Progettone, +229 euro annui

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Transcript Progettone, +229 euro annui

- giovedì 9 giugno 2016 -
l'Adige -
Pagina: 12 -
Lavoro | Potere d’acquisto e occupazione, Cgil, Cisl e Uil difendono il contratto. Ora le assemblee
Progettone, +229 euro annui
TRENTO - Cgil, Cisl e Uil replicano alle
critiche arrivate nei giorni scorsi sul
nuovo contratto dei 1.600 addetti del
Progettone. «Rivendichiamo il valore
di questo accordo - scrivono i segretari
Flai Cgil Manuela Faggioni, Fai Cisl Fulvio
Bastiani e Uila Uil Andrea Meneghelli frutto del grande senso di responsabilità delle parti sociali e, soprattutto,
dei lavoratori che insieme a noi si sono
accollati dei sacrifici. Nessuno ha compiuto scelte a cuor leggero, ma abbiamo reso possibili le condizioni per
creare nuovi posti di lavoro socialmente utili, dando la possibilità di entrare
a quei lavoratori e a quelle lavoratrici
che oggi ne sono tagliati fuori».
«Tutto questo - proseguono i sindacalisti - senza intaccare il poter d’acquisto
di chi oggi già lavora con il Progettone.
Siamo stati accusati di aver sottoscrit-
to un brutto contratto tenendo all’oscuro i lavoratori. Nulla di più lontano dal vero: durante l’anno di trattativa sono state fatte assemblee territoriali e incontri con i delegati. Ciò
che più amareggia, però, è che nell’inseguirsi delle polemiche nessuno abbia
veramente pensato ai lavoratori e allo
sforzo solidale che si sono accollati».
«Anche per noi sarebbe stato più facile
scaricare il peso economico, comunque irremovibile, solo sui nuovi entranti. Non è stato così, perché un sindacato responsabile tutela tutti i lavoratori. Quel che più conta, però, è la
lezione di coraggio e senso civico che
ci hanno dato i lavoratori del Progettone che potrebbe essere presa ad
esempio anche dalla politica sulla restituzione dei vitalizi».
Faggioni, Bastiani e Meneghelli, poi,
chiariscono alcuni punti. «Retribuzione
e contribuzione restano identiche per
13 mensilità. La somma del valore della
quattordicesima e della prima fascia
dell’indennità di trasporto diventano
premio di produzione: al netto, per effetto della detassazione, ai lavoratori
restano 100 euro in più di prima. L’indennità di presenza viene trasformata
in buono pasto/spesa che i lavoratori
potranno usare nelle maggiori catene
di supermercati. Il potere di acquisto
annuo delle lavoratrici e dei lavoratori,
in questo modo, aumenta da 14.132 a
14.361 euro, 229 euro netti in più all’anno».
I lavoratori, anche quelli con rapporto
di lavoro a tempo determinato, ottengono inoltre l’iscrizione a Sanifonds
gratuita (il datore di lavoro versa 128
euro) e di conseguenza possibili rim-
borsi delle spese mediche sostenute
fino a 350 euro annui.
«Chi critica l’accordo dice che i lavoratori verranno penalizzati sulle pensioni di domani. In effetti con il nuovo
accordo c’è una minima perdita in termini di accantonamento previdenziale.
Con la proposta della Provincia, forte-
mente caldeggiata dalle coop, sarebbe
stato necessario ridurre l’orario di lavoro, con la perdita di 900 euro netti
all’anno e un calo della contribuzione
previdenziale. I lavoratori, dunque, ci
avrebbero perso due volte». L’ultima
parola sul contratto spetta ai lavoratori
nelle assemblee territoriali.