Aggiornamento situazione parassiti Drosophila

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Aggiornamento situazione parassiti
Drosophila suzukii e sanità delle uve
I monitoraggi dello stato fitosanitario delle uve evidenziano una situazione variabile a
seconda delle zone (quota, esposizione) e delle varietà/cloni presenti nei vigneti, oltre che
delle pratiche agronomiche e fitosanitarie.
Le condizioni fitosanitarie, se si eccettuano le uve gravemente colpite dalla peronospora,
sono mediamente buone. Le situazioni più critiche si osservano su quelle uve che, a causa
della compattezza del grappolo e della sottigliezza della buccia, presentano rotture degli
acini. Queste sono parzialmente causate, in alcune situazioni, anche da vespe/calabroni
che, favoriti dalle temperature elevate delle scorse settimane, hanno causato danni agli
acini con le loro mandibole.
L’impressione generale, suffragata anche da osservazioni di diverse casistiche, è che le uve
non vengano danneggiate direttamente dalla Drosophila suzukii (il nuovo moscerino dei
piccoli frutti) ma, in presenza di danni pregressi alla buccia, le ferite sono vie di ingresso per
Drosophile (suzukii ma anche il comune moscerino dell’aceto, D.melanogaster), che
completano l’opera aggravando i danni e causando soprattutto acetificazione a seguito del
trasporto di lieviti e batteri dell’aceto. Le popolazioni della Drosophila suzukii nei vigneti
sono peraltro piuttosto limitate, tendenzialmente più significative in bassa valle e in
prossimità di incolti (per la presenza di rovi e altre piante probabili ospiti). In ogni caso si
tratta di presenze molto più contenute rispetto a quelle che si riscontrano nei mirtilleti. In
alcuni casi sono prevalenti addirittura le Drosophile nostrane.
Viste queste premesse, e in considerazione degli abbassamenti di temperatura che si sono
già registrati, nei prossimi giorni è verosimile che si abbia un calo delle popolazioni di questi
moscerini, e in ogni caso non si prospetta un peggioramento delle condizioni fitosanitarie
delle uve. Pertanto raccomandiamo semplicemente di eliminare i grappoli che presentano
rotture, acetificazioni ecc., effettuare sfogliature in fascia grappolo per favorire la
circolazione dell’aria, ed eventualmente posizionare nelle vigne trappole costituite da
bottiglie innescate con succo di frutta, birra ecc. per attirare vespe e calabroni (es. Tap
trap).
Nelle vigne che presentano un’elevata percentuale di queste problematiche è consigliabile
eventualmente un trattamento con bentonite e zolfo (Sulfurene e altri prodotti registrati
per uso in campo) che ha un effetto positivo sulla sanità dell’uva, assorbendo il liquido, e
può infastidire anche il volo degli insetti.
SI RACCOMANDA INVECE DI NON EFFETTUARE TRATTAMENTI INSETTICIDI. QUESTI NON
SONO RISOLUTIVI PER IL TIPO DI PROBLEMATICA CHE SI RISCONTRA, E COSTITUISCONO UN
INUTILE SPRECO DI MOLECOLE NELL’AMBIENTE CON RICADUTE SUI RESIDUI NELLE UVE.
Aggiornamento maturazione uve
La maturazione delle uve, grazie alle calde giornate di settembre, sta recuperando il ritardo
accumulato durante la stagione vegetativa. Questo ci permette di guardare alla imminente
vendemmia con fiducia, in quanto la gradazione zuccherina è di tutto rispetto e si sta
avvicinando alla media degli ultimi anni. Entro una decina di giorni la maturazione sarà
completa e nelle zone più precoci si potrà dare inizio alla raccolta tradizionale, mentre l’uva
raccolta in cassetta per la produzione di sforzato è già nella fase operativa.
Cimice asiatica bruno-marmorizzata (Halyomorpha halys)
La nuova cimice asiatica bruno-marmorizzata è stata ormai riscontrata nella nostra
provincia in diverse località, anche se al momento le catture sono sporadiche e non si
riscontrano danni alla frutta. Le catture quest’anno sono tutte concentrate in queste ultime
settimane: presso la Fondazione Fojanini si sono osservate ninfe a diversi stadi di sviluppo
(stadi giovanili) e adulti soprattutto negli ultimi 15 giorni. Si è notato che la cimice gradisce
particolarmente le olive (un paio di piante dietro la nostra struttura vengono
sistematicamente bersagliate, e le olive presentano già dei danni). Pertanto, senza voler
essere eccessivamente allarmistici, invitiamo a fare attenzione all’eventuale presenza di
cimicioni nei giardini, frutteti e coltivazioni le più diverse (la cimice attacca
indifferentemente piccoli frutti, pomodori, altre orticole, mais, ciliegie, prugne, mele,
pere, kiwi, olive, probabilmente anche l’uva), causando con le proprie punture
suberificazioni (specie di butterature) sulle mele, deformazioni, decolorazioni,
svuotamenti, rotture della buccia su altri frutti. Il fatto di riscontrarne ripetutamente in
questi giorni, anche se non con numeri altissimi, non è sicuramente di buon auspicio. Gli
adulti andranno a svernare in ripari vari (magazzini, sottotetti ecc.) e saranno pronti a
reinfestare le colture la prossima primavera. In questa stagione si osservano anche cimici di
altre varie specie invadere campi e giardini. Questo potrebbe essere causato dalla presenza
di tappeti erbosi poco appetibili, tendenzialmente secchi a causa del clima delle scorse
settimane, per cui le cimici vanno a visitare vari frutti trovandoli succosi e appetibili. La
presenza di queste cimici non è un fenomeno particolarmente grave, ma essendo dotate
comunque di apparato boccale pungente succhiante, potrebbero causare punture
occasionali su vari frutti.
Attenzione invece all’Halyomorpha halys sulle mele,
specialmente quelle a raccolta tardiva (Fuji, e ancor più Pink Lady).
Ninfa della nuova cimice bruno-marmorizzata su foglia di melo; a destra adulto (15-16 mm)
Cimici con le quali può essere confusa Halyomorpha halys
Nezara viridula 14-16 mm
Dolycoris baccarum 10-11 mm(piccola!)
Rhaphigaster nebulosa, 15-16 mm, la più somigliante alla cimice marmorizzata. Si noti che sul lato
ventrale questa cimice presenta una forte spina, assente in Halyomorpha halys.
Carpocoris purpureipennis, 12-14 mm
Coreus marginatus 13-15 mm
Si ringraziano Paride Dioli del museo di Storia Naturale di Milano e Paolo Culatti di ERSAF-Servizio
Fitosanitario Regionale per la gentile collaborazione