Abitudine playoff Sassari vola altissima

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Abitudine playoff
Sassari vola altissima
Dall'esordio in A, sei anni fa, la seconda fase è sempre stata centrata
» SASSARI
Sei stagioni a tutto gas, senza lesinare sorprese e garantendo (
si) dosi massicce di emozioni.
Quella che inizia domani sarà
per la Dinamo la settima stagione consecutiva nella massima
serie, con un fìlotto di partecipazioni ai playoff. Dal 2010, anno
del debutto in serie A, i biancoblù hanno sempre staccato il biglietto per la seconda fase.
Il miglior risultato nella regular season è sinora il secondo
posto della stagione 2012-'13
con 44 punti, alle spalle proprio
di Varese. Quell'anno (unico caso in cui anche i quarti vennero
giocati al meglio di 7 gare) la corsa di una delle squadre biancoblu più forti e amate si spense
però già ai quarti di finale, nella
durissima serie contro Cantù:
tre partite dominate al palazzetto, due perse in volata al Pianella più la famigerata gara 6, quella sospesa più volte per intemperanze del pubblico brianzolo
quando la Dinamo aveva ormai
in pugno match e qualificazione. Invece Cantù portò la serie a
gara 7, in piazzale Segni la tripla
all'ultimo secondo di Brian Sacchetti venne sputata fuori dal
ferro e il campionato dei sassaresi si chiuse tra le lacrime.
Il primo anno di serie A Travis
Diener e compagni chiusero la
stagione regolare con un insperato sesto posto, frutto di una
splendida rincorsa finale e di
una serie di risultati favorevoli
nell'ultimo turno. I ragazzi di
Meo Sacchetti vennero dati immediatamente
"in
pasto
all'Olimpia Milano, che - a sorpresa - dovette faticare non poco per passare il turno: i biancoblù fecero il colpo in Garal,
espugando il Forum, poi la
squadra di Dan Peterson
chiuse la serie in quattro incontri
Nel 2011-'12 l'ottimo
quarto posto in regular
season mise il Banco
di Sardegna di fronte
alla Canadian Solar
Bologna,
potendo
contare sulla bella in casa. Dopo
le vittorie in garal e gara2 (con
la tripla sulla sirena di Drake
Diener), si arrivò a giocare gara3
a Casalecchio con il vento in
poppa. Dopo una lunga rincorsa, un'altra tripla sulla sirena stavolta di Vanuzzo - suggellò il
passaggio del turno nonché uno
dei momenti più emozionanti
dell'intera storia biancoblù. In
semifinale arrivò la sfida contro
la corazzata Montepaschi Siena: un confronto a suo modo
SERIE A
storico, chiuso comunque con
un netto 3-0 per ifuturi campioni d'Italia.
Dopo la delusione con Cantù,
nel 2013-'14 la Dinamo si piazza
quarta e riesce a chiudere il
quarto di finale con Brindisi in
tre gare (dopo una rocambolesca gara2). In semifinale c'è Milano, e il Banco fa ancora sul serio, vincendo due volte ad Assago e trascinando la serie sino a
gara6. Milano vincerà poi lo scudetto.
Il 2014-'15 è l'anno dei
"cannibali": vinte la Supercoppa e la Coppa Italia, la Dinamo
chiude la stagione al quinto posto, ma sembra in calo. Il quarto
con Trento termina 3-1 dopo
l'iniziale 0-1; la semifinale con
Milano è storia (4-3 con la vittoria all'overtime nella bella), la finale con Reggio Emilia è leggenda: il fattore campo viene sempre rispettato (ma in gara6 occorrono 3 overtime), poi in gara? il capolavoro del PalaBigi,
con la vittoria per 73-75 e la con quistadello scudetto.
Lo scorso anno, dopo la rifondazione tecnica e tre diversi allenatori (Sacchetti, Calvani e Pasquini), la Dinamo chiude settima per venire poi spazzata via
da Reggio Emilia con un netto
3-0 nei quarti, (a.si.)
SERIE A