La sfera nascosta: le origini della biro

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La sfera nascosta: le origini della biro

C’era una volta la fatica di scrivere. Le operazioni erano “intingo, scrivo, asciugo e volto”. C’era un difetto in ogni momento. Il pennino non prendeva abbastanza inchiostro dalla boccetta, questa poteva cadere, tutto si doveva asciugare con la carta assorbente. Ogni elemento doveva essere a portata di mano. Le penne funzionanti costavano molto e ci si accontentava di qualche imitazione, purché facesse il suo dovere. Era un’epoca di crisi, come in tante si presentano di tanto in tanto. Forse, la più grande di sempre, forse la prima di sempre.

Parlando del più e del meno, due fratelli stanno giocando a biglie. Uno è una testa calda e leggera, che fa un po’ di tutto: scrive, dipinge, racconta favole. Ogni volta, però, il pennino lo blocca, gli fa perdere le migliori idee. L’altro è un chimico: le formule diventano elementi e gli elementi cose.

Il fratello artista si lamenta, poi si ferma di scatto. Una biglia che rotola: è solo una biglia che rotola sulla sabbia. Se invece della sabbia ci fosse inchiostro? Se invece della biglia ci fosse una sfera delle stesse dimensioni? Questa è l’ispirazione (pardon, l’invenzione) della biro, che oggi Google festeggia con un doodle dedicato all’ungherese Ladislao José Biro.

Pubblicità della biro dell’epoca.

Sono passati 117 anni da allora e pochi possono ricordarsi dei problemi che ebbe la biro. Non c’era più bisogno di carta, si potevano buttare via gli inchiostri, ma purtroppo c’era un grande difetto. L’inventore era ebreo e lo era nel contesto del 1938. La penna non era abbastanza e ci furono leggi pronte a vietarla. Biro dovette scappare in Argentina, dove iniziarono a spuntare i primi modelli di biro.

Secondo il Telegraph, durante la Seconda Guerra Mondiale furono 30mila le biro vendute alle forze militari inglesi e, nel ’59 (quando in Italia cominciavano le trasmissioni Rai), la biro BIC entrò nelle case degli americani, poi del resto del mondo.

Oggi è un’altra la fatica di scrivere. Grazie a Biro, non dobbiamo più preoccuparci della giusta pressione dell’inchiostro, ma “solo” di avere buone idee.

Cronistoria Biro