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Commentary, 29 settembre 2016
DALLA MONCADA ALL’AVANA: PROVE DI PACE IN COLOMBIA E IN AMERICA LATINA
GILBERTO BONALUMI
P
er la prima volta in 50 anni la pace in Colom-
la loro audizione presso il Tribunale speciale per la
bia risiede nelle mani del suo popolo, che do-
pace (Tep), l’unico autorizzato a concederle. Questo
menica 2 ottobre voterà un referendum per ap-
vuol dire che il perdono è un percorso individuale ma
provare gli accordi raggiunti tra il governo di
la riconciliazione è una scelta collettiva.
Bogotà e le Forze armate rivoluzionarie della Colombia (Farc).
Indispensabile altrettanto è stato l’atteggiamento di
Cuba e del Venezuela, che erano i referenti politici e
L’intesa firmata tra il presidente colombiano Manuel
ideologici della guerriglia per un armistizio defini-
Santos e il comandante guerrigliero Rodrigo Londoño
tivo; gli stessi Stati Uniti erano anche loro a favore
(alias Timochenko) ha una speciale importanza per
del porre termine alle ostilità; decisivo in tal senso è
questo paese devastato da una guerra che ha causato
stato anche il disgelo intervenuto tra Washington e
oltre 200.000 vittime. Si è raggiunto questo obiettivo
L’Avana.
grazie alla volontà delle parti in conflitto e in virtù
della mediazione di due paesi come Cuba e Norvegia,
che hanno ospitato i primi incontri a Oslo e L’Avana
nel 2012.
Con la “pudica” parola di Alto el Fuego tra lo Stato
colombiano e i guerriglieri della Farc, avvenuto nel
giugno di quest’anno, si è reso possibile un sogno di
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pace durato decenni. Malgrado ciò dobbiamo chiePunto fondamentale dell’accordo riguarda sia i guerri-
derci se stiamo davanti al principio della fine o solo
glieri sia i militari attualmente in carcere e condannati
alla fine del principio.
dalla giustizia ordinaria, che potranno aspirare ad
avere la libertà pagando pene più moderate attraverso
Con questa firma dovrebbe risultare strozzata ogni
tipo di insurrezione anche nei confronti dell’altro
Gilberto Bonalumi, ISPI Scientific Advisor
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Le opinioni espresse sono strettamente personali e non riflettono necessariamente le posizioni dell’ISPI.
Le pubblicazioni online dell’ISPI sono realizzate anche grazie al sostegno della Fondazione Cariplo.
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gruppo guerrigliero Eln (Esercito di liberazione na-
logistica per le guerriglie guevariane dal Congo alla
zionale) e del banditismo dei gruppi paramilitari.
Bolivia.
Oggi la pace continua ad essere un obiettivo distante
Il recente annuncio dell’Avana, quindi, rappresenta la
però raggiungibile.
conclusione di un lungo confronto che insanguinò non
solo la Colombia, ma gran parte della regione, aiu-
Stando così le cose, la firma di cessate il fuoco pone
tando anche a trasformare l’America Latina. In questo
fine a 63 anni di lotta armata in America Latina e,
percorso vorrei ricordare, tra i tanti, due significativi
pertanto, tale atto dovrebbe rappresentare il principio
personaggi che ho entrambi frequentato: Huber Matos
della fine. Proprio l’isola caraibica, rappresenta “prin-
e Teodoro Petkoff.
cipio” e “fine” di due eventi centrali nella storia del
continente: l’assalto alla caserma Moncada, il 26 lu-
Il primo rappresentativo del mondo cattolico che con i
glio 1953, che pur fallendo diede avvio alla rivolu-
suoi 300 contadini fu determinante nell’aiutare Fidel
zione cubana, e la firma degli accordi tra il governo
Castro “incastrato sulla Sierra Maestra”. Successiva-
della Colombia e le Farc avvenuto il 23 giugno del
mente si ribellò alle alleanze con l’Unione Sovietica e
2016. Queste ultime sono la guerriglia più antica e in
alla trasformazione del partito denominato “Movi-
alcuni momenti furono l’insurrezione più numerosa
mento 26 luglio”, data dell’assalto alla caserma Mon-
della storia continentale dopo la rivoluzione messi-
cada, in ricordo all’assalto della caserma Moncada,
cana. Rimangono gruppi di minore importanza in Pa-
per entrare nell’allora minoritario Partito comunista
raguay, Messico, Perù e nella medesima Colombia. Se
cubano. L’importante accordo colombiano ha un si-
questi spezzoni non entreranno al più presto
gnificativo precedente in Teodoro Petkoff, leader mar-
nell’agone politico, inevitabilmente verranno risuc-
xista della guerriglia venezuelana che negli anni Ses-
chiati dal crimine organizzato. Nelle attuali condi-
santa decise di incorporarsi nel percorso parlamentare
zioni l’insorgenza armata ha terminato di essere un
fondando un partito Mas (Movimento al Socialismo),
modello di lotta per trasformarsi in una forma di vita.
punto importante poiché anche le Farc sono di fronte
a questa sfida politico parlamentare che è prevista
È storia ricordare che Cuba armò e addestrò militar-
nell’accordo. Petkoff che è un intellettuale ha com-
mente migliaia di latino-americani in molti paesi. An-
piuto una profonda autocritica sulla sinistra latino-
davo a Cuba quando eravamo in pochi ad andarci e
americana e pur essendo stato decisivo per la messa in
avendo avuto la possibilità di colloquiare con il co-
libertà di Hugo Chàvez dopo il suo primo tentativo di
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mandante della rivoluzione cubana Manuel ‘‘Barba
colpo di stato, oggi è perseguitato dal chavismo per le
Roja’’ Piñeiro Losada, luogotenente di Ernesto ‘‘Che’’
sue posizioni libertarie. Tutto questo per dimostrare,
Guevara, acquisii qualche conferma che da Cuba,
quantomeno sul piano dell’assonanza, che non solo la
vennero coordinate, a partire dagli anni Sessanta, la
democrazia, ma anche le rivoluzioni non si possono
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né esportare né inventare.
lenza peggiore della guerra civile. Il martirio di monsignor Oscar Romero ne è una significativa testimo-
In Colombia ha operato una dimensione di violenza
nianza. La politica è lotta e accordo, senza lotta non
politica denominata “Conflictos de Baja intensidad”,
c’è identità, però senza accordi non hai un governo e
con un duplice interno: da un lato ribaltare le istitu-
senza un governo non hai la pace.
zioni, dall’altro favorire il commercio illecito della
droga, il narco-terrorismo, i processi etnici regionali,
Perché dunque soltanto ora il presidente Santos ha po-
religiosi e nazionalisti, che si sono slegati tra di loro
tuto negoziare con la guerriglia? Oggi la Colombia ha
dopo la caduta del Muro di Berlino. La guerriglia co-
un budget ben maggiore rispetto al passato per affron-
lombiana non ha avuto tanto un appoggio esterno e ha
tare i temi dell’agenda negoziale, ovvero la restitu-
evitato un allineamento che aveva come fondale dello
zione, distribuzione di certificati di proprietà delle
scontro est-ovest. Tutto nacque da uno conflitto in-
terre, il problema degli sfollati, la riforma della giusti-
terno al paese e più precisamente tra i due partiti do-
zia e l’abbandono del narcotraffico da parte delle
minanti e oligarchici, liberali e conservatori quando,
Farc. Lo stato colombiano targato 2016 risulta diverso
tra il 1946 e il 1948, Jorge Gaitán ad un passo del po-
anche agli occhi della guerriglia perché economica-
tere venne assassinato provocando un periodo di vio-
mente è molto più florido rispetto al passato e in
lente proteste conosciute come Bogotazo, primo atto
grado di essere membro di un percorso globale come
che ha originato la violenza fino ai giorni nostri.
l’alleanza per il Pacifico con altri paesi: Messico,
Perù, Cile e le tigri delle economie asiatiche. Se il
Il progetto più recente, di analogo tentativo, fu av-
budget per la pacificazione nella zona smilitarizzata
viato dal governo di Andrès Pastrana, nell’anno 2000,
di Caguan, dove avvenne il primo incontro ufficiale
che in una zona smilitarizzata della Colombia incon-
tra le istituzioni e la guerriglia, aveva messo sul ta-
trò il leader Manuel Marulanda soprannominato Tiro-
volo 25 miliardi di dollari, oggi è stata in grado di
fijo (tiro preciso), ma non si raggiunse alcuna intesa.
piazzarne circa 120.
Il presidente statunitense Bill Clinton lanciò il Plan
Colombia, che alla fine servì al governo per moder-
Tra le tante analisi, dibattiti e scritti che si sono succe-
nizzare il suo esercito e alla guerriglia per riarmare le
duti in questi mesi è emerso l’articolo che Héctor
proprie milizie.
Abad Faciolince ha scritto per il quotidiano madrileno
El Pais, dal titolo “Non mi sento una vittima”. In que-
Un esperto di questi drammi, il salvadoregno Joaquìn
sto pezzo vengono spiegate le ragioni del suo voto fa-
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Villalobos, mette in guardia dai rischi della polarizza-
vorevole all’accordo di pace, mettendo sotto lenti di
zione. Anche il suo paese raggiunse la pace, ma suc-
ingrandimento in maniera chiara quello che sembrava
cessivamente venne frantumata e oggi soffre una vio-
sfocato. Faciolince ha una tragica storia familiare, suo
padre fu assassinato dai paramilitari e il marito di sua
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sorella sequestrato più volte dalle Farc. Si sarebbe po-
nel museo. La città fantasiosamente illuminata lungo
tuto immaginare che in questa situazione avrebbe vo-
il suo fiume con un longilineo bosco di luci e colori.
tato “no” al plebiscito. Tutto questo dramma è stato
Le strade e i viali pieni di gente, bar affollati e una
scritto in un libro memorabile: “L’oblio che saremo”.
musica con dentro la forza contagiosa della giovane
Questo libro è la ricostruzione amorosa e paziente di
cantante Shakira.
un personaggio. É piena di sorrisi, amarezza, canta i
piaceri del vivere ma mostra anche la profonda smorfia di tristezza e di rabbia che provoca il vile assassinio di questo gradevole personaggio che non è altro
che il padre del narratore.
Qualche giorno fa, sempre sul quotidiano spagnolo El
Pais, il premio Nobel per la letteratura Mario Vargas
Llosa è ritornato a commentare quelle riflessioni. Lo
scrittore peruviano è uomo di grande spessore culturale, ma certo non collocabile in contesti progressisti
e di sinistra; ma i suoi “elzeviri” vengono pubblicati
in contemporanea sui più importanti quotidiani del
mondo. Vargas Llosa confessa che non aveva chiara
la situazione e in qualche modo contento di non essere coinvolto in questo plebiscito. Ma la scrittura di
un uomo sensato e onesto come Faciolince lo ha convinto che se fosse colombiano anche lui avrebbe votato “sì”. Héctor Faciolince è oggi catalogato tra i
possibili nuovi canoni della letteratura latino-americana; conosce l’Italia per avere studiato a Torino e ha
tradotto autori italiani come Umberto Eco e Italo Calvino.
Circa due anni fa ho colloquiato con lui per un’intera
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mattinata nella sua città natale di Medellìn. Testimonio che Medellìn, oggi, è un piccolo miracolo. Di Pablo Escobar Gaviria e del suo sinistro “cartello della
droga” rimane solo il drammatico quadro di Botero
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