L`indigena cimice grigiastra e quella asiatica

Download Report

Transcript L`indigena cimice grigiastra e quella asiatica

L’indigena cimice grigiastra e quella
asiatica
Dalla fine della scorsa primavera, diversi frutticoltori siciliani, sulla scorta delle informazioni e delle
immagini riportate da riviste, quotidiani e televisioni, hanno ritenuto di avere rinvenuto l’esotica
cimice Halyomorpha halys. L’esame degli esemplari pervenuti nel nostro Dipartimento e di quelli
catturati nel corso di sopralluoghi effettuati nei frutteti (pereti, meleti e pescheti) delle falde
dell’Etna in cui erano state catturate, o avvistate, le presunte cimici asiatiche, ha consentito di
accertare che, in tutti i casi, si trattava della indigena cimice Rhaphigaster nebulosa. La vaga
rassomiglianza fra le due specie ha indotto in errore i frutticoltori, giustamente preoccupati poiché
la Cimice asiatica, che nelle aree d’origine è un fitomizo occasionale dei fruttiferi e della soia, vive a
spese di 300 piante ospiti; negli USA, dove è stato segnalato nel 2001, è diffuso in molti Stati nei
quali crea seri problemi fitosanitari su ornamentali e su colture agrarie arboree ed erbacee. In
Svizzera, dove la Cimice è stata ritrovata nel 2007, svolge una generazione annua e non rappresenta
un problema per le colture. Nel 2014 è stata riscontrata in Romania e in Russia; nel 2015 è stata
segnalata in Austria e in Serbia.
In Italia, dove è stata individuata nel 2012, in Emilia-Romagna, è attualmente diffusa in Lombardia,
Piemonte, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Nel modenese, dove svolge due generazioni
annue, nel 2015, ha causato seri danni ai frutti con le punture di alimentazione che determinano la
cascola o la malformazione delle mele, ovvero la comparsa di zone decolorate e depresse, necrosi e
polpa spugnosa. Nel periodo invernale le Cimici trovano spesso riparo all’interno delle abitazioni,
creando notevoli disagi. L’adulto di H. halys ha il corpo lungo 12-17mm; il dorso è di colore
marmorizzato nei toni del grigio e del marrone; il capo ha forma squadrata; i tarsi posteriori sono di
colore bianco crema e le tibie scure…
Vedi articolo
T
e
r
r
a
c
e
i
n
t
h
e
Luxembourg Garden – Vincent Van Gogh