Hai un tumore? Paghi - Ordine Medici Latina

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-MSGR - 05_LATINA - 35 - 27/07/16-N:
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Mercoledì 27
Luglio 2016
Redazione: Piazza del Mercato, 11 T 0773/663235 F 0773/663282
Basket
Benacquista
ecco il calendario
la partenza
è in salita
Lenola
Grave infortunio
al frantoio:
braccio amputato
a un 28enne
L’annuncio dell’assessore Lessio
Urgera a pag. 39
Savodini a pag. 38
Forlivesi a pag. 36
Nel Capoluogo il primo
Piano del decoro urbano
Saranno censite tutte le aree destinate a verde pubblico
Nuove piante in viale Italia e Parco San Marco, riqualificazione dei giardini
«Hai un tumore? Paghi»
Raggiunto il tetto di budget regionale, disagi alla San Marco dove sono saltate le visite
in convenzione. Negli anni le prestazioni hanno subito crescenti tagli per il piano di rientro
`
Niente prestazioni, il budget è finito. È successo ieri alla clinicaSan Marco di Latina, ma è un
problema che riguarda tutte le
strutture convenzionate della
provincia.
La Regione, infatti, assegna
un “tetto” di prestazioni annuo e
quando viene raggiunto non paga più le strutture. Il “tetto” viene
ripartito mensilmente e quando
è finito occorre rivolgersi altrove. Altrimenti pagare.
C’è chi lo ha fatto, ieri mattina,
e chi ha provato a rivolgersi alla
Asl dove prenotare una visita è
spesso un’impresa. Dalla clinica
confermano che ci sono stati dei
disagi, ma anche che il budget
nel corso degli anni è andato via
via riducendosi.
Questioni legate al piano di
rientro che hanno riguardato anche le strutture pubbliche, figuriamoci quelle convenzionate.
C’è chi ha dovuto pagare, ieri,
anche con il codice 048 che vuol
dire esenzione per patologia tumorale. Ecco, basterebbe questo
a dire che non si può andare
avanti così modo e che forse sui
budget - che creano difficoltà
spesso anche altre strutture convenzionate e nei laboratori analisi - qualcosa deve essere rivisto.
Del Giaccio a pag. 37
Fanfarillo
ottiene gli arresti
domiciliari
Sermoneta
Maltrattamenti, arrestato dai carabinieri
Era affidato ai servizi
sociali, ma il suo
comportamento non è stato
dei migliori e così la
“prova” è finita nel
peggiore dei modi. I
carabinieri hanno
arrestato a Sermoneta un
ragazzo di 25 anni
eseguendo il decreto di
sospensione di affidamento
al servizio sociale. Era
sottoposto a quella misura
da un anno, per
maltrattamenti in famiglia,
ma aveva continuato a
vessare i genitori al punto
che la stazione Carabinieri
di Sermoneta aveva
proposto la revoca della
misura «per le ripetute
violazioni».
DISAGI La clinica San Marco
E in via Grassi sgomberata una casa dell’Ater
Il tribunale ha deciso sull’imprenditore
accusato di aver corrotto i testimoni
CISTERNA
Ha ottenuto gli arresti domiciliari Angelo Fanfarillo, l’imprenditore di Cisterna accusato
di falso e corruzione in atti giudiziari per avere tentato di corrompere tre testimoni che dovevano deporre nel processo in
cui è accusato di tentato omicidio. Il Tribunale del Riesame ha
sciolto la riserva ed accolto
l’istanza presentata nei mesi
scorsi dall’avvocato Maria Teresa Ciotti che aveva sollecitato
una misura cautelare più lieve
rispetto alla detenzione in carcere non essendoci più il rischio
di inquinamento delle prove o
di reiterazione del reato. Il 68enne era stato arrestato il 4 aprile
scorso alla luce di quanto emerso dall’inchiesta della Squadra
Mobile che aveva permesso di
accertare come l’imprenditore
avesse corrotto tre persone - Carolina Cesarini, Sergio e Ilaria
De Bellis, finiti a loro volta agli
arresti domiciliari – che hanno
ammesso di aver ritrattato in
aula le loro precedenti dichiarazioni circa la responsabilità di
Fanfarillo
come
mandate
dell’aggressione ai danni del vice comandante della Guardia di
Finanza di Cisterna Gaetano
Reina. Una ritrattazione avvenuta in udienza durante il processo che era apparsa assurda e
sulla quale era poi emersa la verità.
Da ieri quindi Fanfarillo è
agli arresti domiciliari in attesa
che, dopo la pausa estiva, riprendano i processi a suo carico. Quello per il tentato omici-
dio del sottufficiale delle Fiamme Gialle – che stava indagando
su alcune società e cooperative
riconducibili al 69enne - è ormai alle battute finali mentre
per l’altro procedimento – quello per corruzione in atti giudiziari - il sostituto procuratore
Daria Monsurrò, titolare dell’indagine, ha sollecitato il giudizio
immediato per l’imprenditore,
un rito che viene richiesto di solito dall’accusa quando c’è l’evidenza della prova. Il processo
dovrebbe celebrarsi a ottobre
prossimo.
Elena Ganelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Procura:
«L’ex sindaco
non poteva
non sapere»
SPERLONGA
Un casermone che avrebbe fatto solamente gli interessi di pochi, in un comprensorio non
adeguatamente urbanizzato e
in maniera del tutto incompatibile con gli strumenti urbanistici vigenti: è quanto si evince dal
decreto di sequestro per lottizzazione abusiva del cantiere di
via Cristoforo Colombo a Sperlonga, sul quale emergono risvolti politici degni di nota. Secondo le indagini coordinate
dal sostituto procurare Giuseppe Miliano (nella foto), infatti,
l’ex assessore nonché sindaco
facente funzioni non poteva
non sapere cosa stava accadendo. Non solo per il ruolo in giunta che Francescantonio Faiola
aveva sin dal 2011 e per aver assunto l’incarico da primo cittadino dopo il decesso di Rocco
Scalingi, ma anche per gli interessi privati che lo stesso aveva
con uno dei proprietari della costruenda struttura, il 49enne
sperlongano Pierluigi Fiaola.
“Le macroscopiche variazioni
della normativa urbanistica
che hanno caratterizzato la procedura amministrativa e la palese illegittimità della stessa,
anche attraverso false rappre-
SEQUESTRO
DELL’
ECOMOSTRO
DI VIA
COLOMBO
E RISVOLTI
POLITICI
Nicolosi passato di nuovo al setaccio
Polizia e carabinieri di nuovo in azione al “Nicolosi” per controllare i diversi pregiudicati che vivono nel
quartiere. Scoperta piantagione di marijuana. Sgomberata casa Ater occupata abusivamente. Servizio a pag. 37
VANINI PRIMO
sentazioni di dati – si legge nel
decreto di sequestro – tenuto
conto dei ruoli rivestiti dagli indagati, soggetti con competenze tecniche specifiche, consentono di tenere astrattamente
sussistenti i reati ipotizzati”.
A ricostruire i legami è lo
stesso decreto nel quale si legge
esplicitamente che Francescantonio Faiola, attuale vicesindaco nonché assessore alla programmazione, al bilancio e ai
tributi “risulta avere comuni interessi con Pierluigi Faiola nel
settore della compravendita immobiliare”. Insomma, al momento sono solo risvolti secondari di un’ampia indagine che
però, nel complesso, hanno
convinto il gip Mara Mattioli a
firmare un nuovo sequestro
preventivo. L’indagine non sfiora neppure Francescantonio Faiola che, allo stato attuale, non
risulta indagato né, avendo
all’epoca una delega ben diversa, direttamente coinvolto nella
revisione o nella concessione
dei permessi. Gli elementi raccolti, tuttavia, pesano come un
macigno sul suo ruolo di un politico che, essendo stato alla guida di un piccolo Comune e
avendo per giunta interessi personali, difficilmente potrebbe
non aver saputo cosa stava accadendo nell’ufficio accanto.
Barbara Savodini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-TRX IL:26/07/16 21:59-NOTE: