centrale nucleare di Kudankulam», per l'inaugurazione di tre reattori, si fa sapere dal Cremlino. La Russia sta passando
alla localizzazione in India della produzione di componenti per centrali nucleari e ha stabilito una cooperazione
Estratto ad uso rassegna stampa dalla pubblicazione online integrale e ufficiale, reperibile su http://www.lindro.it/brics-alla-ricerca-di-un-nuovo-protagonismo/
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tecnologica con New Delhi «nel campo dell'arricchimento dell'uranio». Lo ha dichiarato, nei giorni scorsi, il
Presidente Putin, in un'intervista all'agenzia ‘Ria Novosti’. Il leader del Cremlino ha poi ricordato che la Russia ha concesso
un credito all'India di 3,4 miliardi di dollari, per la costruzione della centrale nucleare di Kudankulam, dove «presto è previsto
il lancio della seconda unità e si sta preparando la costruzione della terza e quarta». L'incontro prevede la sottoscrizione di
un numero di documenti bilaterali, uno anche per la vendita di sistemi missilistici anti aerei S-400 Triumf russi all’India
e l’altro per la produzione di elicotteri. Il vertice sarà l’occasione per la Russia di sfoggiare il suo dinamismo e di
esprimersi come leader dei Paesi Brics in termini di politica estera: i Brics «non accettano la politica di
pressioni esercitate con la forza e della violazione della sovranità di altri Stati» e rifletteranno questa posizione
nella dichiarazione finale di Goa, ha detto Putin a ‘Ria Novosti’ e all'agenzia indiana ‘Ians’. A suo dire, questa posizione «è
particolarmente importante sullo sfondo dei tentativi di una serie di Paesi occidentali di spingere per l'attuazione di propri
approcci unilaterali». «I nostri Paesi», ha proseguito Putin, «hanno approcci simili ai problemi internazionali di attualità,
compresa la crisi siriana e il processo di pace in Medio Oriente». Il Presidente russo ha voluto ribadire che i Brics
confermeranno «il loro impegno comune per il rispetto dei principi fondamentali delle relazioni intestatari, in particolare il
rispetto del diritto internazionale, col coordinamento delle Nazioni Unite». «Il Brics sta cominciando ad agire come
organizzazione globale influente in grado di fornire opzioni alternative per lo sviluppo e la cooperazione, e Goa
dovrebbe contribuire a consolidare questo stato», ha sostenuto, in una intervista all’agenzia cinese ‘Xinhua’,
Vyacheslav Kholodkov, economista dell’Russian Institute for Strategic Studies. Il vertice, ammette l’economista, si
terrà in una situazione complicata. «Quasi tutti i membri del gruppo si trovano ad affrontare alcune difficoltà, che i media
occidentali sta usando per le speculazioni circa il suo imminente collasso». «Quindi, in queste circostanze non facili, il
vertice in India deve trovare il modo di superare le tendenze negative; Brics dovrebbe agire come organizzazione
che difende gli interessi vitali dei Paesi in via di sviluppo», ha detto l'esperto. Secondo il quale i Brics stanno vivendo una
fase di istituzionalizzazione degli strumenti e dei meccanismi di cooperazione. Per il Brasile il nuovo Presidente Michel
Temer, che è subentrato dopo la destituzione di Dilma Rousseff, cercherà di rafforzare rapporti commerciali coni
Paesi del Brics, perché il Brasile si trova ad affrontare la peggiore recessione negli ultimi 50 anni. Secondo il portavoce di
Temer, Alexandre Parola, questo viaggio sarà l'occasione per il Governo di mostrare «un nuovo Brasile», stabile e
responsabile dal punto di vista fiscale, con le sue «opportunità di investimento». L’incontro bilaterale con Modi è volto
rilanciare il partenariato strategico tra i due Paesi. «L'India sta raggiungendo elevati livelli di crescita economica. In un
momento in cui il Brasile sta cercando di tornare ai percorsi di sviluppo sostenibile e alla creazione di posti di lavoro, l'India
è un partner naturale a cui ci rivolgiamo con rinnovata enfasi», ha spiegato Parola. Al centro del confronto: l’agricoltura, le
nuove tecnologie e accordi doganali.
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