Una Carta per i diritti ei doveri degli anziani fragili

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Transcript Una Carta per i diritti ei doveri degli anziani fragili

UNA CARTA PER
I DIRITTI E I DOVERI DEGLI
ANZIANI FRAGILI
Il Perché
della Carta
Cristina Malvi - Distretto di Committenza e
Garanzia della Città di Bologna Exposanità,
19 Maggio 2016
Chi siamo
Grazie a chi ha partecipato:
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Cavicchi, Storari - Fondazione Santa Clelia Barbieri
Ciarrocca - ASP di Bologna
Monti, Pescitti - AUSER
Pieratelli - ANCeSCAO
Valgimigli, Marega - SPI-CGIL
Lazzari, Mazzanti - Istituzione Minguzzi
Malvi, De Lorenzo - Azienda USL di Bologna
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19 Maggio 2016
La storia
Dal 2011 Progetto Anziani Imprenditori di qualità della vita
prevedeva 5 laboratori
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Anziani in movimento
Alimentazione e salute
Tenere in forma la mente
Anziani e turismo sociale
Fragilità e sicurezza
 Nel 2015 Cohousing
 Nel 2016 Carta dei Diritti
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Le fonti
Lettura integrata di :
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Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone
anziane bisognose di cure ed assistenza a lungo termine – 2010
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Statuto delle persone anziane fragili (SPI-CGIL) – 2010
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Carta dei diritti dell’anziano (EISS) – 1995
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Carta europea dei diritti della persona fragile e nonautosufficiente (Ferpa) - 2006
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Gli articoli
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Art. 1 - Diritto alla dignità e al benessere psicofisico
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Art. 2 - Diritto all’autodeterminazione
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Art. 3 - Diritto alla libertà di espressione, di pensiero e di religione
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Art. 4 - Diritto alla privacy
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Art. 5 - Diritto ad un progetto personalizzato
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Art. 6 - Diritto all’assistenza sociale e socio sanitaria
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Art. 7 - Diritto a vivere in un ambiente accogliente e sicuro
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Art. 8 - Diritto alla sicurezza e alla vivibilità urbana
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Art. 9 - Diritto a cure appropriate e di qualità
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Art. 10 - Diritto alla tutela, protezione, salvaguardia
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Art. 11 - Diritto ad informazioni personalizzate ed al consenso informato
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Art. 12 - Diritto alle cure palliative, al sostegno e dignità nei trattamenti di fine vita
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Art. 13 - Diritto all’esercizio delle relazioni sociali e personali
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Art. 14 - Diritto ad una vita dignitosa anche sotto il profilo finanziario
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Art. 15 - Le responsabilità e i doveri
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19 Maggio 2016
Obiettivo della giornata
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La Carta dei diritti dell’anziano:
da cosa nasce l’esigenza
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Promuovere la conoscenza dei diritti e dei doveri
dell’anziano fragile
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Confronto e dibattito su alcuni argomenti chiave:
accettabilità dei contenuti e accordo sull’applicabilità
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19 Maggio 2016
Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 2
Art. 2 Diritto all’autodeterminazione
È un diritto scegliere liberamente della propria vita. È un diritto della persona anziana vivere in
modo autodeterminato e indipendente secondo le proprie capacità fisiche e mentali e ricevere
supporto ed aiuto per farlo. È un diritto che le opinioni, desideri e scelte personali siano
rispettate, anche se non si è in grado di comunicarle in modo diretto ed efficace. È un diritto
essere protetto da ogni tentativo di separazione da persone con le quali si desideri condividere la
vita.
Sostegno per assumere decisioni. È un diritto lasciare per tempo istruzioni sulle decisioni che
riguardano le proprie cure, le quali dovranno essere assunte da una parte terza appositamente
indicata, nell’evenienza in cui non si sia in grado di prendere decisioni o di esprimersi da soli. Le
volontà della persona anziana dovranno sempre essere rispettate anche quando sono state
comunicate in modo non verbale o tramite parte terza scelta dalla stessa.
È un diritto dell’anziano fragile essere consultato e prendere parte a qualsiasi decisione lo
riguardi. È un diritto scegliere il luogo di vita che si adatta ai propri bisogni, con riferimento sia
al domicilio sia in una residenza di cura.
È un diritto dell’anziano fragile avere il tempo sufficiente per riflettere sulle decisioni con
attenzione, accedere a documenti, fare le proprie scelte dopo aver avuto informazioni e consigli.
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Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 4
Art. 4 Diritto alla privacy
Diritto alla vita privata. Deve essere garantita l’opportunità di disporre di spazio e tempo in
cui stare soli o con persone di propria scelta sia al domicilio sia in una struttura residenziale.
Anche coloro che sono coinvolti nella cura e nel supporto dell’anziano devono evitare ogni
limitazione alla sua privacy rispettando il suo diritto ad avere rapporti riservati.
Diritto ad informazioni e comunicazioni riservate. È un diritto la riservatezza della
corrispondenza: le lettere e le e-mail non possono essere ricevute, aperte o lette da terze
persone senza il consenso dell’interessato. È un diritto poter fare in privato le proprie
telefonate. Tale diritto deve riguardare documenti e dati personali, i quali sono peraltro
protetti dalla legge. È un diritto che la discussione sulle condizioni, cure o trattamenti
dell’anziano sia in presenza sia in assenza dell’interessato, sia condotta con sensibilità e
discrezione.
È un diritto degli anziani essere rispettati ovunque nella loro identità personale e non essere
offesi nel loro senso del pudore, salvaguardando la loro intimità personale.
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Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 5
Art. 5 Diritto ad un progetto personalizzato
È un diritto per la persona anziana beneficiare di adeguate misure di prevenzione di qualsiasi
deterioramento delle proprie condizioni e di promozione dell’indipendenza nel miglior modo
possibile.
L’anziano fragile ha diritto a essere reso consapevole delle conseguenze della adozione di non
corretti stili di vita.
Egli ha inoltre diritto a vedere riconosciuta la propria condizione sociosanitaria e di partecipare
alla definizione del proprio progetto personalizzato di assistenza. Pertanto, è un dovere della
comunità promuovere il monitoraggio delle persone anziane per definirne le condizioni nel modo
più preciso possibile, riconoscere gli elementi di fragilità e gli interventi per contrastarla, in
un'ottica di prevenzione mirata a ritardare l’insorgenza della non autosufficienza.
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Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 12
Art. 12 Diritto alle cure palliative, al sostegno e alla dignità nei trattamenti di fine vita
L’anziano fragile ha diritto al sostegno amorevole e alle cure palliative per la durata della malattia
fino alla morte. Sono un diritto gli interventi che riducono la sofferenza e il dolore, affinché l’agonia
avvenga in modo dignitoso e il più possibile sopportabile.
È un diritto decidere se e a cosa estendere il trattamento, ivi inclusi interventi per il prolungamento
della vita. Le indicazioni date dall’anziano in precedenza devono essere rispettate, qualora non
permangano le condizioni di intendere e di volere.
Chi accompagna l’anziano negli ultimi momenti di vita deve rispettare le sue volontà e sostenerle.
È un diritto che il personale medico e di cura coinvolto sia partecipe e offra adeguato sostegno a
coloro che sono vicini all’anziano secondo le sue volontà. Anche il desiderio di tener escluse alcune
persone deve essere rispettato.
Nessuno può prendere misure che potrebbero automaticamente condurre alla morte, a meno che
tali misure siano autorizzate dalla legislazione e la persona abbia dato chiare istruzioni in tale senso.
Nel caso in cui l’anziano non sia in grado di esprimersi autonomamente, le istruzioni fornite in
precedenza riguardanti le decisioni sulla morte debbono essere eseguite pienamente, nei limiti
previsti dalla legislazione.
È un diritto che venga rispettato il credo religioso e qualsiasi volontà manifestata durante la vita
circa il trattamento del corpo dopo la morte.
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19 Maggio 2016
Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 13
Art. 13 Diritto all’esercizio delle relazioni sociali e personali
È un diritto disporre degli strumenti necessari a restare in comunicazione con l’ambiente sociale
e a evitare il degrado fisico e psichico: es. protesi acustiche e dentarie, occhiali e altri sussidi atti
a conservare la funzionalità e il decoro della propria persona.
È un diritto che le potenzialità, le risorse e le esperienze personali degli anziani vengano
valorizzate e impiegate a vantaggio del bene comune.
L’anziano fragile ha il diritto di poter fruire di opportunità formative, culturali e ricreative
che gli consentano di tenere viva la propria attenzione, di fare scelte consapevoli, di essere
partecipe della vita della comunità.
Un’attenzione specifica andrà destinata all'alfabetizzazione informatica e all’uso delle nuove
tecnologie che può consentire nuove opportunità di conoscenza e interesse, svago e relazioni.
È un diritto che le Istituzioni - con l’apporto del volontariato e la collaborazione del settore nonprofit - predispongano servizi informativo-culturali e strutture atte a favorire l’apprendimento
di competenze mirate a mantenere gli anziani attivi e protagonisti della loro vita, nonché
partecipi dello sviluppo civile della comunità.
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Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 15/1
Art. 15 Le responsabilità e i doveri.
L’anziano fragile è tenuto a rispettare tutti i doveri che spettano ai cittadini, ricevendo l’aiuto e
il sostegno necessario che lo mettano in condizione di farlo.
Limiti all’autodeterminazione. L’anziano non può essere soggetto ad alcuna limitazione
fisica o mentale, a meno che essa non sia una risposta proporzionata al rischio di un potenziale
danno per sé e per gli altri. In tal caso, la decisione deve essere assunta nel miglior interesse
dell’anziano attraverso un procedimento trasparente, verificabile e motivato in modo che possa
essere anche annullata.
La definizione del livello di capacità mentale di prendere decisioni non è assoluta e illimitata e
deve essere rivalutata regolarmente.
L’anziano deve consentire a coloro che lo assistono quotidianamente di prendere le pause
necessarie per condurre la propria vita personale, per la cura e la prevenzione personale, sia per il
benessere del caregiver sia per migliorare la qualità di assistenza offerta.
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19 Maggio 2016
Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 15/2
Qualora l’anziano si trovi a dover dipendere dall’aiuto e dalla cura di altri, deve:
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Rispettare i diritti e i bisogni di coloro che vivono e lavorano nel suo ambiente e gli
interessi generali della comunità in cui vive; i diritti e la libertà personale vengono limitati
solo dalla necessità di rispettare diritti analoghi degli altri membri della comunità.
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Rispettare i diritti del personale di cura e dello staff che devono essere trattati con
educazione e cortesia e lavorare in un ambiente libero da molestie ed abusi.
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Programmare il suo futuro e assumersi la responsabilità dell’impatto che la sua azione o non
azione ha sul personale di cura e i parenti, secondo le leggi. Ciò include:
nominare una terza persona che assuma le decisioni al suo posto e ne tuteli gli interessi; fornire
indicazioni dettagliate sulle scelte riguardanti la propria salute e il proprio benessere ivi inclusi le
cure e i trattamenti durante la malattia e nel fine vita; dare disposizioni circa le proprietà e le
finanze personali. Qualora l’anziano non sia in condizioni di farlo, è dovere dei suoi parenti
prossimi o del suo rappresentante prendere le decisioni al suo posto, rispettando comunque le
volontà precedentemente espresse.
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Informare le autorità competenti e coloro che lo circondano su abusi, maltrattamenti o incuria
subiti o di cui è testimone.
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19 Maggio 2016
La società deve riconoscere i diritti e i doveri
delle persone anziane
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Il primo atto in favore delle persone fragili è individuare i
diversi aspetti del MAL-TRATTAMENTO
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Professione? NON SOLO “PENSIONATI”: l’attività
lavorativa svolta, le competenze acquisite e il ruolo sociale
dell’anziano hanno sempre un valore
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Le persone lasciano il SEGNO (positivo e negativo)
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RISPETTARE la malattia e AIUTARE ad affrontare la
morte
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La fragilità è TRASVERSALE rispetto all’età.
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La dignità e il rispetto sono DI TUTTI E PER TUTTI
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Fra diritto e dovere: il rispetto
Speriamo di stimolare una futura
BUONA RIFLESSIONE
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19 Maggio 2016