Marangoni, passa la linea dura. I lavoratori

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Transcript Marangoni, passa la linea dura. I lavoratori

Rovereto
28 giovedì 16 giugno 2016
INDUSTRIA
Oltre un centinaio di operai alle assemblee di ieri in
fabbrica. Chiesto anche un incontro con Rossi e Olivi
se la trattativa con l’azienda non si sblocca
l'Adige
La Spada (Cobas): «Se l’azienda vuole imporre le sue
scelte non ci stiamo». Tancredi (Uil): «Bisogna sporcarsi
le mani». Cerutti (Cgil): «Avanti con determinazione»
Marangoni, ora sciopero e presidio
Lunedì prossimo stop e sit-in in Confindustria
Tra i lavoratori stanchezza e delusione
PAOLO LISERRE
[email protected]
Stanchezza, delusione e una discreta dose di giustificata preoccupazione, per non chiamarla proprio paura. Ma anche la
volontà e al determinazione a
non abbassare la guardia per
difendere fino in fondo i propri
diritti, il proprio posto di lavoro, il proprio futuro. Aria pesante e carica di tensione quella
che si respirava ieri durante le
assemblee del lavoratori della
«Marangoni» chiamati a decidere in che forme rispondere
alla situazione di stallo nella
trattativa con l’azienda rispetto
ai 76 esuberi che diventeranno
effettivi il prossimo 24 agosto.
Le due assemblee di ieri (peraltro pagate di fatto dai lavoratori
stessi di fronte al silenzio dell’azienda) hanno votato praticamente all’unanimità la proclamazione di otto ore di sciopero per lunedì prossimo 20
giugno. Sciopero che coinciderà con l’ennesimo vertice tra
azienda e sindacati in Confindustria a Trento e proprio sotto
Palazzo Stella arriveranno i lavoratori per sostenere con la
propria presenza le loro istanze
e le richieste di apertura da parte dei vertici di Marangoni. Se
l’ulteriore steep di lunedì non
dovesse approdare a nulla, il
programma prevede di spostarsi direttamente in Provincia per
incontrare il governatore Ugo
Rossi e l’assessore Olivi e chiedere un maggior coinvolgimen-
Alta tensione
I lavoratori
fuori dai
cancelli della
«Marangoni»;
qui a fianco
da sinistra
i sindacalisti
Tancredi (Uil),
Cerutti (Cgil)
e Ravelli (Cisl)
L’EVENTO
IN BREVE
MUSICA E POESIE SABATO IN BIBLIOTECA
! L’Associazione «Il Furore dei Libri» di Rovereto, il Club per
l’Unesco di Trento e la Biblioteca Civica Tartarotti propongono
sabato alle 18 presso la sala multimediale della Biblioteca di
Rovereto l’evento culturale «Le donne, i cavalieri, l’arme, gli amori,
le cortesie, l’audaci imprese io canto», concerto di musica vocale
rinascimentale profana dell’ensemble «Cortese Incanto» e lettura
commentata di poesie petrarchiste trentine di Cristoforo Busetti.
TORNEO DI CALCIO SPLASH A MARCO
! Da domani a domenica nella zona campi polivalenti di Marco
calcio splash: torneo organizzato dai giovani di Marco, le serate
saranno animate con possibilità di degustazione.
Nessuno muore sulla terra
finché vive nel cuore di chi resta.
È mancato
all’affetto dei suoi cari
ROBERTO
DALLENOGARE
di anni 69
Addolorati lo annunciano la moglie IDA,
la figlia EMANUELA con MASSIMO, gli amati nipoti
EMMA e MAEL, i fratelli, amici e parenti tutti.
Rovereto, 15 giugno 2016
I funerali avranno luogo oggi giovedì 16 giugno alle ore 17.00
presso la chiesa di Santa Croce. Seguirà la cremazione.
Il Santo Rosario sarà recitato mezz’ora prima del funerale.
La camera ardente è allestita presso il cimitero di Santa Maria.
Non fiori ma opere di bene.
Un sentito ringraziamento al personale medico
e infermieristico, per le amorevoli cure prestate.
LA PRESENTE SERVE DI PARTECIPAZIONE E RINGRAZIAMENTO.
ONORANZE FUNEBRI MIOTTO - 38068 Rovereto
to della politica a tutela dei diritti dei lavoratori.
«Vogliamo proseguire nella trattativa in maniera seria ma determinata - afferma in una nota
Mario Cerutti della Cgil - L’obiettivo è far si che la Marangoni
si renda disponibile a definire
un “piano sociale” (articolato
su due livelli - azienda e Provincia) finalizzato alla gestione
degli esuberi e un “piano di rilancio” per dare un futuro produttivo - di tipo manifatturiero
IL CASO
«Intervenga subito»
Malgara, Olivi scrive al ministro
Il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi ha scritto
al ministro del lavoro Giuliano Poletti e al presidente dell’Inps
Tito Boeri chiedendo un intervento urgente per il riconoscimento della cassa integrazione in favore dei lavoratori
della Malgara Chiari e Forti di Borghetto, che allo stato
attuale ancora non la percepiscono. La vicenda risale all’inizio del 2015, con la richiesta di accesso alla cig per i dipendenti della Malgara, in seguito alla crisi che l’azienda stava
attraversando. Nel giugno 2015 il Ministero concedeva l’erogazione della cassa per 112 dipendenti. Questi ultimi, tuttavia,
non hanno percepito sino ad oggi alcuna prestazione. «La
situazione - sottolinea Olivi - è obiettivamente inaccettabile,
poiché i lavoratori rimasti, privi del trattamento di sostegno
al reddito, hanno maturato il diritto alla prestazione mediante
il provvedimento autorizzativo del Ministero del lavoro».
- alla struttura. Al tempo stesso
- prosegue Cerutti - si è riconfermata la netta contrarietà delle maestranze alla proposta di
mettere mano al salario aziendale cosa questa, magari utile
a fare cassa per il bene dell’Azienda o, peggio ancora, per
pagare l’incentivo all’esodo di
chi verrà licenziato. I lavoratori
della Marangoni hanno fretta concluce la Cgil - e gli accordi
si fanno in due».
«Se l’azienda vuole imporre la
propria linea sappia che i lavoratori non ci stanno - aggiunge
Giovanni La Spada (Cobas) Marangoni ha le leve per incentivare i lavoratori e affiancare
agli esuberi un piano sociale
che salvaguardi la loro dignità
e disegni una prospettiva per
il futuro. Lo faccia. Altrimenti
è legittimo pensare che si tratti
solo di un ulteriore doloroso
steep nell’ottica di uno smantellamento complessivo che arriverà col tempo. Un passaggio
senza un disegno di prospetti-
va. E questa è un’idea di azienda che non condividiamo assolutamente. Per questo - aggiunge La Spada - chiediamo che la
Provincia e la politica non rimangano alla finestra, considerati i notevoli finanziamenti
pubblici elargiti in questi anni».
La posizione dei sindacati non
è univoca, e non da ieri. Cgil e
Cobas sono attestati su una linea più dura, la Uil (con il segretario provinciale di categoria Alan Tancredi) ribadisce
che «un pessimo accordo è
sempre meglio che nessun accordo, e questo è un dato oggettivo perché siamo all’interno
di una procedura di legge». «La
sensazione - aggiunge Tancredi
- è che qui qualcuno non voglia
sporcarsi le mani. Ma se nessuno si sporca le mani il risultato
è che i lavoratori il 24 agosto
vengono licenziati lo stesso,
senza incentivo, senza contratto di solidarietà, senza possibilità di diminuire il numero di
esuberi».
«Salvadori srl» unica azienda trentina invitata ad «EuroMine Expo»
Da Meccatronica fino in Svezia
Viene dal Trentino, ed in particolare dal Polo Meccatronica di Rovereto, l’unica azienda del sud Europa selezionata dal network
europeo di incubatori di EIT Raw Materials
per partecipare ad EuroMine Expo 2016,
una delle più importanti fiere per l’industria
mineraria che si chiude oggi presso la Kraft
Arena di Skellefteå, cittadina della Svezia
settentrionale e che richiama più di 600 potenziali business partners rappresentanti
di aziende del settore. L’azienda che sarà
protagonista nel paese scandinavo è «Salvadori srl», insediata nell’incubatore di
Trentino Sviluppo ed accompagnata nell’occasione da Hub Innovazione Trentino
(HIT), partner e azionista della KIC Raw Materials, la principale iniziativa di innovazione a livello europeo nell’ambito minerario
e delle materie prime. Sono 12 le aziende
selezionate in tutta Europa per essere ospitate nello stand di EIT Raw Materials ed essere seguite ed accompagnate in una serie
di presentazioni ed incontri di business organizzati durante i tre giorni di fiera, alla
quale partecipano circa 600 aziende tra cui
i big dell’industria mineraria nel mondo
alla ricerca di nuove tecnologie da acquisire
e integrare nei propri processi produttivi.
EuroMine Expo è infatti l’evento principale
del Nord Europa per chi lavora con tecnologie minerarie, dalle grandi corporations
che gestiscono direttamente le miniere ai
fornitori di servizi necessari al funzionamento di miniere e macchinari, alle startup
con tecnologie innovative del settore.
«Salvadori» è stata scelta come unica rappresentante non solo dell’Italia ma dell’intero sud Europa. L’azienda insediata in Polo
Ieri era il tuo esempio che guidava
la nostra vita, oggi è il tuo ricordo
che illumina il nostro cammino.
È mancato
all’affetto dei suoi cari
MARCO TODESCO
di anni 76
Ne danno il doloroso annuncio la moglie ANGELINA, i figli
FABRIZIO con SILVANA, MARIA TERESA con CLEMENTE,
gli affezionati nipoti DEBORA, LEONARDO, ILARIA e MATTIA,
la sorella RITA, i cognati, le cognate, i nipoti e parenti tutti.
Lenzima di Isera, 14 giugno 2016
I funerali avranno luogo oggi giovedì 16 giugno alle ore 15.00
partendo dalla chiesa parrocchiale di Lenzima.
Non fiori ma eventuali offerte da devolvere a favore dell'A.I.R.C.
Un sentito ringraziamento al medico curante dottor Fulvio Spagnolli,
a tutto il Personale del Servizio Cure Palliative e ai signori
Teresa e Adriano per le amorevoli cure prestate.
LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO.
O. F. Torboli - Zandonatti s.n.c. - Mori - Servizi ovunque - Tel. 0464/918715
Meccatronica – una ventina di collaboratori
ed un giro d’affari che sfiora i 10 milioni di
euro l’anno - progetta e realizza macchine
e linee di produzione che coprono le diverse fasi di riciclo dei pneumatici giunti a fine
vita, trasformandoli in diversi materiali che
a loro volta diventano materie prime con
le quali costruire guaine isolanti per l’edilizia, tappeti per parchi gioco, graniglia per
i campi da calcio sintetici ed oggetti di varia
natura, anche tra i più impensabili quali le
ruote dei cassonetti delle immondizie, cestini per l’ufficio ed addirittura cinture e
oggetti di abbigliamento.
Salvadori è stata scelta per la sua particolare vocazione internazionale, considerato
che esporta già in tutto il mondo il 97% dei
propri prodotti, in paesi quali Brasile, Venezuela, Russia, Emirati Arabi e Australia.
Vi amerò dal Cielo come vi ho amato
sulla terra. (S. Agostino)
Il giorno 15 giugno
è ritornato per sempre
verso le sue amate cime
SALVATORE
SCALI
di anni 81
Ne danno il triste annuncio la moglie FRANCA,
i figli ANDREA con CLAUDIA e ANNA con VALENTINA,
i cognati ITALA con CARLO, i nipoti, i pronipoti, amici e parenti tutti.
Rovereto, 15 giugno 2016
Il funerale avrà luogo venerdì 17 giugno alle ore 15.00 nella chiesa
parrocchiale di San Giuseppe. Seguirà la cremazione.
Il Santo Rosario sarà recitato prima del rito funebre.
Un particolare ringraziamento al personale tutto del reparto
Neurologia Riabilitativa dell’ospedale S. Maria del Carmine
e della RSA Vannetti per le premurose cure e attenzioni prestate.
FELLER - 38068 Nomi - Tel. 0464/423300
Copia di b9ccb9a79d65f3c56f205a7a95adec0a
Rovereto
TRENTINO GIOVEDÌ 16 GIUGNO 2016
25
■ Abbonamenti 0471/904252
■ Pubblicità 0464/432499
p.zza Achille Leoni, 22 - Rovereto
■ RadioTaxi 0464/480066
■ Indirizzo
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■ Centralino 0464/421515
■ Fax
0464/434020
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la vertenza marangoni
«Siamo stanchi, ma non ci arrendiamo»
Nelle assemblee di ieri i lavoratori confermano la volontà di proseguire nelle trattative. Lunedì otto ore di sciopero
di Daniele Erler
◗ ROVERETO
La trattativa continua, i lavoratori sono stanchi ma non arrendevoli. Nelle tre assemblee
alla Marangoni, ieri, hanno
confermato il giudizio negativo sulle proposte aziendali,
che fra l'altro porteranno a 76
esuberi (14 impiegati e 62 operai). Con un ulteriore gesto
simbolico, hanno proclamato
8 ore di sciopero per il prossimo lunedì. «Le maestranze
verranno con noi in Confindustria, per dare ancor più peso
alla delegazione sindacale durante le trattative - spiega Mario Cerutti (Cgil Filctem) -.
Non sarà una protesta fine a sé
stessa, ma avrà un forte peso
simbolico».
Intanto è stata inoltrata anche una richiesta preventiva
agli uffici del governatore Ugo
Rossi e del vicepresidente (e
assessore competente) Alessandro Olivi. L’intenzione è di
valutare la possibilità di un
nuovo incontro, soprattutto se
la trattativa resterà ancora una
volta ferma sulle stesse posizioni, senza nuove prospettive
di svolta. Su questo punto (ovvero la necessità di un ulteriore incontro con la politica) però si misurano alcune differenze di vedute fra gli stessi sindacati: «Sarà l’ennesimo giro da
Rossi ed Olivi, se lo si vuole fare, va bene, facciamolo - commenta Alan Tancredi (Uil) -.
Ma l’accordo poi non dev’essere politico, ma sindacale, al tavolo delle trattative. Bisogna
che ci rendiamo conto che dal
10 giugno è cambiato tutto: la
procedura di mobilità è avviata, non c’è più tempo da perdere. Gli accordi peggiori sono
quelli trovati all’ultimo».
Ieri le assemblee dei lavoratori (autorizzate ma non retribuite, perché è ormai scaduto
il monte ore per le assemblee
in orario di lavoro) hanno comunque confermato l’esigenza di trattare, per ottenere
dall’azienda un piano sociale
finalizzato alla gestione degli
esuberi ed un piano di rilancio
per le prospettive dell’azienda. Confermando anche la netta contrarietà alla proposta di
mettere mano al salario aziendale: «Noi siamo per trattare,
trattare e ancora trattare. Ma
gli accordi devono essere fatti
in due, non calati dall’alto»,
commenta Cerutti.
«L’atmosfera in azienda è
sempre più pesante - aggiunge
Cerutti - si sente la stanchezza
di due mesi di trattative. C’è la
paura e c’è la rabbia, sicuramente non è un segnale positivo. Però anche se sono stanchi, i lavoratori non sono arrendevoli. Hanno dimostrato
la maturità di voler continuare
con le trattative, ma da qui al
24 agosto devono essere messe in campo tutte le iniziative
utili a raggiungere l’accordo».
Lunedì in Confindustria si
apre un ulteriore capitolo delle trattative. Questa volta ci saranno anche i lavoratori.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
crisi
«L’Europa difenda
questo settore»
ROVERETO. «Lo pneumatico
ricostruito soffre da alcuni anni di
forti problemi di concorrenza e a
nostro avviso le peculiarità
positive della ricostruzione devono
essere affrontate e difese».
È quanto scrivono a livello
nazionale l’Associazione italiana
ricostruttori di pneumatici, in un
documento condiviso con le sigle
sindacali (Cgil, Cisl e Uil). In questo
contesto - che mira a portare la
discussione a livello europeo, per
ottenere precisi incentivi per il
settore - ora si vuole portare ad
esempio proprio il caso Marangoni.
«Chiederemo un interessamento
dei parlamentari trentini - spiega
Mario Cerutti (Cgil) - perché nella
discussione si parli anche del caso
trentino». (d.e.)
La cancellata della Marangoni pneumatici con le bandiere dei sindacati
Malgara, sos al ministro Poletti e a Boeri
L’assessore Alessandro Olivi chiede d’ottenere il riconoscimento della cassa integrazione ai lavoratori
◗ AVIO
La Malgara Chiari e Forti di Borghetto, dichiarata fallita nel giugno 2016
L’assessore Alessandro Olivi
ha scritto ieri al ministro del lavoro Giuliano Poletti e al presidente dell’Inps Tito Boeri chiedendo un loro interessamento
sul caso Malgara. Nello specifico, Olivi ha chiesto un intervento urgente per il riconoscimento della cassa integrazione a favore dei lavoratori della
Malgara Chiari e Forti di Borghetto. Cassa integrazione che
allo stato attuale i lavoratori
ancora non percepiscono.
La vicenda risale all'inizio
del 2015, con la richiesta di accesso alla cassa integrazione
straordinaria per i dipendenti
della Malgara, in seguito alla
crisi che l'azienda stava attraversando. Nel giugno 2015 il
Ministero concedeva l'erogazione della cassa per 112 dipendenti. Questi ultimi, tuttavia, non hanno percepito sino
ad oggi alcuna prestazione.
L'azienda infatti non ne ha
chiesto il pagamento diretto
da parte dell'Inps e non ha
provveduto ad anticipare ai lavoratori i trattamenti dovuti.
Nel frattempo, a giugno
2016, è stata dichiarata fallita
dal Tribunale di Verona.
«La situazione - sottolinea
Olivi - è obiettivamente inaccettabile, poiché i lavoratori rimasti, privi del trattamento di
sostegno al reddito, hanno maturato il diritto alla prestazio-
Ieri era il tuo esempio che
guidava la nostra vita, oggi
è il tuo ricordo che illumina
il nostro cammino.
la presentazione in biblioteca
Un libro su Remo Costa, intellettuale e dirigente politico
◗ ROVERETO
Fortunato Depero con Remo Costa
Sarà presentato oggi alle 18 il volume “Remo Costa, un roveretano irredentista, legionario, comunista, con ricordi di Francesco Piccolrovazzi e Gianfranco
Valduga. «Per Rovereto - spiega
in merito Mario Cossali - è un
avvenimento molto importante. È un libro voluto dalla biblioteca stessa, che riscopre la figura di Remo Costa (1899 – 1983),
intellettuale e dirigente politico,
titolare dell’antico oleificio Costa, tutt’ora esistente».
«Allievo della Realschule Elisabettina, amico di una fucina
di artisti e architetti prestigiosi,
basti citare Fortunato Depero e
Luciano Baldessari. Irredentista, volontario nell’esercito italiano. Di sentimenti repubblicani, dopo la prima guerra mondiale, nel 1927 si iscrisse al PCI.
Fu attivo fin da subito finì per essere condannato a cinque anni
di confino (Ponza, Ventotene,
Montereale), dove conobbe il
fior fiore dell’antifascismo e dei
padri della futura Repubblica.
Partecipò alla Resistenza. Fu nominato per il Trentino nella
Consulta che doveva preparare
il referendum istituzionale e le
elezioni per l’Assemblea Costituente. Negli anni che seguirono Remo Costa fu segretario di
Luigi Longo, ma non abbandonò mai il Trentino e la sua azien-
da, fin quando vi ritornò stabilmente, pur conservando tante
amicizie “romane”. Molto colto
e sempre molto informato nel
campo storico ed economico,
preferiva tenersi da parte ed
esercitare senza remora alcuna
una coscienza critica permanente. Il libro curato da Francesco Piccolrovazzi e dal compianto Franco Valduga rivela tanti
particolari e tanti episodi significativi (l’amore per la montagna
e l’amicizia con Pino Fox detto
El Zaspa, il rapporto con Togliatti e con Degasperi, ecc.) e ci lascia il ritratto di un personaggio
autorevole che ha attraversato il
Novecento con la schiena diritta e la mente accesa».
ne mediante il provvedimento
autorizzativo del Ministero del
lavoro».
Va ricordato che, sul versante del sostegno ai lavoratori
della Malgara, la Provincia ha
realizzato un intervento a carattere straordinario per consentire l'anticipazione da parte del sistema bancario delle
indennità di fine rapporto,
con l'abbattimento degli oneri
derivanti da tale operazione
ed in particolare degli interessi
e dei costi di cessione del credito. L'intervento risale allo scorso gennaio e ha consentito ai
lavoratori di percepire un'anticipazione del Tfr spettante, fino ad un tetto disponibile di
20.000 euro.
E’ mancato all’affetto dei suoi
cari
MARCO TODESCO
di anni 76
Ne danno il doloroso annuncio
la moglie Angelina, i figli Fabrizio
con Silvana, Maria Teresa con
Clemente, gli affezionati nipoti
Debora, Leonardo, Ilaria e
Mattia, la sorella Rita, i cognati,
le cognate, i nipoti e parenti tutti.
LENZIMA di ISERA, 14 giugno 2016
I funerali avranno luogo giovedì 16 giugno alle ore 15.00 partendo dalla Chiesa Parrocchiale di Lenzima.
Un sentito ringraziamento al medico curante dott. Fulvio Spagnolli,
a tutto il Personale del Servizio Cure Palliative e ai signori Teresa e
Adriano per le amorevoli cure prestate.
Non fiori ma eventuali offerte da devolvere a favore dell’A.I.R.C.
LA PRESENTE SERVE QUALE PARTECIPAZIONE DIRETTA E RINGRAZIAMENTO
O.F. Torboli Zandonatti snc - Mori - servizi ovunque - Tel 0464 918715
11
Corriere del Trentino Giovedì 16 Giugno 2016
TN
Economia
Marangoni, passa la linea dura
I lavoratori: «Lunedì sciopero»
In assemblea sì ai Cobas. Confederali divisi. Esuberi, si spera nella riduzione
La rabbia dei lavoratori
della Marangoni di Rovereto si
è tradotto in un sì in assemblea alla linea dura verso
l’azienda che, in una difficilissima situazione di mercato,
non ha mai fatto aperture sul
riassetto. Approvata nelle riunioni dei tre turni la mozione
dei Cobas, che prevede di andare avanti nella mobilitazione, partendo dallo sciopero di
otto ore lunedì per essere presenti fuori dall’incontro, nella
sede di Confindustria, sui 76
esuberi annunciati. Ok anche
allo scorporo della trattativa
sulla mobilità da quella sul
contratto integrativo. Diverse
le posizioni dei confederali,
schiacciati fra la chiusura della
controparte e la radicalità dei
Cobas. La Cgil è apparsa la più
vicina alle sigle di base. Nel
mezzo la Cisl, più morbida la
Uil. La sostanza non cambia. Il
23 agosto scattano i primi 46
licenziamenti. I margini sono
risicati, ma si continua a credere in un’intesa sulla riduzione.
TRENTO
76
Gli esuberi
annunciati
dall’azienda di
pneumatici di
Rovereto
75
In giorni il
tempo utile per
trovare un
accordo. Ne
restano 69
301
In agitazione
I lavoratori
della
Marangoni
durante una
protesta (Rensi)
Cobas
«È passata la nostra mozione che rispecchia la visione
dei lavoratori» afferma Giovanni La Spada. «È inaccetta-
bile che le posizioni siano
troppo distanti. Quanto ai
confederali, posso dire che noi
forse siamo più schietti nel
linguaggio. Abbiamo ragionato per mesi, adesso è ora che ci
sia uno sblocco con l’intervento della Provincia».
Nei tre turni, i dipendenti
hanno detto sì alla mobilitazione a oltranza. Alle 9 i presenti erano un centinaio (su
301 totali) e la mozione ha ricevuto 6 contrari e 4 astenuti. Alle 14 è passata all’unanimità.
I lavoratori
della fabbrica.
Ok a
maggioranza
allo sciopero di
lunedì
Cisl
«Una fumata nera» sintetizza Arturo Matarazzo (Femca
Cisl). «Di fronte alla chiusura
aziendale, i lavoratori hanno
scelto il no ai percorsi alternativi. Ha vinto la linea dei Cobas. In fabbrica c’è sconforto.
La nostra posizione resta la costruzione di forme di incentivo all’esodo volontario». Matarazzo è chiaro su un punto:
«Anche chi rimarrà avrà uno
scenario diverso. Senza il 30%
del salario integrativo sarà dura anche per chi resta». Marangoni spa vuole infatti mettere mano all’integrativo.
Cgil
Si va quindi all’incontro sugli esuberi (la scadenza per un
accordo si avvicina) in un clima di maggiore conflittualità.
I sindacati sperano comunque
di rompere «il muro» aziendale. «La vertenza è complicata»
riconosce Franco Ianeselli, segretario generale Cgil (all’assemblea era invece presente
Mario Cerutti della Filctem).
«È evidente che da parte di tutte le sigle c’è la volontà di arrivare a ridurre l’impatto degli
esuberi, di fare il possibile per
salvare i livelli occupazionali e
garantire la continuità aziendale. La decisione dipende
dalla mancanza di segnali di
apertura dalla controparte. Ma
si tratta fino all’ultimo». Da
Via Muredei si spera che una
concessione alla fine ci sia.
Uil
Via Matteotti è in antitesi rispetto ai Cobas. «I sindacati di
base assieme alla Cgil, che ha
detto che non firma, hanno
agito da irresponsabili» dice
Alan Tancredi (Uiltec). «Anche
io sono idealmente per la linea
dura, ma solo con un accordo
potremo portare a casa qualcosa sugli esuberi. Altrimenti
l’azienda procederà. Ci restano
69 giorni».
Stefano Voltolini
Ucid, l’ex consigliere presidente. Lunelli: ricchezza condivisa. Tisi: «Il vicino è partner»
Marcello Carli, nuovo
presidente di Ucid (Unione cristiana imprenditori e dirigenti) apre al dialogo con l’Islam
economico e con gli imprenditori musulmani. Lo ha detto
ieri dopo che l’assemblea dei
135 soci ha ratificato una nomina che il presidente, e fondatore storico, Gino Lunelli ha
fortemente voluto.
«Un passaggio di consegne
dovuto — ha detto Lunelli, ora
presidente emerito —. Dopo
25 anni di presidenza abbiamo
convinto e trovato un altro imprenditore a prendere il comando, un uomo maturo ma
giovane, che darà nuovo slan-
~
Il vescovo
Pensare
meno alla
concorrenza e più alla
condivisione
Polo Meccatronica
EuroMine expo in Svezia
Salvadori srl unica azienda
dell’Europa meridionale
TRENTO Salvadori srl, insediata nel polo
Meccatronica di Rovereto, è l’unica azienda del
sud Europa selezionata dal network europeo di
incubatori di «Eit raw materials» per
partecipare ad EuroMine expo 2016, una delle
più importanti fiere per l’industria mineraria
che si conclude oggi presso la Kraft Arena di
Skelleftea. L’evento ospitato dalla cittadina
della Svezia settentrionale richiama più di 600
potenziali business partners rappresentanti di
aziende del settore. L’impresa ospitata nel polo
di Trentino sviluppo è accompagnata
nell’occasione da Hub innovazione Trentino
(Hit), partner e azionista della Kic raw
materials, la principale iniziativa di
innovazione a livello europeo nell’ambito
minerario e delle materie prime. Kic raw
materials è promossa dall’Istituto europeo di
innovazione e tecnologia (Eit).
cio alla nostra organizzazione». Che, ricorda ancora Lunelli, ha il compito morale «di
creare e formare imprenditori
che fanno della propria impresa anche bene comune»: «La
ricchezza è scusabile solo se è
condivisa, solo se è onesta».
Insomma gli imprenditori devono essere anche degli evangelisti e attivarsi non solo per
il bilancio, ma anche per il
proprio territorio. «Servono
imprenditori illuminati — ha
sottolineato Lunelli — che, seguendo la dottrina della Chiesa, fanno impresa seguendo i
principi dello sviluppo, della
solidarietà e del rispetto per il
Assieme Il vescovo Lauro Tisi, Marcello Carli e Gino
Lunelli nell’incontro a villa Margon (Trento) di Ucid
nel quale Lunelli ha passato le consegne a Carli
creato».
Ieri l’Ucid, a Villa Margon,
ha condiviso il nuovo incarico
nell’incontro annuale con il
mondo del lavoro e della società civile inaugurato dalla
messa celebrata dall’arcivescovo Lauro Tisi nella chiesetta.
Tisi ha evidenziato come la società manchi di «pensosità».
«Si pensa poco — ha detto l’arcivescovo — per mancanza di
tempo e stimoli. Gli imprenditori sono chiamati ad adoperarsi nella ricerca del confronto e del dialogo, nella ricerca
di strategie sinergiche. Più che
alla concorrenza gli imprenditori dovrebbero guardare il vi-
Credito coop, nessuna defezione
Way-out scaduta, il Nordest tiene. Iccrea, trattativa difficile
La finestra per accedere alla way-out e non far parte
del gruppo nazionale del credito cooperativo si è chiusa
senza ulteriori «defezioni» rispetto a quelle annunciate.
Bcc Cambiano, Cassa Padana e
ChiantiBanca sono gli istituti,
non soci di Cassa centrale, che
hanno chiesto l’uscita permessa dalla riforma di settore.
Nessun addio dai soci della
trentina Ccb. Da parte di quest’ultima si attende una risposta a Iccrea sulla costituzione
del gruppo unico. Lunedì dovrebbe tenersi un cda nel capoluogo.
«L’emorragia» non c’è stata.
Sarebbe stata impossibile in
TRENTO
Il gruppo Cassa centrale banca aggrega il Nordest (Rensi)
PICCO A ARCO
Astensione netturbini
Trento e Lavis: 60%
Dolomiti Ambiente e
Asia Lavis oltre il 60%, Padova
Tre e Sogap Arco oltre il 75%.
Sono alcuni dati sulle adesioni
alla seconda giornata di sciopero dei lavoratori dell’igiene
urbana. A livello nazionale la
quota è del 90%. Soddisfatta la
Cgil Funzione pubblica.
TRENTO
OLIVI A POLETTI E BOERI
Malgara di Borghetto
«Subito la cassa»
TRENTO La Provincia continua a
seguire la vicenda dei lavoratori dell’azienda di Borghetto.
Alessandro Olivi ha scritto al
ministro Giuliano Poletti e a
Tito Boeri, presidente Inps:
«Subito la cassa integrazione
ai lavoratori della MalgaraChiari e Forti di Borghetto».
QUARANTENNE DI COVELO
Campionato saldatori
Primo Frroku Gezim
Frroku Gezim, quarantunenne di Covelo, in cerca di
un impiego, è salito sul gradino più alto del podio per la saldatura Tig nell’ambito del
campionato saldatori Randstad 2016. La manifestazione
ha girato tutta la penisola in
sedici tappe dal 5 maggio al 9
giugno scorso.
TRENTO
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Carli: «Dialoghiamo con gli imprenditori islamici»
TRENTO
IN BREVE
Trentino, dove non ci sono bcc
che abbiano 200 milioni di euro di patrimonio, la soglia indicata dalla riforma. Neanche
la Rurale di Trento, dopo la fusione con Aldeno, aveva i requisiti: l’aggregazione decorre
dal primo luglio.
La situazione è stazionaria,
ma comunque tesa. Ccb a cui
afferisce il credito cooperativo
trentino e del Nordest non ha
ricevuto risposte da Iccrea sulle garanzie per la creazione di
un gruppo unico nazionale. La
trattativa è in corso e Cassa
centrale è obbligata a considerare una via alternativa, ovvero
la creazione di un gruppo a sè.
Non è una strada facile. Per ca-
cino come un partner». Pronto si è dimostrato Carli, in Ucid
da 7 anni e già membro del direttivo (confermato ad eccezione del cambio di presidenza). «La nostra società sta vivendo un passaggio epocale
che durerà ancora tantissimo
— ha detto Carli —. Più che
una crisi è un riposizionamento dell’economia e l’ente pubblico fatica a sostenere i bisogni della società. Come Ucid ci
impegneremo affinché a favore del territorio». Carli poterà
avanti un piano di lavoro che
prevede un’apertura e un dialogo con l’Islam. «Dopo l’incontro con l’imam Breigheche
ne faremo altri, anche con imprenditori musulmani per capire e condividere imprese e
economie. Non dobbiamo
aver paura di gestire le convivenze».
Linda Pisani
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pire qualcosa in più sulle possibili evoluzioni del sistema gli
addetti ai lavori sono in attesa
della normativa secondaria,
che compete alla Banca d’Italia, sulle modalità applicative
del decreto legge (convertito
in legge). Dovrebbe uscire a
breve. Dopo ci sarà tempo 18
mesi per la formazione di uno,
o più, gruppi bancari. Finora
Iccrea ha risposto picche al
Nordest. La creazione di un
gruppo proprio costringerebbe il sistema di Cassa centrale,
comprese le società di servizi
(Phoenix, Ibt, Assicura), che
vale in tutto 500-550 milioni di
euro, a ricorrere a un aumento
di capitale da 500 milioni (sul
mercato) per arrivare alla soglia di un miliardo. Occorrerebbe convincere investitori
grandi e piccoli (anche i soci
delle Bcc) ad acquistare i titoli
remunerati.
S. V.
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